Ora ci sono arrivati e nei negozi si trovano i lettori Blu-Ray, a un prezzo che è circa 3 volte quello di un lettore DVD buono (e anche sei volte quello di un entry-level) e qualche sorpresa tecnologica per i primi entusiasti acquirenti, come il tempo di attesa veramente lungo (stile PC), nei primi modelli in commercio, tra l'inserimento del dischetto e la comparsa del menù sullo schermo del televisore.
Tutta la giustificazione tecnologica del Blu Ray disc, come di tutti gli altri supporti a disco ottico che lo hanno preceduto, è la possibilità di archiviare grandi quantità di dati digitali (come quelle richieste per il video ad alta definizione), con un costo minore rispetto alle memorie a stato solido o a disco fisso.
Il fatto è che nel frattempo le memorie a stato solido, ormai da anni disponibili in formato rimovibile con vari fomati (tipo Secur Data SanDisk o simili) sono in continua diminuzione di prezzo da anni, così come le memorie su hard-disk.
Vediamo i prezzi a gennaio 2009 (fonte: Kelkoo): - Blu ray 25GB 2x non riscrivibile: 10-12 € - Blu Ray 25GB 2x riscrivibile: 14-20 € - Memoria Secure Digital 1GB riscrivibile: 2,5 - 3 € - Memoria Secure Digital 8GB riscrivibile: 12 - 15 € - Memoria Secure Digital 16GB riscrivibile: 25-30 € - Memoria Secure Digital 32GB riscrivibile: 100 € (i lettori Blu-Ray sono ancora intorno a 300-400 €)
Da notare che: a) i dischi hanno ancora tempi di scrittura estremamente lenti (2x) mentre le schede di memoria sono molto più veloci (anche quelle non speciali); b) abbiamo messo per confronto il prezzo anche di una scheda da 1GB, che era di ca. 10 € fino a un paio di anni fa, e si è ridotta a un quarto; c) per un film ad alta definizione non sono necessari per forza 25 GB, con varie tecniche di compressione lossless (senza perdita di qualità) si può archiviare il film su memorie di capacità inferiore; d) vista la praticità di gestione delle schede e l'accesso immediato un film si può anche sudividere su due schede a prezzo inferiore (es. primo e secondo tempo); e) la scheda di memoria è unversale, e può essere usata per la visione del film anche su un PC, un notebook o addirittura su un telefonino.
In sintesi le schede costano di più, ma il trend di discesa dei prezzi è probabilmente più veloce, perché il mercato è più vasto. E' probabile quindi che si arrivi in breve a un pareggio dei costi a parità di funzionalità.
E a quel punto diventerà discriminante il fondamentale vantaggio delle memorie su scheda: la minore complessità e la maggiore affidabilità. Chiunque utilizza un DVD (o un CD) sa infatti che se la superficie è sporca con ditate o altro o rigata la lettura può anche essere impossibile, nonostante i sistemi di correzione di errore previsti dal sistema. Perché il disco ottico è un sistema complesso all'origine: i dati sono messi su un supporto (il dischetto) con un metodo di archiviazione e trasferiti sull'hardware con un sistema di lettura laser di tipo elettro-meccanico (motore per la rotazione, braccio e testa di lettura laser ecc.); per definizione, è qualcosa che si può rompere.
Una scheda di memoria archivia i dati e li presenta già come li richiede il decoder di un DVD (che è un computer specializzato) o un PC. Senza meccanica, senza elettronica di controllo, senza parti in movimento. Un ipotetico "lettore DVD" o un "lettore Blu-Ray" a stato solido potrebbe avere la dimensione di un iPod e un prezzo a tendere di poche decine di Euro.
Scontato il relativo successo tra gli appassionati di nuove tecnologie, non sarà ormai tardi, per il Blu-Ray, per una affermazione di massa?
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