venerdì 17 marzo 2017

Un DAC per Chromecast

Chromecast Audio è una brillante ed economica soluzione per collegare il mondo dell'alta fedeltà tradizionale con il nuovo mondo degli smartphone e dei tablet, ormai diventati strumenti potenti per scoprire ed ascoltare musica. In concreto, consente di usare il nostro tablet come lettore per seleziona la musica da ascoltare da uno storage DLNA o da un servizio streaming, ed ascoltarlo via wi-fi sul nostro impianto. Sul post c'è un articolo di presentazione ed un secondo articolo sul possibile utilizzo in HD.
Il DAC che si occupa della conversione da digitale ad analogico nella configurazione base è quello interno al compatto componente proposto da Google. Tutt'altro che disprezzabile come qualità, ma un ascoltatore esigente può pretendere di più. E la cosa è possibile. Vediamo prima una semplice prova pratica e poi alcuni suggerimenti.

L'output composito analogico / digitale di Chromecast
Normalmente Chromecast si connette all'impianto, quindi a un ingresso del l'amplificatore, con un normale cavo sbilanciato, mini jack stereo da un lato e pin-jack (o RCA) stereo dall'altra. Lo stesso ingresso però, come nei Mac Mini, può essere usato anche per un connettore digitale ottico S/PDIF, e connettere quindi Chromecast Audio ad un DAC di nostra scelta, e di classe superiore a quello interno. Non sulla porta USB però. Il connettore è standard e si può trovare nei negozi fisici oppure online, ma per il test ho preferito acquistare il componente venduto da Google, di colore giallo, che si vede nella foto. La connessione sull'altro lato è a standard mini Toslink, compatibile con il classico e diffusissimo mini-jack stereo.

Il corto cavetto ottico arriva in una grande scatola
Per provare la connessione serve un ingresso digitale, per la prova invece che un DAC ho usato il mio lettore / registratore Mini Disc, che ha un ingresso Toslink. Non è la cosa più logica, ma il DAC con ingresso digitale che ho non è più compatibile con Windows 10 e non lo è mai stato con il Mac, e i due lettori a dischi ottici hanno solo una uscita digitale e non un ingresso, come è comune dotazione per questi componenti.

Tornando al test, il Chromecast Audio si connette con il cavo digitale all'ingresso digitale del lettore / registratore, un Sony MDS, il lettore si mette automaticamente in modalità registrazione da digitale, si attiva il monitoraggio e tutto funziona, nel senso che si ascolta regolarmente sull'impianto la musica trasmessa in wi-fi dal mio iPad. Nessun incremento di qualità in questo caso, perché il DAC interno del Sony oltre ad avere circa 15 anni (la tecnologia si è molto evoluta) lavora su un flusso digitale preventivamente compresso in ATRAC, lo standard del Mini Disc, un po' meglio dell'Mp3 ma sempre "lossy". Ma era solo un test funzionale, e ha mostrato che la connessione, come da premesse, è semplicissima e senza sorprese.

Un DAC per Chromecast
Quindi le caratteristiche tecniche di un DAC per Chromecast sono ben definite:
  • Ingresso digitale ottico
  • Alimentazione separata, non solo USB
  • Buona qualità (altrimenti ci teniamo il Chromecast), ma non esagerata, perché i file audio che possono essere trasmessi via wi-fi possono essere al massimo 16/44.1 (almeno per ora)
  • Anche il DSD non serve, non si trasmette via wi-fi da un tablet
All'occorrenza ci sarà sempre anche un secondo ingresso USB per collegare anche un music server custom, a meno di usare addirittura due DAC separati (uno per il Chromecast ed uno di prestazioni superiori per HD e DSD). Non un network player, perché di solito non hanno un ingresso digitale ottico ma soprattutto perché non servirebbe Chromecast: tutti gli ultimi modelli supportano wi-fi e servizi di streaming anche lossless come Tidal.

Fatte queste premesse di componenti con queste caratteristiche ce ne sono molti ma non moltissimi. Ad esempio i DAC della Pro-Ject: DAC Box E (99 €) o  DAC Box S FL (159 €) oppure la nuova versione del classico Arcam rDAC II (ca. 350 €). Ovviamente ce ne sono molti altri ma salendo parecchio di prezzo e in questo caso l'investimento sarebbe giustificato se venisse usatp anche per la propria musica in HD. Come per esempio gli apprezzati modelli della North Star Design, a partire dall'entry level Intenso (che però sta già sui 1000 €) o i modelli superiori della Pro-Ject. Oppure i modelli MyTek già compatibili MQA.

Il Pro-Ject DAC Box E davanti e dietro (sotto)

Il modello superiore S sempre davanti e dietro



L'Arcam rDAC II
Infine il modello Intenso della North Design












41 commenti:

  1. Ciao, ho provato la chromecast come streamer per Tidal con un dac esterno e i risultati sono stati deludentissimi, per rendermene conto ho collegato sempre lo stesso dac ad un pc tramite usb e gli stessi brani (non MQA) suonano molto meglio, ancor meglio utilizzando Fidelizer. La mia chromecast da mesi sta lì a prendere polvere. Provare per credere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' difficile capire il motivo di questo ascolto così deludente di cui dai testimonianza, perché in questo utilizzo ChromeCast non interviene o non dovrebbe intervenire sul file musicale. Si limita a ricevere i pacchetti di byte che lo compongono via wi-fi, da un lato, e a passarli così come sono al DAC sull'attacco digitale coassiale (S/PDIF). Il suo DAC interno è ovviamente bypassato.

      Elimina
  2. Salve, posseggo un arcam r dac, non il 2, ma il primo. Volevo sapere se chromecast audio può essere collegato anche a quello. Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, certamente, il modello precedente aveva gli stessi ingressi ottici del successivo, devi solo acquistare il cavo di collegamento se non c'era già nella confezione del tuo DAC, e non necessariamente quello di Apple, ce ne sono anche di più economici. Se usi anche assieme l'ingresso USB del DAC penso che devi verificare sul manuale se c'è una priorità tra i 2.
      Buon ascolto ed eventualmente facci sapere se percepisci un miglioramento.

      Elimina
  3. Salve anche io possiedo chromecast audio collegato al mio impianto stereo di medio livello così composto: ampli cambridge audio topaz am5 e diffusori fostex.
    La sorgente è appunto la chromecast.
    Al momento uso tidal hifi e spotify premium. Tra i due non noto molta differenza e questo mi fa pensare che il dac all’interno del chr Non è proprio il massimo. Anche perché lo stesso impianto l’ho provato già con altri dac esterni tra cui il dac magic 100 della cambridge audio e la differenza si sentiva e come. Il suono era davvero come un buon lettore cd. Soprattutto con tidal.
    Ora il risultato è comunque molto buono per un oggetto così economico e quasi non varrebbe la pena spendere altri soldi.
    Ma ho comunque voglia di provare a migliorarlo. Quindi avevo pensato di aggiungere al chromecast il dac qui sopra citato in particolare il pro ject dac box e. Lo collego tramite spdif.
    Vorrei sapere se qualcuno di voi ha avuto modo di ascoltare questo upgrade e se mi consigliate di acquistare questo dac esterno della pro ject. Grazie.
    Alessandro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  4. Salve vorrei anche io fare un upgarde del mio impianto che usa come sorgente una chromecast audio e tidal hifi e spotify premium. Ho ascoltato dac magic 100 dal pc una volta e mi piacque. Purtroppo non ce l'ho più vorrei rimpiazzarlo col pro ject dac box e. Vorrei sapere se quest'ultimo è paragonabile al dac magic per qualità sonora e se me lo consigliate. Se il beneficio sarà minimo e non serio come col cambridge audio preferisco non upgradare e conservare i soldi. Il resto dell'impianto è costituito da amplificatore Cambridge audio topaz am5 e diffusori fostex. Al momento chromecast se la cava bene ma non è paragonabile alla qualità di un lettore cd. Anche di un Nad di fascia medio bassa che ho. Quindi vorrei qualche consiglio da voi per migliorarlo e portarlo alla qualità cd. Non mi interessa avere una risoluzione da urlo. Per me sarebbe più che sufficiente quella che promette il pro ject dac box e qui sopra citato. Vorrei sapere se qualcuno ha avuto esperienza con questo dac e che ne pensa.
    Grazie e saluti.
    Alessandro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente il DAC interno del Chromecast ha limitazioni, soprattutto per la sezione analogica ma anche i chip visto il costo non possono essere al massimo livello. D'altra parte hai sperimentato anche tu pur se con una prova singola un udibile incremento di prestazioni. Personalmente non ho ancora provato questa combinazione perché il DAC principale è collegato al music server basato su Mac Mini illustrato in altri post, ma quando (presto) dovrò cambiarlo, se non altro perché in questo settore l'evoluzione è continua, sicuramente ne sceglierò uno con ingrsso SPDIF per poter collegare il comodissimo Chromecast.
      Il modello scelto per le illlustrazioni è stato scelto come esempio di un DAC economico ma di buona fama di una casa molto apprezzata. Ma nella vastissima gamma di questo fornitore ci sono molte alternative, come il DAC scelto dall'EISA come best product l'anno scorso e recensito molto positivamente da Audio Review (Pre Box S2). Fare confronti tra i vari modelli non è facile, perché i modelli alternativi sono moltissimi e nei pochi negozi di alta fedeltà rimasti certo non ne hanno un'ampia scelta e per i modelli di basso medio costo li forniscono praticamente su richiesta. Peraltro non è molto facile individuare le differenze all'interno di una fascia di prezzo. Ti consiglio di leggere le recensioni per orientarti, è comunque quasi impossibile imbattersi in prodotti molto inferiori alla media, anche perché i produttori dei chip su cui viene sviluppato i DAC sono 2 o 3. Visto che usi con soddisfazione Tidal ti consiglierei di cercare un modello che sia anche compatibile con MQA. Il software musicale già disponibile non è molto ma dalle testimonianze e anche dalla prova pur limitata che ho fatto, garantisce un incremento ben percepibile.

      Elimina
  5. Ciao, grazie per la risposta.
    Ho povveduto da solo a fare questo test.
    Ho acquistato da Amazon il dac in questione ossia il Pro ject dac box e, e l'ho ascoltato un bel po' prima di iniziare a fare le dovute osservazioni.
    L'intenzione è capire se questo Dac esterno possa aumentare la qualità audio di chromecast audio o no, e se anche dovesse farlo in che misura e se conviene.
    Ricordo che come amplificatore utilizzo il cambridge audio topaz am10 e diffusori fostex.
    Questo è il primo giorno di utilizzo e benchè intenso non si dovrebbero trarre conclusioni.
    Per ora questo Dac NON aumenta la qualità audio di chromecast. Mi sa che lo abbiamo sottovalutato un po' il nostro piccolo google.
    Il relativo guadagno che offre questo dac esterno è basso e a volte nemmeno percepibile rispetto al chromecast.
    Ho effettuato molti confronti sia utilizzando spotify premium che tidal hifi e con diversi generi musicali. Volendo dare un giudizio da uno a dieci per ogni genere musicale ascoltato con e senza dac esterno e utilizzando entrambe le piattaforme di musica sono giunto alle seguenti conclusioni.
    Vi riporto le medie dei valori dati per tutti i brani ascoltati (circa 5) per ogni genere.
    Allora:
    Musica classica cc media 4.85 pro ject 6.4
    Su questo genere la cc lascia davvero a desiderare ma non è che il pro ject sia chisa quale eccellenza, solo un po' meglio. Diciamo rende la musica classica ascoltabile a differenza della cc.
    Musica Country/Folk
    cc 6.5 pro ject 7.1
    Musica elettronica
    cc 6.2 pro ject 7.1
    Musica Jazz/Blues
    cc 5.8 pro ject 6.7
    Musica rock
    cc 4 pro ject 5 1/2
    Musica hip hop
    cc 6 pro ject 6 1/2
    Musica Pop
    6 1/2 pro ject 6 1/2
    Considerazioni: il chromecast audio all'interno ha un chip dac della AKM modello AK 4430 il quale non è affatto male come chip di conversione.
    Considerando che chi acquista cc riproduce per la maggior parte musica compressa o al massimo a qualità cd NON c'è nessuna necessità di abbinarci un dac dalle caratteristiche elevate, sarebbe inutile. Come avere una ferrari ed essere obbligati a rispettare i limiti di velocità. Stessa cosa.
    Il dac pro ject box e ha un chip della Cirrus logic la quale marca è inferiore a quella del chip della cc ma è un modello più grande quindi codifica dati fino a 24/192, oppure 24/96 tramite ottico. Ma a noi cosa ci serve tutto questo se ascoltiamo musica da spotify e tidal che massimo arriva a 16/48? A NIENTE! Quindi in definitiva credo che questo dac sia innanzitutto di livello basso, l'apporto in termini di qualità che dà alla cc è dovuto non al chip ma al modo in cui è stato implementato e soprattutto all'alimentatore esterno migliore. Ma comuqnue non ne vale la pena perchè dal test che ho fatto tranne nella musica classica la chromecast è risultata sufficiente, e il pro ject non cambia granchè.
    Il lettore cd è un altro pianeta.
    Restituirò l'articolo.
    Grazie e spero di essere stato utile e di aver tolto dei dubbi a chi ne aveva.
    Ah, potrei fare un confronto tra il project qui esaminato e il cambridge audio dacmagic 100 che ho avuto in passato. Bhe il dacmagic è migliore sotto tutti i punti di vista, la riproduzione è davvero simile a quella di un buon lettore cd, putroppo la qualità quasi sempre si paga e questa scorciatoia non porta da nessuna parte. Inoltre il dac magic ha avuto moltissime recensioni positive e un successo assurdo. Tutto questo è ancora una volta spiegato.

    RispondiElimina
  6. Molto interessante, grazie per il contributo. Si conferma quindi che ci facciamo influenzare (non solo noi ma anche i molti che hanno dubbi sul ChromeCast Audio) dalle dimensioni e dalle forme non tradizionali. Il Dac Box è comunque un DAC economico e si conferma anche (come un po' avviene sempre nel mondo dei DAC) che per un significativo incremento di prestazioni occorre salire di categoria. Diverso sarebbe il discorso se via ChromeCast si riuscisse a trasmettere anche musica in HD.
    Sono curioso solo di conoscere meglio il tuo sistema di valutazione a confronto (su quali parametri, come attribuisci il punteggio).

    RispondiElimina
  7. Si, confermo, per un incremento apprezzabile il costo aumenta significativamente. Questo può essere una fortuna o una sfortuna. Diciamo che c’è una relazione di tipo logaritmica tra prezzi e “benefici”.
    Ora sto aspettando in prova un altro dac di casa project, di categoria ben superiore che monta uno degli ultimi arrivati della Ess, il sabre 9038, esso è il dac box s2 +. Il quale è stato realizzando almeno concettualmente in modo simile al fratello maggiore che ha avuto molto successo il pre bos s2. Ma siccome non ho bisogno di un preamplificatore ho optato per questo. Con caratteristiche minori ma sulla carta interesanti. Peccato che ho scoperto parlando per email ai tecnici della project che non supporta i file MQA e questa è stata una brutta notizia, ma mi hanno assicurato che stanno lavorando per aggiornarlo e renderlo MQA renderer, come il dragonfly per intenderci.
    Comunque ritornando a noi, il mio criterio di valutazione è un po’ difficile da spiegare e sinceramente non è nemmeno così semplice. Come hai (se posso darle del tu) potuto notare sono piuttosto schematico e attento ai numeri, sono uno studente universitario (quasi laureato sperando bene) di statistica oltre a essere un appassionato di musica classica quindi il mio svago non è solo quello di ascoltare buona musica ma ho interesse nel trovare un metodo rigoroso che prenda in considerazione le tante variabili in gioco e ne esplichi un giudizio fondato.
    Riesco solo a dirti questo mi dispiace.
    Del resto potrei dirti poche cose:
    Il giudizio si basa innanzitutto sull’ascolto prolungato, facendo più comparazioni anche sulla stessa canzone più volte e con software di streaming differenti e a volumi differenti (lo sapevi che ad esempio cc si sente molto più forte rispetto a un altro dac via uscita ottica?, e sapevi ad esempio che alzando il volume semplicemente, cambindo la pressione sonora tutti quei dati cambiano? Io ho tenuto conto anche di questo e sappi che alzando il volume, in generale il project dac box e in prova si comportava sensibilmente meglio del cc, riesce a tenere a freno la distorsione a livelli di pressione più alti), inoltre le caratteristiche che tengo conto sono la cosiddetta profondità, ossia come vengono spaziati e a che distanza tra loro i vari strumenti di un pezzo. Ma in quel confronto questa caratteristica era scarsa per entrambi allo stesso modo.
    Poi il dettaglio.
    La nitidezza, si cerca di capire se il suono e soprattutto le voci in questo caso sono chiuse o come si dice in dialetto attufate.
    Poi c’è il tempo, la velocità e il ritmo che prendo in considerazione. Poche persone sanno che quando viene compresso un file o quando lo si riproduce in generale si possono avere delle irregolarità. Vedi su internet per capire meglio ci soni lezioni di musica su queste cose.
    Inoltre c’è la qualitá, la chiamo così. Nel senso tutto ciò che ti fa propendere a rispondere “si” alla domanda “come suona rispetto a tua sorella che col piano giu fa la stessa nota e tuo fratello con la chitarra suona dal vivo?”, nel senso quanto è realistico e simile alla realtà ciò che stai riproducendo? Quanto è vero?
    Ci sarebbero altre variabili alcune anche di pura sensazione ma non posso disturbarti più di tanto. E non saprei nemmeno spiegarle.
    Comunque tieni presente che in quella tabella le valutazioni sono state pesate tra loro, nel senso che per me rispetto a un altro dispositivo entrambi avrebbero preso solo voti insufficiente, è evidente che le votazioni vengono fatte in base al confronto che sussiste.
    Mi scuso per eventuali errori nello scrivere.
    Saluti, Alessandro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nel blog ci sono molti articoli dedicati alle modalità di effettuazione dei test a confronto, per questo mi interessa molto il tuo metodo il più possibile oggettivo. Alcuni erticoli descrivono le modalità scelte nel mondo accademico per effettuare test di valore statistico (quindi con un campione ampio di soggetti coinvolti), altri su come effettuare blind test o in doppio cieco. Certo che il volume incide pesantemente sul giudizio, infatti bisogna allinearli negli ascolti, eventualmente usando un fonometro. Anche io infine sono contrario ai test a commutazione di pochi secondi, di brani magari poco o nulla conosciuti, e favorevole invece al confronto paziente con esperienze musicali conosciute dal vivo.

      Elimina
  8. Io una canzone la vedo. Nel vero senso della parola. La vedo.
    È come se mi trasmettesse un’immagine, e per me quindi un sistema buono è quello che mi permette di vedere meglio quella immagine, quella scena e quel racconto. Ecco. Come descrive quel racconto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un chiarimento: i DAC presentati nelle figure non sono consigliati, sono solo esempi dei (non moltissimi) DAC di fascia media utilizzabili per questo scopo. La maggior parte infatti hanno l'alimentazione ricavata dalla porta USB.

      Elimina
  9. Volevo far notare una cosa che avete detto nel post originale, è stato consigliato anche un altro dac, il project dac box s fl, bene esso non l’ho mai provato e promette bene, ma so che è NOS ossia non effettua l’oversamplig, è lineare sui 16/44 qualità cd. Quindi un risultato ottimale lo si ha solo se come sorgente streaming si usa tidal hifi da chromecast audio. Almeno concettualmente dovrebbe essere così. È un prodotto molto interessante anche se comunque si tratta di un prodotto di quasi dieci anni fa e la tecnologia impiegata non è molto innovativa, sarebbe comunque da provare assolutamente.

    RispondiElimina
  10. Salve, ho appena montato il cc e sono molto soddisfatto. Sto pensando di abbinare un DAC Cambridge dacmagic100, che ho trovato a circa 230€. Potrebbe essere una spesa inutile con Spotify premium?
    In ogni caso resterebbe un dispositivo utilizzabile anche in collegamento diretto USB con il PC per file di qualità superiore (mentre un DAC senza USB si limiterebbe a servire il cc che effettivamente suona già bene da solo con file lossy).
    In ogni caso il cc è una svolta totale, non capisco a cosa servirebbe un lettore di rete.
    Grazie per l'articolo è buon ascolto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Salve, io ho provato il dac magic 100 col pc e ne vale la pena, ma comunque per il prezzo non è molto buono quello che ha trovato lei perché su amazon.de ossia amazon della germania che spedisce senza problemi anche in italia e gratis, costa nuovo 149 euro. Entrambe le colorazioni. L’unica differenza è che potrebbe arrivare un paio di giorni dopo.
      Col chromecast audio non l’ho provato, mi dovrebbe riarrivare in prova tra un paio di settimane. Sono quasi sicuro che aumenta significativamente la qualità. Con spotify meno che con tidal o altri di maggiore qualità è ovvio. Comunque ci faccia sapere le sue impressioni e il suo giudizio non appena le arriva.
      Se vuole siccome ha un budget più alto potrebbe prendere in considerazione anche qualche Dac della pro ject di livello più alto tra i 230 e i 300 euro come il dac box s2+ oppure la serie DS. Il primo mi arriva in prova fra pochi giorni.

      Elimina
    2. Grazie del consiglio! Il DAC box s2+ mi sembra molto interessante. Mi faccia sapere come va col chromecast. Non sono riuscito a capire una cosa: sul DAC ds specificano "USB asincrona" mentre sul s2+ non dicono nulla. Possibile che non sia asincrona?

      Elimina
    3. Non si preoccupi è asincrona. Ormai è una tecnologia così affermata che si da quasi per scontata. Inoltre mi sono informato ed effettua un up sample su tutti gli ingressi. Io le consiglio questo piuttosto che la serie ds perché è più nuova e ha caratteristiche che sembrano migliori sulla carta.
      Mi spiace per il test ma non potrò più farlo perché non sono riuscito a trovare l’articolo in questione.
      Inoltre spero di essere stato d’aiuto sul consiglio del prezzo del dacmagic così potrà risparmiare bei soldi.
      Per il prezzo del project dac box s2+ io ho domandato da euronics di persona e si può ordinare, a me hanno detto che sarebbero riusciti a farmelo pagare 199 euro un po’ scontato. Ma le ripeto non posso più prenderlo purtroppo.
      Se per caso lo prende lei e fa una prova ci faccia sapere come va. Un saluto,
      Alessandro

      Elimina
  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  12. Ho avuto modo di provare anche il Dac box s fl. L'ultima versione.
    Ovviamente l'obbiettivo è sempre quello di capire se migliora la qualità audio di chromecast audio.
    Collegato tramite cavo ottico, ho riprodotto musica tramite Tidal hifi.
    Non ho intenzione di dilungarmi molto e spiegare le mie tecniche di valutazione e le canzoni ascoltate per generi, arrivo direttamente alla conclusione.
    Bene, neanche questo dac migliora la qualità audio di chromecast audio. Ripeto, NON è un upgrade per chromecast. Sconsigliato.
    Inoltre, ho provato anche il dac a prescindere dal cc, collegandolo via ottico ad un lettore cd, neanche così la qualità è stata migliore del chromecast audio.
    Questo prodotto costa di listino 200 euro. Inoltre la pro ject è famosa per i suoi prodotti con rapporto qualità audio/prezzo elevati.
    In conclusione, nuova affermazione e dimostrazione di grande valore da parte del piccolo google.
    Spero che possa essere stato utile.
    Buona giornata, Alessandro.

    RispondiElimina
  13. Ciao a tutti e buona domenica delle Palme.
    Ragazzi questa è bella, ho appena finito di provare dopo tre giorni il musical fidelity v90 hpa, che è un amplificatore per cuffie e Dac, il chip di conversione all’interno è molto simile a quello del v90 dac abbastanza famoso, e anche l’impostazione timbrica e sia la filosofia che sta alla base di entrambi i prodotti mi sento sicuro di dire che sono molto simili.
    Ebbene confrontato al chromecast audio e ascoltando musica tramite Tidal hifi e paragonato a questo ampli/dac che invece è collegato via usb al pc, l’esperienza di ascolto e la qualità audio tra i due è molto simile. Quindi neanche questo dac è un miglioramento, incredibile vero?
    È vero che per alcune tracce è stato migliore ma per la maggior parte che ho ascoltato erano davvero simili e la qualità audio del musical fidelity è davvero troppo leggermente migliore, spesso non è nemmeno apprezzabile. Anzi addirittura il cc ha un’uscita linea con voltaggio più alto e quindi un volume che sembra più elevato, questo non vuol dire nulla sulla qualità audio ma se si hanno diffusori poco sensibili o amplificatori con pochi watt è importantissimo.
    In conclusione credo che per un utente medio o anche uno un po’ più esperto non sia un buon acquisto se si possiede già chromecast audio. È vero che in questo caso il prodotto in questione non è perfettamente adatto a questa discussione perché si cercava un dac con uscita ottica da poter collegare direttamente al chromecast audio, ma questa recensione e questa prova l’ho fatta solo per dimostrare che effettivamente il dac all’interno del chromecast è davvero ottimo. Al momento credo che fino a 300 euro non vale la pena “upgradare”.

    RispondiElimina
  14. Molto interessanti i tuoi confronti. Possiamo probabilmente concludere che buona parte dei risultati di un DAC medio dipendono dal chip e molto meno dal contorno. Alla fine anche con un rapporto di costo da 1 a 10 ci sono differenze quasi inavvertibili, e per una qualità del suono udibilmente superiore bisogna passare a soluzioni molto più raffinate e inevitabilmente costose.
    Il tutto almeno a qualità CD 16/44.1.
    Sarebbe interessante poter fare lo stesso confronto in HD ma avendo prima la possibilità di conferma che nei vari passaggi non siano effettuati downgrade.

    RispondiElimina
  15. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  16. Sulla prima cosa che ha sostenuto non so se essere d’accordo. Non sono abbastanza preparato per dire la mia.
    Io posso solo affermare con convinzione che questi giganti dell’hi tech come la google e pochi altri scalzano enormemente qualsiasi altra realtà ovviamente più piccola che opera nel settore della tecnologia e nel mondo audio. Hanno le competenze e soprattutto le risorse per avvalersi dei migliori esperti e fare semplicemente cose migliori. Inoltre mi sento di affermare che chromecast audio è stato sviluppato con coerenza e soprattutto mirato all’ascolto di determinati stili musicali dove la maggior parte di chi propende al suo acquisto è incline. Ad esempio con la musica classica è davvero inascoltabile per le mie orecchie. Mentre la pop o elettronica o acustica è eccellente, così come l’ReB, o anche un po’ il jazz.
    E infine sono sicuro di affermare che la casa giapponese che produce i chip interni, la Ashai Kashei, che quindi fornisce google, e precisamente con questo chip ak4430, hanno fatto un ottimo lavoro. Per chi è in cerca di un dac migliore ora mi sento di consigliare qualsiasi dac che ha questo chip internamente. Ad esempio l’americano Shiit modi 2, che col suo ak4490 il top di categoria, di certo dev’essere un buon apparecchio. Oppure la serie ds2 ultra della project che monta lo stesso chip ma ha un prezzo elevato.
    Per quanto riguarda l’alta definizione anche con quella non ho avuto differenze significative.
    Io non consiglio comunque, in base alle mie esperienze ovviamente, di focalizzare troppo l’attenzione sul componente “dac” di un impianto. Sono altri i componenti che hanno una incidenza maggiore sulla qualità audio e sui quali spenderei più tempo e denaro , ad esempio il preamplificatore.
    Saluti, Alessandro.

    RispondiElimina
  17. Grazie davvero!
    Solo un dubbio: perché dice che la classica con il cc è inascoltabile?

    RispondiElimina
  18. Le mie orecchie così hanno deciso, e guardi non è da prendere alla lettera perché si tratta comunque per quanto possano sembrare razionali, di pareri puramente personali, inoltre l’ascolto da un genere all’altro può variare anche a seconda dei diffusori che si ascoltano o qualsiasi altra parte dell’impianto.
    La causa non è sicuro al 100% che sia chromecast audio.
    Prego comunque. E grazie a voi.

    RispondiElimina
  19. Grazie per il tuo apporto, sto effettivamente riconsiderando l'acquisto del DAC per il cc. In effetti il mio obbiettivo era l'acquisto di uno streamer ma alla fine l'alto costo mi ha fatto desistere almeno per ora, per cui pensavo di ripiegare sul cc, abbinandolo all'acquisto di un DAC. Premetto che il tutto andrebbe su un ampli nadc302 e diffusori q acoustic 3050. Ho solo un chiarimento da chiedere: ma il cc oupeswerep direttamente collegato all'ingresso line dell'ampli? Senza ulteriori filtri?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Complimenti comunque per l’impianto spero vada bene, ho risposto sotto al post. Saluti, Alessandro

      Elimina
  20. Ti confermo che il Chromecast si collega direttamente ad un ingresso linea dell'amplificatore, serve solo un cavo mini jack stereo da un lato e pin-jack (o RCA) dall'altro (e un collegamento alla presa luce). Il DAC non serve anche se si può inserire un DAC di alta qualità. Ti invito in proposito a leggere alcune interessanti impressioni di ascolto di vari DAC in questi commenti al post da parte di un visitatore del blog.

    RispondiElimina
  21. Salve, si il chromecast audio si collega semplicemente all’amplificatore tramite linea rca. Inoltre è possibile collegarlo tramite cavo ottico ad un Dac esterno di alta qualità. Per farle un sunto delle mie prove di ascolto e comparazioni (anche con diversi impianti e In diverse stanze) il cc è una bomba, ci vuole un dac da 500 euro in su per fare di meglio. Stessa cifra o più vale per un eventuale streamer. E si tratta comunque di miglioramenti marginali, quel budget lo userei per altro, come diffusori o trattamento acustico della stanza. Vorrei fare una rettifica a ciò che ho detto in alcuni post passati, avevo affermato che il chromecast audio con la musica classica non andava bene, bhe avevo detto una cavolata perché dipendeva dai diffusori e in particolare dai trasduttori che ho usato per quella prova. Ora lo ascolto con degli scan speak che ho costruito io e... diciamo che VA BENE per essere umili. Va benissimo anche per quella musica, allo stesso livello qualitativo degli altri generi. D’altronde era una cavolata pensare che un dac converta meglio un brano anziché un altro. È come dire 2+2 fa 4 ma 4+4 fa 6 non so se mi sono spiegato. Per un dac si tratta solo di numeri, non sa che si tratta di musica classica o tony tammaro. Ovviamente coi limiti che non sono imputabili ad esso bensì alla qualità delle registrazioni di musica classica che sono su Spotify e tidal, le quali spesso sono scadenti sinceramente.
    Grazie e arrivederci.

    RispondiElimina
  22. Salve, ho letto tutto. Interessante complimenti a tutti. Qualcuno ha provato i DAC dragonfly? nello specifico RED, Beetle? volevo acquistare uno dei due ma sembra che la chromecast audio sia già ottima di suo. cosa consigliate? la USB Data & Power Noise Filter sempre di audioquest potrebbe avere un senso? grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No sono tutti inuili, per fare un salto di qualità bisogna puntare molto più in alto a degli streamer dedicati. Apportano migliorie in confronto al chromecast il cxn v2 di cambridge o gli streamer della linn o arcam. Ma non di certo per il dac interno in se per se ma perché lavorano il segnale dall’inizio alla fine in modo appropriato e hanno una buona alimentazione dedicata.
      Saluti.

      Elimina
  23. Grazie della interessante discussione. Quindi anche un dac Usb come hifimediy uae23 o il fiio q1 Mark ii collegati alle mie casse attive da pc con audirvana plus non apportano nessun vantaggio rispetto alla chromecast audio collegata sempre alle casse attive?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il visitatore del blog Granata ha condiviso le sue impressioni di ascolto fornendo un contributo molto utile e interssante, impressioni che però riguardavano altri modelli di DAC e, come tutte le impressioni di ascolto, devono essere ricondotte all'impianto nel quale condotte e al contenuto musicale ascoltato. Non sono quindi assolutamente un giudizio definitvo. Su come eseguire nel modo più attendibile i confornti di ascolto ti invito a leggere l'articolo "Il test di ascolto professionale" che descrive come procedono gli studi di registrazione che puntano alla migliore fedeltà possibile con la tecnologia attuale. Se chiedi un mio parere, avendo collegato il chromecast ad un DAC su uno degli ingressi digitali disponibili, le mie impressioni di ascolto, che riguardano ormai molti mesi, mi portano a concludere che un miglioramente è percepibile, soprattutto dopo avere acquisito dopo diversi ascolti "l'orecchio" a un maggiore dettaglio e dinamica del suono. Non è in altre parole qualcosa di immediatamente rilevabile.

      Elimina
  24. Ciao, certo sono d’accordo con Alberto, l’amministratore credo. I miei pareri non sono definitivi e generalizzabili. Inoltre vanno anche contestualizzati al mio impianto. Non so se ho mai affermato il contrario ma è una discussione abbastanza vecchia e credo satura. Nel frattempo si è studiato e appreso ancora molto di più. Siete liberi di fare ciò che meglio ritenete opportuno, persino spendere migliaia di euro per dei Dac o addirittura dei cavetti a me non mi torna niente. Quindi grazie per il sito e per l’opportunità di espressione che date a tutti noi. Buona giornata.

    RispondiElimina
  25. Anonimo22/12/19

    Il cc è pazzesco. Chi ha voglia provi ad alimentarlo con una buona powerbank e poi correrà a comprare un alimentatore come IFI. ALTRO CHE DAC ESTERNO...

    RispondiElimina
  26. piu leggo e piu penso che google abbia fatto un gioiellino col il chromecast audio. ma perche' l'ha dismesso ???

    inoltre tidal ora ha anche qualità MQA , mi fate capire se sfruttabile con CC o se serve un dac esterno diverso ?

    RispondiElimina
  27. qui le caratteristiche del google cc audio....
    https://support.google.com/chromecast/answer/6279377?hl=it

    RispondiElimina
  28. Sì, è stata veramente una decisione infausta da parte di Google, e non pare proprio che siano orientati a ripensarci. Su questo post di inizio anno scorso avevo fatto una rassegna delle possibili alternative:
    Addio a Chromecast Audio: le alternative
    https://musicaememoria-tecno.blogspot.com/2019/01/addio-chromecast-audio-le-alternative.html
    MQA non è supportato da Chromecast Audio e quindi serve un DAC esterno diverso, non sono moltissimi ma iniziano ad esserci i DAC che implementano questa particolare codifica di compressione in HD. Sulla quale peraltro non mancano le perplessità e le osservazioni, in particolare ci si chiede cosa sia di preciso la "Masters Quality" citata nella sigla.
    In quest'altro post facevo una rassegna e una sintesi delle obiezioni sul nuovo formato proposto da Bob Stuart e adottato da Tidal:
    Il mitico Master e i dubbi su MQA
    https://musicaememoria-tecno.blogspot.com/2020/01/il-mitico-master-e-i-dubbi-su-mqa.html
    Il concorrente di Tidal, Qobuz, propone invece la musica in PCM standard fino a 24/192 senza troppi problemi e necessità di DAC conformi ad uno standard proprietario.

    RispondiElimina

Sono stati segnalati occasionali problemi nell'inserimento dei commento con account Google con alcuni browser e impostazioni di protezione. In questo caso inserire il commento come "anonimo". Grazie