venerdì 16 novembre 2018

I plug-in di Foobar2000

Breve riepilogo dei plug-in (components) di Foobar2000 necessari per rendere completo e pronto a tutto il migliore e più versatile player free in alta definizione per ambiente Windows.
Nella installazione iniziale già arriva completo delle funzioni essenziali, oltre a quella di player, come la conversione di formato, la elaborazione DSP e molte altre.
Per essere veramente completo e anche gradevole nell'uso servono però altri componenti, che si possono scaricare dal sito di Foobar2000 nella sezione "components" (o cercare semplicemente su Google). In maggioranza sono autoinstallanti, in alcuni casi devono essere copiati nella directory "components" della installazione del player (quindi sulla cartella C:/Programmi (x86)/foobar2000). La modalità di installazione è documentata in questo caso nel file readme.txt.

Interfaccia utente
Quella standard è veramente "minimal", per avere al minimo l'elenco delle tracce di un album con le informazioni base e la immagine di copertina bisogna aggiungere:
Album list panel (foo_uie_albumlist)

Driver bit-perfect in Windows
Il driver bit-perfect ASIO non serve più da Windows 8 in poi, perché un driver bit perfect (WASAPI) è disponibile di default da quella versione in poi. Occorre però abilitarlo con un componente specifico:
WASAPI.fb2k-component
 Attenzione: serve soltanto se ascoltate in cuffie stereo collegate all'uscita jack stereo del PC o laptop, se usate invece un DAC compatto collegato ad una porta USB non serve, il driver è quello installato automaticamente collegando il DAC e ovviamente è bit-perfect.

Supporto DLNA (o UPnP)
Per accedere a contenuti musicali memorizzati su un NAS (storage di rete) che li distribuisce con il protocollo DLNA (o UPnP) il component necessariuo è:
UPnP/DLNA Renderer, Server, Control Point (foo_upnp.fb2k-component)

Lettura di file audio in formato DSD
Se avete dei dischi SACD difficilmente saranno leggibili sul vostro PC, perché la parte elettronica del lettore non è probabilmente di gestirli. E' possibile però acquistare musica in formato DSD, distribuita sia come file ISO (contenitore) sia come singolo file in formato DSF o DFF. Il componente che rende possibile questa ulteriore decodifica su Foobar2000 è questo:
Super Audio CD Decoder (foo_input_sacd)

Lettura di fila audio in formato DVD-Audio
Nei dischi in alta definizione nel formato DVD-Audio, alternativo al SACD (e abbandonato da tempo dalle case discografiche) le tracce in stereo erano normalmente in formato PCM, quindi una volta "rippate" non presentano problemi di lettura con Foobar2000 "nature". Se però il dischetto aveva anche una versione in multicanale le tracce sono codificate nel formato di compressione MLP (Merdidian Lossless Protocol). Questo può avvenire in alcuni casi anche per le tracce stereo.
Serve quindi un ulteriore decoder da aggiungere come component a Foobar2000:
DVD Audio decoder (foo_input_dvda)

Lettura di file ad elevata frequenza di campionamento
Se il DAC con cui volete ascoltare in cuffia non è recentissimo potrebbe essere limitato a 96KHz o a 192KHz, mentre magari potreste aver acquisito file audio a sample rate superiore, che il DAC (o il driver interno) si rifiuta di decodificare per ovvi e comprensibili motivi. In questo caso è necessario un downsampling online, in lettura. Anche questo è possibile in Foobar2000 con questo ulteriore component:
Resampler-V Setup v3.2

Analizzatore di dinamica

Molta musica, soprattutto musica pop, è dinamicamente compressa per suonare anche con sistemi di riporoduzione con dinamica limitata (ormai in prevalenza smartphone, tablet o speaker wireless). Tra i molti plug-in esiste anche un analizzatore della dinamica di un brano musicale. Non è più disponibile sul web almeno attualmente (era stato usato per un post sul blog anni fa) e lo metto a disposizione sul nostro sito. Per una prova pratica vedi il post precedente su questa funzionalità)
Dynamic Range (DR) (foo_dynamic_range_1.1.1.zip)

Compressore di dinamica
All'opposto, può essere invece necessario ridurre la gamma dinamica, ad esempio per ascoltare al meglio anche in ambienti con un rumore di fondo relativamente elevato e quindi con una ampiezza utile della gamma uditiva inferiore a quella del file audio di alta qualità da ascoltare. Ma dove non si possono utilizzare le cuffie con soppressione esterna: quindi ad esempio per la musica in auto da ascoltare con un raffinato impianto custom.  Il componente che fornisce questa funzione, previa conversione del file audio, è questo:
Dynamic Compressor (foo_dsp_dynamics.fb2k-component)
Per una prova pratica, vedi il post precedente su questa funzionalità).


Cosa manca?
Al momento essenzialmente una cosa: un plag-in per ascoltare i contenuti audio provenienti da Blu-Ray, in multicanale.

In sintesi
Un pacchetto di plugin aggiuntivi che rendono veramente completa la dotazione di funzionalità di Foobar2000. Ce ne sono anche altre di più specifiche ma già queste vanno molto nella direzione della specializzazione. L'elenco è utile anche nel caso in cui dobbiate installare nuovamente Foobar2000 causa acquisto di un nuovo notebook o PC. Purtroppo bisogna rifare da capo tutte le installazioni.

NB: Segnalate nei commenti qualsiasi difficoltà nel reperire i plugin oppure suggerimenti per altri plug-in utili.


domenica 11 novembre 2018

Pro-Ject DAC BOX s2+ alla prova

Un DAC super-compatto e di ultima generazione che è anche un pre-digitale, questo è il nuovo modello di fascia media di Pro-Ject, che ho acquistato dopo aver deciso di mandare in pensione lo storico HRT del mio impianto.
Veramente compatto (le dimensioni sono inferiori a quelle di un CD), il nuovo DAC gestisce tutti i formati in vendita sui siti di download dgitale, quindi PCM fino a 32/768 e DSD fino a 4x ovvero DSD256 (sull'ingresso USB).

Versatilità
Oltre all'aspettativa di avere prestazioni superiori la mia scelta deriva anche dalla grande versatilità del DAC, in grado di risolvere qualche problema di interfacciamento e di allineare alle prestazioni più elevate tutte le sorgenti digitali "liquide". Nel mio impianto infatti ci sono 9 sorgenti diverse (4 analogiche e 5 digitali) e, nonostante l'utilizzo di un pre passivo per 4 di esse, ne mancava ancora una, tra quelle disponibili sul pre passivo e sull'ampli principale.

Ho sfruttato quindi una delle caratteristiche del componente: la disponibilità di 3 ingressi digitali commutabili dal pannello frontale (un ingresso coassiale, 1 ingresso ottico e l'USB). Una funzione pre minimalista, quindi, che mi ha consentito di collegare all'ingresso USB il music server (un Mac Mini, già descritto in questo blog) e sull'ingresso ottico il ChromeCast Audio per l'ascolto della musica in streaming in qualità CD, con il servizio Qobuz. In questo modo anche il ChromeCast utilizza il DAC a maggiori prestazioni invece del suo DAC interno.
Pro-Ject DAC BOX S2+
Le prestazioni 
Le notevoli prestazioni sia come estensione dei formati gestibili sia come qualità del suono dichiarata (e confermata da alcune review) derivano dall'adozione di un chip di ultima generazione, l'ESS Sabre ES9038Q2M. Le caratteristiche di questo chipset, che la ESS dichiara essere "Industry's highest performance 32 bit low power audio DAC with unprecedented dynamic range and ultra low distortion" e includono anche filtri per variare la risposta, volume digitale, controllo del jtter mediante il ricorso alla tecnica di "time domain jitter elimator" e altro . La scheda tecnica completa di questo chip-set si può consultare per comodità a questo link. Per i curiosi non costa molto, sul sito Mouser Electronic si piò acquistare in quantità 1 a 19,20 $ (prezzo 28/08/2022)
[Il riferimento al Chip set è stato corretto in data 28/08/2022, in precedenza era stato indicato per errore un altro chip set della stessa famiglia, il ES9038 PRO]

Nella implementazione Pro-Ject sono utilizzati filtri digitali, selezionabili con un altro tastino tra 5 scelte diverse, mentre non è utilizzato il volume digitale (meglio).

La sezione filtri del DAC
I filtri disponibili sono questi:
1 - Optimal Transient
2 - Fast Roll off (Linear Phase Fast Roll off)
3 - Slow Roll off (Linear Phase Slow Roll off)
4 - Minimum Phase (Minimum Phase Slow Roll off)
5 - Apodizing Hybrid
Definire il manuale "sintetico" è ancora riduttivo, è un po' una tradizione Pro-Ject. Quindi non sono aggiunte a queste definizioni né consigli né descrizioni degli effetti sul suono.
Su manuali di altri DAC più "generosi" (quello di Audiolab ad esempio) invece si trovano:
  • Optimal Transient filters exhibit no ringing - the transient nature of the music is preserved. Although exhibiting poorer performance in technical measurements, sound from this type of filter has a purity and "naturalness" that more than compensates for the lack of technical specifications. La Pro-ject dichiara di utilizzare un proprio filtro proprietario per questa azione di filtraggio.
  • The Sharp Rolloff filter typifies industrial standard characteristics (-6dB at '/2 Fs with significant time-domain ringing) and is included here for comparison purposes.
  • The Slow Rolloff filter starts rolling off at a lower frequency then the Sharp Rolloff filter but has a gentle rate of attenuation and significantly less "time-domain ringing".
  • The Minimum Phase filter has a gentle attenuation slope similar to the Slow Rolloff option, however it exhibits no pre-ringing in the time domain. It can be likened to an analogue filter applied in the digital domain.
  • Il filtro Apodizing Hybrid utilizza un algoritmo più evoluto del tradizionale filtro anti-alias di cui è un'alternativa.
Premesso che le differenze nei filtri digitali sono percepibili solo con grande attenzione e pazienza, appare preferibile selezionare all'inizio il primo dei 5 filtri, e lasciare poi a tempi successivi l'attento ascolto dei restanti, per individuare quello preferibile. Quelli consigliabili in base alle caratteristiche, sono il n.1 o il n.5.

Il pannello posteriore. Da sinistra i 3 ingressi digitali, l'alimentazione esterna (solo per coassiale ed ottico), e le uscite con pin-jack RCA
Le altre funzionalità
Le funzioni principali sono quindi fornite dal chip ESS SAbre e dalla configurazione scelta tra le possibilità offerte. Le funzionalità implementate da Pro-Ject ed evidenziate dal produttore sono le seguenti:
  • Proprietary clock circuity design
  • Synchronization of all internal oscillators
  • Jitter as low as 100 Femtoseconds
  • Unwanted noise coming in through USB is double filtered to suppress them to a level where it can’t affect audio
L'alimentazione
I DAC di fascia altissima hanno alimentazioni molto curate ed alcuni, come il The Reference di MSB e altri, adottano un componente separato e dedicato solo a questo scopo.
Si suppone che un'alimentazione prossima alla perfezione abbia un effetto udibile, anche se non so quanto sia percepibile in un'impianto di medio livello, e se qualcuno l'ha mai verificato con test in doppio cieco, ma certamente, come per tutti i componenti attivi, è importante garantire ai chip e ai circuiti un'alimentazione di elevata qualità.

Le dimensioni del DAC BOX S2+ a confronto con un CD  (e un MAC Mini)
Qui, assieme alle dimensioni veramente in miniatura, si vedono le economie principali adottate in Pro-Ject per fornire le prestazioni di targa ad un prezzo così conveniente.
Difatti l'alimentazione separata (classico trasformatore con presa elettrica integrata) è disponibile solo sulle porte ottica e coassiale, se si adotta invece la porta USB (quella che garantisce le massime prestazioni di targa) l'alimentazione da rete deve essere staccata (così raccomanda il manuale) e deve essere usata quella fornita dalla porta. L'ultima delle funzionalità elencate sopra appare quindi essere necessaria considerando che la porta USB serve anche per l'alimentazione.
La versione in alluminio anodizzato nero. Forse preferibile viste le ridottissime dimensioni.
Gli altri DAC Pro-ject a confronto
Sembra che, alimentazione a parte, abbia proprio tutto, ma Pro-Ject nelle linee di costo superiore, presenta altri 3 DAC:
  • il primo è il DAC Box DS. Il chip è della Texas Instruments Burr Brown (PCM1792) ed è più limitato come formati. Arriva solo a PCM 24/192. E' un DAC di alta qualità ma progettato prima.
  • il secondo è il DAC Box DS2 Ultra della serie DS2. Ha dimensioni "normali" (20 cm di larghezza) ed è basato su un chipset ancora diverso (Ashai Ksei AK4490) definito da Pro-Ject "top-grade" (mentre l'ESS era "high-end") ma con prestazioni identiche, relativamente ai formati gestibili, e analoghe per i filtri. In più:
    • upsampling selezionale (al massimo bitrate PCM o in DSD, o nulla)
    • High-end ultra low phase oscillator with superior noise rejection
    • RCA line level solid-state analogue output stage
    • Ultra linear & ultra low noise circuitry
    • Separate power supplies for every stage with advanced filter technology
    • Upgradeable with optional linear power supply
    • 6 ingressi digitali
  • il terzo è il DAC Box RS, il chip è lo stesso del DAC DS ma è attivata anche la decodifica in formato DSD. Ha diversi miglioramenti tipici da componente "high-end" rispetto al DS, ma il plus più consistente è rappresentato dalla sezione di uscita. che può essere selezionata tra amplificatore a stato solido (come il DS2 Ultra) ma in classe A, oppure a valvole. Inoltre, ha anche uscite bilanciate oltre a quelle tradizionali RCA.
Per avere un'idea della politica commerciale Pro-ject, i prezzi sono questi (trascurando il solito Euro): DAC Box S2+: 200 € / DAC Box DS: 300 € / DAC Box DS2 Ultra: 600 € / DAC Box RS: 900 €.
Dalla sintetica descrizione e dal confronto si deduce che il DAC Box S2+ ha un rapporto qualità / prezzo eccellente.
L'interno del DAC compatto della serie Box Design
La competizione
Agli stessi livelli di prezzo e di prestazioni i competitori non sono molti, ma ci sono sicuramente alcuni modelli della serie Nano della IFI (dal nome si capisce che sono altrettanto super-compatti), come ad esempio il modello Nano iDSD Le, che ha in più l'uscita cuffia ma ha solo l'ingresso USB, oppure il modello Nano iOne D6, che ha anche l'ingresso coassiale (ma non l'ottico) e il Bluetooth APT ma non l'uscita cuffia, oppure il Nano iDSD Black Label, che è portatile (anche a batteria) e conforme MQA, ma non l'uscita RCA (solo mini-jack cuffia). Li cito perché sono altrettanto ben considerati e adottano le ultime tecnologie in fatto di chip.

MQA conforme?
A proposito di MQA in molte presentazioni sul web (anche su Amazon) è indicato che il DAC tra le molte altre funzionalità ha anche la compliance con il formato HD compresso MQA di Meridian adottato da Tidal. Funzionalità molto interessante ma non confermata nelle specifiche tecniche presenti su sito della Pro-Ject. Ho tentato di avere conferme ma per ora senza successo.

L'ascolto
Non ho fatto prove a confronto ma solo ascolti del nuovo componente con file audio in HD e in DSD (che in precedenza ascoltavo solo in modalità bitstreaming, ovvero veniva convertito in PCM dal player J River). Il test più approfondito è stato il confronto di formati tra PCM e DSD256 su registrazioni della Blue Coast Records, presentate nel post precedente sul download digitale in HD.
Altri test con il DAC HRT (di un paio di generazioni precedenti) non avevano molto senso e comunque avrebbero richiesto una catena di riproduzione sdoppiata, non possibile al momento (vedi altro post sul test di ascolto professionale).
Interessante (ma richiederebbe due unità ChromeCast Audio) sarebbe il test a confronto con il DAC interno del componente Google.
Il test che mi piacerebbe poter fare è invece il confronto con il DAC Box DS2 Ultra. Mi attenderei, come per il test citato sopra, una differenza avvertibile, magari anche non marginale, ma dopo diversi attenti ascolti.

Tornando alle impressioni di ascolto, il nuovo DAC ha risposto pienamente alle aspettative, soprattutto sul lato del dettaglio e della restituzione dei più piccoli particolari (anche suoni mascherati da altri più intensi) presenti nel materiale audio ascoltato. Non si percepiscono, come c'era da attendersi, differenze eclatanti con il DAC precedente, che era di qualche anno fa ma comunque un componente di alta qualità. Con la musica digitale , ma soprattutto con i DAC, le differenze ci sono, ma è difficile individuarle al primo ascolto (uno dei due DAC dovrebbe essere proprio scadente) o a memoria, mentre, una volta assimilato il livello superiore della restituzione in audio analogico, la differenza diventa molto più evidente e si può verificare riascoltando il DAC precedente sugli stessi brani.

domenica 4 novembre 2018

Il test di ascolto professionale

Le prove di ascolto che leggiamo sulle riviste su carta oppure online presuppongono una capacità di ascolto da parte dei recensori veramente straordinaria. Infatti a leggerle sembra che siano in grado di percepire differenze anche sostanziose tra diverse versioni dello stesso componente a distanza di tempo, oppure a memoria con altri componenti concorrenti, e il tutto sempre in condizioni non controllate, ovvero senza un impianto di riferimento e alternando non solo, per ipotesi, le casse, ma anche l'amplificatore o la sorgente, utilizzando quelli delle prove precedenti. E da soli.

Questi non sono veri test, ma impressioni di ascolto, che possono rispondere alla domanda "è un suono che garantisce il piacere d'ascolto oppure no?". E la risposta (normalmente sì), viene spiegata con paragoni e immagini molto creative, tipo "mai un accenno a perdere il controllo. a mettere un piede in fallo, più ragione che sentimento" (si parlava di un amplificatore, ovviamente inglese, dotato di un apprezzato "aplomb formale"). Niente di male, basta sapere che sono impressioni di ascolto e che al recensore è piaciuto e forse quindi piacerà anche a voi, se le immagini metaforiche corrispondono al vostro ideale di suono, possono anche essere utili.

Per onestà, anche le non molte prove su questo blog sono dello stesso tipo, con l'unica differenza che quasi tutte, salvo quelle dedicate a nuovi ingressi nel mio impianto personale, sono relative a servizi e applicazioni per l'ascolto che anche i visitatori possono provare, con costi minimi o molto più spesso nulli, utilizzando il periodo di prova. Sono quindi un invito a ripetere la prova a casa del visitatore interessato, cosa che risulta più difficile se la prova era riferita all'ultimo modello di casa Wilson Audio o TAD.

dCS Vivaldi DAC
Il test di ascolto professionale
E' invece molto più impegnativo, non tanto in termini di costi, ma in termini di tempo e di impegno di persone, è ovviamente sempre alla cieca (blind test), e non lo troverete mai sulle riviste. Avevo illustrato qui sul blog qualche anno fa come configurare l'impianto per i test alla cieca, ma non  su come eseguire il test, tranne che in modo piuttosto sintetico su una sezione del sito molto consultata.

L'occasione per approfondire e descrivere in dettaglio un test professionale, inteso ad esempio a sentire le differenze tra due formati in alta definizione, o tra due DAC, o tra due versioni dello stesso DAC, e non soltanto quelle (più semplici) tra due amplificatori o tra due coppie di casse, me la da' un interessante articolo di Cookie Marenco, una produttrice e tecnico del suono della Blue Coast Records (casa discografica specializzata in registrazioni in DSD ad alta e altissima risoluzione di cui ho scritto nel precedente post). Vediamo per punti come esegue i test a confronto una casa discografica e uno studio di registrazione che intende essere allo stato dell'arte.

Sentire le differenze
Come ho scritto diverse volte anche io, l'obiettivo non è sentire "il suono migliore" ma più semplicemente le differenze tra i due ascolti a confronto, descrivendole sinteticamente. Il "migliore" non è un criterio oggettivo, quello che è migliore per me potrebbe non esserlo per un altro, dipende dal proprio personale "ideale" di suono.

Cosa serve
Non molte cose, ma obbligate:
  • 1 operatore
  • 2 ascoltatori
  • 1 stanza separata per l'impianto (o accorgimenti perchè non siano in vista agli ascoltatori nè l'impianto né l'operatore)
  • block notes e penna per gli ascoltatori
  • gli altri componenti da provare (casse ecc.) di categoria hi-end
  • ampli a stato solido: per DAC e altro software digitale le differenze sono sottili, distorsione e coloratura devono essere ai minimi livelli, il che non è garantito dagli ampli a valvole anche hi-end
  • ampli o sorgente con volume di tipo analogico e non a scatti (aggiunta mia, per consentire un livellamento preciso del volume del suono)
  • 2 posti a sedere in posizione ideale per l'ascolto stereo e dalla quale i 2 non devono spostarsi duramte il test (quindi anche abbastanza comodi)
  • il componente (hardware o software) da provare: importante: solo 1 componente per ogni test, tutto il resto della catena deve rimanere invariato, cavi inclusi
  • un fonometro per un accurato livellamento del volume di suono (la eventuale differenza di livello deve essere inferiore a 0,5dB)
MSB The Reference DAC

La musica
Non un solo genere, le tipologie di differenze sono distribuite tra più generi:
  • ma, come prerequisito: musica acustica, non compressa dinamicamente, con ampia dinamica, frequenza estesa, comprendente la voce femminile e maschile (aggiunta mia e condivisa nei commenti)
  • generi: orchestra classica e/o moderna, musica da camera (aggiunta mia), musica corale (aggiunta mia), jazz acustico, folk, singers & songwriters, registrazioni con presenza di ambienza (eco, riverbero del locale o della chiesa: sono le differenze più immediate da rilevare)
  • selezioni di ogni campione di 15-30" (meglio 30" secondo me)
  • 3 pezzi diversi ripetuti più volte in alternanza casuale A-B, oppure
  • lo stesso pezzo ripetuto tra A e B con sequenze sempre diverse
La conduzione del test
Mantenere fermo il punto di ascolto è importante, anche piccoli spostamenti possono cambiare il giudizio, è necessario quindi anche concordare come segnalare all'operatore eventuali necessità:
  • quindi, la posizione di ascolto, anche da seduti deve rimanere la stessa durante il test
  • per ridurre al minimo le interferenze con il test, concordare prima un semplice linguaggo dei segni, ad esempio, per le richieste di: ripeti, vai al prossimo, torna indietro.
Il test a confronto A/B
Nelle sequenze di test A/B sono anche inclusi confronti "tranello" cioè con riproposizione dello stesso campione e i 2 ascoltatori ne sono informati (aggiunta mia) in modo che sappiano che non ci deve essere "per forza" una differenza. Lo svolgimento del test:
  1. l'operatore decide le sequenze da sottoporre e il numero di confronti (es. ABBAABBBAA)
  2. l'operatore ogni volta che avvia una sequenza segna il numero progressivo, la data e l'ora
  3. anche gli ascoltatori segnano il numero progressivo e l'orario di inizio di ogni sequenza
  4. l'operatore non ripete mai la stessa sequenza.
Le differenze
Nell'articolo sono anche indicati alcuni suggerimenti sulle differenze maggiormente percepibili, per le quali agli ascoltatori è suggerito di porre particolare attenzione:
  • Dinamica: ad esempio ponendo attenzione alla velcità con cui si spegne il colpo di piatti o una nota staccata di pianoforte
  • Estensione della risposta in frequenza: agli estremi alti e bassi della banda audio presente nel campione
  • Ambienza: il riverbero o l'eco della stanza si percepiscono nello stesso modo nei due ascolti in esame?
  • Effetto stereo: cambiano nei due ascolti l'ampiezza in senso orizzontale? si estende o si restringe la profondità? si abbassa o si alza l'altezza apparente delle voce o dello strumento solisa?
  • Alterazioni di fase: gli strumenti sembrano muoversi nella scena apparente creata dallo stereo? sono in posizione diversa (leggermente diversa) nei due ascolti a confronto?
  • Rumore di fondo (in assenza di segnale): può anche questo indicare le differenze tra i due componenti.
Playback Designs Dream

L'articolo originale
L'articolo di Cookie Marenco è stato pubblicato nell'agosto del 2018 sul sito DSD-Guide. Questo è il link per leggerlo (con i commenti).

Altre decisioni per la esecuzione del test
Oltre a quello che scrive Cookie Marenco (o condiviso nei commenti), per organizzare il test in contesti diversi da quelli di una studio di registrazione occorre definire:
  • a quale categoria di ascoltatori appartengono i due ascoltatori
  • quante coppie di ascoltatori servono per avere un test affidabile
  • come interpretare le differenze evidenziate
  • se la prova deve essere in cieco o in doppio cieco
Categoria di ascoltatori
Nei test dell'AES o di ambito universitario illustrati qui sul blog sono indirizzate più categorie e quindi molte persone, con capacità di ascolto che va dal tecnico del suono fino all'uomo della strada ignaro di musica che non sa distinguere non dico una viola da un violino, ma neanche una tromba da un sax. Le case produttrici invece indirizzano il loro target, quindi appassionati di alta fedeltà con le loro aspettative di buon suono.
Chi intende giudicare in modo indipendente la qualità del suono di un componente hw o sw deve quindi indirizzare senza dubbio gli appassionati, ma a mio parere è opportuno includere anche persone fuori dal mondo dell'hi-fi e ignare della tecnologia ma che ascoltano volentieri la musica, assieme a musicisti professionisti, per avere un giudizio il più possibile obiettivo.

Quante coppie di ascoltatori
Dipende ovviamente dal budget di tempo e costo a disposizione. Probabilmente già 5 coppie sono sufficienti per avere risultati utilizzabili. E i risultati utilizzabili sono quelli che hanno una convergenza su alcuni elementi di differenza, individuati dalla maggior parte degli ascoltatori, mentre una dispersione su risultati antitetici non consente di arrivare a un giudizio.

Come interpretare le differenze
Nel test tradizionale la domanda tipica è "meglio questo o quello precedente?" mentre la differenza potrebbe riguardare aspetti che non sono oggettivamente migliorativi. Come ad esempio riuscire ad ascoltare le dita del chitarrista che sfregano sulle corde: può essere un iper-dettaglio gradito e cercato o invece una enfasi di quella gamma di frequenza che non ha riscontro nella realtà.
In pratica il valutatore dovrà leggere criticamente le differenze evidenziate, concentrandosi su quelle individuate dalla maggior parte degli ascoltatori, e comporre una sintesi del suono dei due componenti. Come fa con la sua esperienza l'ascoltatore super-esperto delle premesse.

Test in cieco o in doppio cieco
La organizzazione dei test come riportato in questo articolo può essere effettuata in cieco o in doppio cieco. Nel secondo caso l'operatore non sarà l'organizzatore del test e non sarà lui a scegliere i campioni da ascoltare o a programmare la serie di ascolti e l'aletnanza dei campioni. Saranno invece prparati a parte dagli organizzatori e lui semplicemente si occuperà di trasmettere nell'ordine prestabilito i campioni, dei quali non conosce neanche l'esecutore e il titolo. Questa scelta è più complessa, ma non molto, ed è certamente preferibile per la maggior garanzia della obiettività dei risultati.

(Nelle immagini tre DAC professionali di fascia alta per i quali test così accurati sono senza dubbio consigliabili, se non altro per il loro costo, intorno ai 30.000 €)