venerdì 17 febbraio 2017

Tidal in qualità Master con MQA: la prova

Il test della nuove funzionalità offerte da Tidal (senza sovrapprezzo) è alla portata di tutti, difatti il fornitore del servizio streaming lossless lo mette a disposizione in trial per un mese senza limitazioni. Unica condizione è fornire in garanzia la propria carta di credito, sulla quale non sarà caricato nulla in caso di recesso prima dei 30 giorni. Se invece la prova è convincente e si conferma l'abbonamento, il costo è il solito 19,9 € / mese (è un servizio lossless, quindi in qualità CD, per questo costa di più dei concorrenti Spotify, Apple Music, Google Play Music e Deezer, che costano la metà). Nulla di nuovo tornando al trial, è lo stesso tipo di promozione adottata da tutti gli streaming.

Una anticipazione del test: la prova di ascolto co  Rumours dei Fleetwood Mac in HD.
Il player della app desktop di Tidal simula la rotazione di un CD,

La differenza: MQA

I servizi streaming in qualità CD esistono già e quindi l'analisi delle nuove funzionalità si concentra sullo streaming in alta definizione con il sistema di codifica MQA.
Escludendo questa novità ha caratteristiche molto simili agli altri servizi concorrenti: tre livelli di qualità: Normal, High e HiFi che corrispondono a 128Kbps, 320Kbps e qualità CD. Per i primi 2 l'abbonamento costa 9,99 €/mese come per tutti gli altri, per la qualità CD 19,99 come Qobuz e Deezer Elite. la qualità Normal serve solo quindi per risparmiare traffico se si ascolta in connessione 4G o 3G. In più per chi sottoscrive l'abbonamento HiFi c'è l'accesso al materiale in qualità Master, ovvero in alta definizione (24/48 o 24/96) codificato MQA. Cosa molto buona: senza sovrapprezzo, sempre 19,99, e disponibile anche in Italia.

Tutte le modalità di utilizzo e le app di Tidal

Ci sono ovviamente app per l'utilizzo da smartphone o tablet IOS o Android e, su desktop, la scelta tra la app da scaricare e installare o l'ascolto direttamente dal browser, con funzionalità analoghe ma ovviamente un po' più comode con la app dedicata.
Il catalogo (escludendo il materiale Master) è molto ampio, quasi al livello di Spotify e analoga a quello dei concorrenti francesi Qobuz e Deezer (Tidal è di origine scandinava come Spotify). Include anche le note su molti album, come Qobuz, sostituto digitale (spesso più scarno però) del libretto dei CD. Una prova completa era stata pubblicata a suo tempo su questo blog.
Per un maggior dettaglio sono visualizzabili gli screenshot, alla fine del post.

Il claim di Tidal Masters

MQA: catalogo e ascolto
Il materiale in formato MQA dovrebbe derivare teoricamente dai master originali e poi codificato nel formato proposto da Meridian e adottato da Tidal. Non si sa se sia effettivamente così o se siano partiti da una normale edizione PCM in HD. Sta di fatto che il materiale presente, e che si può visualizzare soltanto con la app desktop (non è selezionabile in quanto tale dal browser su desktop o dalle app per device mobili, perché non contengono il codec MQA per ricostruire il file audio in HD (MQA fa anche la compressione) e quindi non supportano questo formato. Ovviamente gli album in quanto tali sono disponibili ugualmente nei formati usuali.

Il catalogo al momento non è molto ampio: pochissimo di classica, ancor meno di jazz, pop e rock in maggioranza ma con scelte piuttosto a macchia di leopardo, per esempio tutto Joni Mitchell ma niente di Bob Dylan o di James Taylor, niente di Diana Krall o di Cassandra Wilson, Doors sì, ma niente degli U2 o dei REM o dei Jefferson Airplane, per restare ai tempi dei Doors, Dovrebbe essere in continua espansione secondo le loro dichiarazioni. Probabilmente le presenze sono legate agli accordi con le major.

La libreria musicale dei contenuti Masters. Solo dalla app desktop.

Le modalità di ascolto sono quindi in sintesi le seguenti:

  • il materiale in codifica MQA è ascoltabile solo con il contratto HiFi
  • il materiale in codifica MQA e' ascoltabile solo con la app per desktop (PC o MAC) non da browser
  • su desktop e non dalle app per device mobili
  • la app su desktop effettua la decodifica da MQA a formato HD, e quindi può inviare il flusso a qualsiasi DAC HD 
  • per la decodifica delle ulteriori informazioni musicali "percettive" inserite da MQA è necessario un DAC  che implementa il codec MQA (vedi post precedente).
Il test
Ho incontrato alcune difficoltà per effettuare il test di ascolto con le modalità che adotto normalmente: per prima cosa il materiale in MQA non è molto e non sono presenti i brani test che uso di solito (ad esempio Diana Krall o Miles Davis) e inoltre volevo usare lo stesso DAC. L'idea quindi era installare la app desktop sul mio music server Mac Mini e provare a confronto il player che uso comunemente (Fidelia) a confronto con Tidal MQA. Ma ho scoperto che la app desktop su Mac richiede OS.X dalla 10,9 in su e il mio Mac Mini, che ha qualche anno ma per questi scopi va ancora benissimo, si ferma alla 10.7. Così ho dovuto ripiegare sull'ascolto a confronto della app desktop sul mio notebook Windows (un HP ProBook) e Fidelia sul Mac Mini, commutando manualmente l'ascolto sul DAC HRT Music Streamer II, in altre parole scollegando e collegando alternativamente il cavetto USB. Scarsa possibilità quindi di test alla cieca e necessità di confronti a memoria (seppur a breve termine) invece che con commutazione immediata. E brani scelti tra quelli in comune tra TIDAL MQA e la mia libreria, che non erano molti. La scelta è caduta su Joni Mitchell (Blue, River e A Case Of You) e i Fleetwod Mac di Rumours (Songbird e Dreams). C'era anche Coltrane, Giant Steps ad esempio, ma la registrazione appariva molto datata e poco significative le differenze nei due ascolti.

L'ascolto di Rumours intero album con la app desktop di Tidal

L'ascolto a confronto

Era tra materiale in qualità CD, rippato su network storage con Foobar2000 e ascoltato con il player Fidelia, e gli stessi in qualità HD-MQA, con il player di Tidal su un Notebook con Windows 10. In entrambi i casi il DAC e relativo driver era il HRT Music Streamer già citato, configurando ovviamente la porta alla sua risoluzione massima,
Preciso ancora che in questo modo si poteva verificare solo il plus rappresentato dall'alta definizione, non gli ulteriori miglioramenti percettivi che consentirebbe la codifica MQA, perché queste ulteriori informazioni possono essere decodificate solo da DAC che hanno implementato appunto l'algoritmo di decodifica MQA, come quelli citati nel post precedenti. Incluso quindi il noto e apprezzato e super compatto Dragonfly. Si può al limite beneficiare di una versione più vicina al master originale nella versione Tidal, come in modo non troppo chiaro dichiara Tidal. Nulla però di specifico nelle note di questi brani.

Come in tutte le prove su questo blog non poteva mancare Diana Krall

L'aspettativa è di un miglioramento con MQA, quindi in questo caso e in ascolti non alla cieca conviene partire dal formato teoricamente inferiore e verificare se qualcosa cambia in meglio passando al formato teoricamente superiore o se non si percepisce alcuna differenza.
Blue e River sono due brani acustici per solo voce e pianoforte con qualche suono di contorno. Il piano è solo di accompagnamento e quindi non ci si aspetta grandi differenze, e così è stato. Nella voce però (uno degli "strumenti" più rivelatori, come noto) qualcosa si avverte, sono brani molto noti, tra i migliori della Mitchell, che ne da' una interpretazione notevole per mutevolezza espressiva, variazioni di volume, pause e accelerazioni.

Bene, nella versione MQA qualcosa cambiava in meglio, solo sfumature, ovviamente, ma i brevi sospiri dopo una pausa, le variazioni di dinamica, la linearità con cui venivano seguite le variazioni dinamiche sembravano superiori: un ascolto più aperto e musicale, realistico, presente, che rendeva difficile fermarsi e non sentire fino in fondo il brano-
In Case Of You l'accompagnamento è invece con chitarra acustica (suonata da James Taylor) e con uno strumento caratteristico americano, ma sempre cordofono ,suonato da Joni (si chiama Appalachian dulcimer) e qui qualcosa si sentiva in meglio come realismo nel pizzicato e in generale nella collocazione spaziale dei due strumenti acustici.

L'ascolto delle tracce di Blue scelte come test

Con i Fleetwood Mac il più significativo è stato l'ascolto dei brani pop con batteria, arrangiamenti ricchi, accurati e quasi ridondanti, come Dreams o Never Going Back Again, dove la differenza che si apprezzava, più che sui singoli strumenti, era proprio sulla dinamica e quindi, passatemi il termine poco preciso, su un quid di emozione in più che poteva passare da questi brani multi.milionari (in copie vendute dell'album). Meno da dire su Songbird, la canzone poi diventata ancor più famosa per le magistrale cover di Eva Cassidy. Perché sentendola a poca distanza dalle celebri canzoni di Joni Mitchell si scopre una chiara somiglianza di stile e di struttura stessa del brano. Solo che qui al canto c'è Christine McVie (che è anche l'autrice), che è un'ottima interprete ma non allo stesso livello di finezza interpretativa della Mitchell.

Tirando le somme il mio giudizio è che puntare a MQA, anche se non completo come in questo caso, vale la pena, un miglioramento si apprezza con la necessaria attenzione ma, come ho scritto altre volte, la cosa più importante è un'altra: la soddisfazione personale, la sensazione di aver trovato un ascolto giusto, un punto d'arrivo che ci consente di dimenticare l'impianto e di concentrarci solo e soltanto sul puro piacere della musica. Senza sentire la necessità di cercare qualcosa di più. Che comunque ci sarebbe, secondo le premesse e le promesse di Tidal e Meridian.

Un ascolto interessante sono stati anche gli album dei Jethro Tull rimasterizzati dal
noto ingegnere del suono Steven Wilson, tutti disponibili in edizione Masters

Fate il test anche voi.
Naturalmente qualcuno potrebbe avere dubbi su queste impressioni di ascolto, e restare dell'opinione che la differenza passando in HD non si sente (come è sostenuto in tanti articoli di cui ho dato conto più volte). In questo caso però, a differenza dell'ascolto di testine che costano come un'auto da città o di coppie pre + finale che costano invece come un SUV, così frequenti su Audio Review, la prova di ascolto la può fare ogni ascoltatore a costo zero (per 30 giorni) avendo solo l'attenzione di predisporre con un po' di cura il set di ascolto, e di mantenere il più possibile allo stesso livello le due sessioni a confronto.

In sintesi: passerò a Tidal?
Come ho scritto altre volte uso con soddisfazione da anni Qobuz in qualità CD. E al momento non vedo sufficienti vantaggi per convincermi a passare a Tidal: il catalogo del materiale HD-MQA è molto ridotto, ascolto molto in mobilità (in auto soprattutto) dove comunque non lo potrei ascoltare in HD ed inoltre dovrei comprare un nuovo DAC compatibile MQA, senza conoscere però l'effettivo futuro di questo standard. Si impone quindi un approccio "wait and see" anche se le previsioni sono a favore di Tidal e di conseguenza mi aspetto che entro un tempo che non so prevedere ma che potrebbe non essere lungo sarà questo il mio nuovo sistema di streaming.

Altri screenshot catturati durante il test

Il costo del servizio
La presentazione di Tidal Maters nelel FAQ

Altra interessante caratteristica di Tidal (in comune con Qobuz): supporta Chromecast

Uno dei molti dischi novità disponibili: l'ultimo dell'ensemble Touareg Tinariwen,
per gli appassionati di world music.