giovedì 23 giugno 2022

Il Backup, ovvero come mettere al sicuro la propria musica digitale

Mettere al sicuro la musica su supporto fisico, vinile o CD, significa essenzialmente riporla bene, visto che il maggior rischio è la caduta rovinosa e questo quasi solo per gli LP, perché nei CD la cosa più fragile è il famigerato jewel box (quello di plastica, che però si può ricomprare). Servono quindi armadi capienti, ben fissati al muro e con gli sportelli a prova del gatto di casa, che magari sceglie i bordi degli LP per rifarsi le unghie. Anche i furti sono improbabili, considerato lo scarso valore per il ladro, a meno che siano dischi da collezione, tipo la prima stampa di Please Please Me o una rara copia di un LP del progressive italiano. Ma i collezionisti sanno come proteggere i loro tesori.

In fondo anche Arianna aveva pensato a un backup (casualmente, Labyrinth di Ian Carr è uno dei miei album preferiti, suggerimento di ascolto)

Problemi inediti
La libreria musicale digitale pone invece problemi inediti, che meritano un'integrazione al precedente post sul sistema di archiviazione, il NAS (Network Attached Storage). Una libreria digitale deve essere maggiormente protetta considerando quanto è costata per l'acquisto (la parte acquisita in download) nonché per il tempo impiegato per crearla (il ripping di CD o LP) e, soprattutto, quanto è facile e rapido farla sparire. I rischi infatti sono:

  1. rottura del disco/i su cui è archiviata la libreria musicale
  2. cancellazione accidentale di file audio (alcuni, molti, tutti) per un errore manuale
  3. cancellazione accidentale di file audio (alcuni, molti, tutti) per rottura del NAS o malfunzionamento del software
  4. furto temporaneo delle libreria per mano di ladri informatici che usano virus di tipo ransomeware (sistema del ricatto)
Il rischio (1) si risolve semplicemente acquistando un NAS al minimo con RAID 0 (2 dischi) e intervenendo tempestivamente in caso di warning inviati dal software.

Per risolvere con la massima sicurezza il (2) e il (3) la soluzione si chiama "Backup incrementale" e consiste nella possibilità di tornare sempre indietro, a prima dell'incidente.

Per risolvere con la massima sicurezza il rischio (4), a quanto pare ormai non più tanto improbabile, la soluzione si chiama "Backup Disaster recovery", Vediamo le ultime due.

Backup incrementale della libreria musicale
E' un sistema di sicurezza fortemente consigliabile in ambienti di lavoro dove file dati sono modificati di frequente (sviluppo di software, produzione di contenuti ecc.). Il normale cestino non può bastare per recuperare "2 errori fa" e per alcuni errori manuali. Non è questo il caso di una libreria musicale, dove i file audio non vengono modificati se non in casi molto rari (es, conversioni di formato) e al peggio possono essere cancellati per errore, e in questo caso basta abilitare il cestino.
Inoltre, i file audio che contengono un album non sono originali e possono essere quasi sempre recuperati, se sono CD o vinili facendo nuovamente il ripping, se sono acquisiti da un sito di digital download scaricandoli di nuovo (tutti i siti consentono di scaricare più volte un album acquistato). Se poi sono andati persi o rubati, si possono sempre ricomprare, solo innrari casi saranno introvabili su quasiasi supporto fisico o "liquido".

Per la maggiore tranquillità si può comunque decidere di attivare anche il backup incrementale, oltre alla copia in parallelo su due dischi. Ma bisogna considerare che è piuttosto impegnativo in tutti i sensi, per i seguenti motivi:
  • le dimensioni della libreria, che viene ulteriormente raddoppiata
  • la relativa staticità della libreria, che solitamente viene creata a partire da una libreria fisica, e a seguire con un numero di integrazioni non rilevanti rispetto alle dimensioni iniziali
  • il tempo necessario per la copia completa (che va effettata la prima volta, ma anche ripetuta periodicamente per maggiore sicurezza)
  • la possibilità di recuperare eventuali file audio aggiunti (o cancellati per errore) dalla copia fisica o con un nuovo download,
Non è invece un problema il costo perché esistono eccellenti software di backup, come Uranium Backup, anche in versione free.
Un problema può essere invece la velocità di trasferimento. E' consigliabile che sia il PC sui cui gira il software di backup sia il NAS siano collegati in Ethernet al router,

Copia di Disaster recovery della libreria musicale
Se effettivamente gli incrementi non sono numericamente consistenti e frequenti, può essere sufficiente anche la copia per il disaster recovery. Si tratta di una copia completa, da effettuare su un hard disk esterno di sufficiente capacità e affidabilità e, soprattutto, da tenere sempre offline dopo la copia, al sicuro quindi dal blocco dei dati, che può essere attuato da un software pirata ransomware che riuscisse a penetrare nel PC che controlla la libreria musicale, superando le protezioni degli antivirus.
La periodicità dell'operazione dipende molto dai tempi necessari, ma certamente non deve essere frequente, per ridurre l'esposizione sul web e quindi il rischio di contagio. Tenendo conto della presenza di altri backup un buon compromesso potrebbe essere una volta al mese. In molti casi avvenuti e di cui si è saputo, si è scoperto che per DB professionali la periodicità era anche più lunga (quando un sistema di disaster recovery era previsto, e non sempre pare che sia così).

In sintesi
La libreria musicale è un capitale, in termini di impegno economico e di impegno personale per realizzarla e mantenerla, un capitale che quindi va tutelato. Riepilogando, le azioni che si suggerisce caldamente di mettere in campo sono:
  1. Archiviare la libreria su un NAS a livello di ridondanza doppio disco (obbligatorio)
  2. Conservare i supporti fisici originali (obbligatorio)
  3. Fare a cadenza almeno mensile un salvataggio completo  per "disaster recovery" su una terza unità, da mantenere poi offline dopo il completamento della copia (fortemente consigliato)
  4. Configurare e un processo di backup incrementale dell'intera libreria su una quarta unità di medesima capacità. (opzionale). 
La dimensione complessiva richiesta per gli archivi dipende ovviamente dal numero di album. Se sono tutti in formato CD, la dimensione di un album può variare da 250 a 450 GB (esempi: un album uscito su vinile come Sticky Fingers dei Rolling Stones: 278GB, oppure un disco recente e abbastanza lungo uscito su CD come Songs in A Minor di Alocia Keys; 405 GB) un disco da 1 TB può archiviare 2.800-3.000 album. Se un certo numero sono in HD o, ancor più, in DSD, il numero ovviamente cala ma almeno 1000-1500 album possono essere archiviati, con un mix realistico.

Quindi per una libreria musicale da 1TB, serve un NAS con 2 dischi da almeno 2 TB più 2 altri hard disk esterni da 1 TB ciascuno, in totale 4 TB.