domenica 23 novembre 2014

Le major iniziano a promuovere l'alta definizione (almeno la Sony)

Dopo averla spinta con grande timidezza ad inizio 2000 con il tentativo SACD, dopo averla abbandonata a favore della musica compressa seguendo una compagnia che non era una major (la Apple con iTunes, che grazie alla musica ha posto le basi per diventare la numero uno al mondo), dopo aver contrastato in ogni modo il download (e anche lo streaming) in qualità CD (figuriamoci in HD), introducendo barriere doganali nello spazio libero di Internet, sembra che le major, o almeno una, stiano iniziando un ripensamento. Dopo quasi 15 anni di osservazione del mercato (calante) forse qualche dubbio sulla strategia sinora seguita è riuscito a riaffiorare. Ma non è detto, come vedremo.

Una inaspettata e-mail nella newsletter Sony
Nella NL dedicata ai clienti è arrivato qualche giorno fa un messaggio con un oggetto inaspettato: "Sound all'avanguardia con l'audio ad alta risoluzione di Sony". Non l'ho tradotto, era proprio in italiano, come tutta la newsletter, quindi sembra che fosse rivolto anche a noi, paese notoriamente inaffidabile per le major. Il claim è molto semplice, ripete in fondo il concetto ripetuto anche diverse volte su questo blog, riconducendo il plus a qualcosa di noto e visibile: "L'alta definizione ha trasformato il modo in cui guardi la televisione. L'audio ad alta risoluzione farà lo stesso con la tua musica.". Il tutto accompagnato da una serie di immagini accattivanti.

Il nuovo marketing per l'alta definizione
La campagna del 2000 era molto più subliminale e puntava in genere a giovani uomini (non donne, l'alta fedeltà è soprattutto al maschile, per motivi che sono sempre rimasti ignoti) facoltosi e di successo, ma informali, che si beavano dell'ascolto del suono perfetto del SACD. Qui si va invece più sul concreto, anche se sempre con messaggi semplificati, non rivolti al piccolo mondo (anche abbastanza litigioso) dei cosiddetti audiofili. Vediamo tutte queste infografiche che forse diventeranno "storiche". Come si vede, molto pragmaticamente perché è lì che sta andando il mercato, c'è anche, e in evidenza, il formato DSD.

Stavolta puntano su una giovane donna.






E dove si trova questa famosa musica in alta definizione?
La Sony come noto vende dal suo sito Sony Classical solo qualità CD e solo in USA e in pochi altri paesi. Sony Unlimited è invece solo in formato compresso AAC. Nella successiva slide si passa al concreto, cioè dove è possibile comprarla (è implicito e neanche sottolineato che si trovi solo in rete). Vediamo se c'è un cambio di direzione oppure no. L'invito è "Cerca ora".
Cercando ora, però, non si trova proprio niente di Sony, che pure è anche una casa discografica. Quello che viene mostrato, sempre con una grafica di prim'ordine, è una lista di siti specializzati in download in HD:
  • HighResolutionAudio
  • Bleep
  • Cybele
  • Gimell
  • hd-klassik
  • Linn Records
  • Naim Label
  • 2L
  • 7Digital
Il primo è il più noto e anche il più affermato e seguito. E' tedesco e sapevamo che non si poteva acquistare dall'Italia. Un semplice test di acquisto mostra che ora si può (buona notizia) ma subito dopo si scopre anche che ciò non vale per tutta la produzione. Resistono, le ottocentesche barriere doganali nella testa dei discografici. Tre degli altri li conosciamo bene, anche nei loro limiti (Linn, 2L, Naim) gli altri sono minori e 7Digital sembra proprio un intruso, perché vende musica pop in formato compresso MP3 320Kbps. O almeno non sono riuscito a trovare niente neanche in qualità CD in qualche ricerca a caso, e comunque a logica dovrebbe essere evidenziato dalla home page. Nessuna evidenza anche, nonostante le premesse, e il fatto che sia una tecnologia "made in Sony", di siti che vendono anche musica in DSD.


Però c'è l'hardware
Trovare materiale HD con queste indicazioni e limitazioni non è facile, e si spera che gli interessati si rivolgano invece a Google  (o a questo post). Nessun aiuto concreto su questo versante. Sony ha invece pensato a soluzioni concrete sul versante dell'hardware, per chi trova materiale HD da ascoltare. Qui si scopre che è disponibile un network player anche dalla casa nipponica (che appare dalle specifiche un prodotto molto interessante), uno "speaker" all-in-1 (wireless e con DAC incluso) sul tipo del Mu-so della Naim, e il supporto dell'alta definizione anche per gli smartphone della Sony. Uno schiaffo (meritato) alla Apple, che continua a limitare gli iPhone e iPad alla qualità CD. Innovativi in tutto ma nella musica no.

Viene quindi il fondato sospetto che la promozione del formato HD non sia spinta dal settore media della Sony (case discografiche e editori musicali) ma dal settore hardware. In cerca di nuova clientela che si sta accorgendo che le limitazioni del suono compresso si possono sentire (e superare). Forse anche grazie a cuffie e DAC (degli smartphone o dei tablet) di qualità sempre crescente.




In sintesi
Poco di nuovo sul versante della offerta di contenuti in HD. Di nuovo c'è l'attenzione di una delle corporation più importanti nell'alta definizione anche estesa alla musica e non solo alle immagini.

Per finire
Il test sull'acquisto dall'Italia dal sito HigResAudio.
Cominciamo con la pagina di ricerca. Si può selezionare l'offerta per genere e scelgo come test il folk.


Offerta ampia e di qualità, prezzi standard. Le pagine di default sono visualizzate in tedesco, ma è possibile selezionare l'inglese e tutte le pagine sono anche disponibili anche in questa lingua. Scelgo per il test il recente album di Natalie Merchant, la brava cantante e front woman dei 10000 Maniacs. L'etichetta è Warner Music Group.


Tutto bene, si può selezionare e comprare senza problemi anche dall'Italia, come si vede dal successivo screenshot. Bisogna solo registrarsi preventivamente al sito.


Proviamo con qualcosa di più commerciale, l'ultima fatica dei Pink Floyd di nuovo insieme o quasi.



Bene, anche qui nessun problema. Chi vuole proprio comprare questo album può farlo.

Un successivo test smorza però l'entusiasmo. Pur essendo un meno commerciale album di classica (anche se con una pianista diva, la cinese Yuja Wang), pur pagando noi italiani sempre in Euro, la risposta è la solita incongrua "non te lo voglio vendere". Da precisare che è un disco DG e che quelli del sito come distributori accettano una prenotazione, quando la DG si deciderà a venderlo anche ai non americani e non tedeschi avvertiranno loro.


Ulteriore informazione sul formato, il primo album del test è 24/88.2, gli altri sono 24/96.
Infine segnalo una interessante sezione di questo sito, chiamata "Quality Guarantee", dedicata a chi nutre dubbi sui file in HD, se siano registrati effettivamente in alta definizione o ottenuti con up-sampling. Loro affermano ovviamente che tutto il materiale che vendono è HD autentico, ma è interessante che si diano da fare per provarlo con supporto di approfondite analisi di spettro.