lunedì 22 aprile 2019

Il download digitale in qualità CD è finalmente disponibile in Italia

Buone notizie per gli appassionati di alta fedeltà interessati al download in alta definizione o in qualità CD. Dopo molti anni di ostracismo e diffidenza, da alcuni mesi anche in Italia è possibile scaricare legalmente album o singoli brani da un sito di download digitale. Tutto ciò grazie a Qobuz che, oltre ad essere un servizio streaming in qualità CD, disponibile anche in Italia dall’anno scorso, e’ anche un servizio di digital download e consente l’acquisto degli stessi contenuti musicali disponibile in streaming. A differenza di Tidal e Deezer, gli altri due servizi di streaming in qualità CD disponibili da noi, che forniscono solo streaming in abbonamento.

Il download digitale e’ in forte calo di interesse (e vendite) da ormai 2-3, anni mentre sono in forte crescita lo streaming (e il vinile tra i supporti fisici) ma, soprattutto in Italia, il settore di nicchia degli audiofili preferisce invece a grande maggioranza il possesso della propria musica piuttosto che l’ascolto senza limiti in abbonamento. Quindi certamente per la maggior parte degli appassionati (e quindi anche per i visitatori di questo blog), questa e’ una buona notizia. Non dovranno più acquistare su HDtracks simulando con vari (e pericolosi) sistemi di essere su Internet USA.

Differenza tra download e offline
Una precisazione necessaria sui diversi servizi offerti, prima di passare a un sintetico test. Tutti i servizi di streaming permettono, nella versione a pagamento o premium (e quelli a qualità CD lo sono tutti) di scaricare i contenuti musicali in locale per ascoltarli anche online. Non si tratta però di download digitale perché la proprietà rimane del servizio. I contenuti sono crittografati, se l’abbonamento scade non sono più ascoltabili.

Nel download digitale diventano invece di proprietà perpetua di chi li acquista, anche se non duplicabili (se non per copia personale di sicurezza) e non rivendibili. E’ appunto questo possesso perpetuo che interessa agli audiofili, soprattutto se italiani a quanto sembra, anche se si tratta del possesso di un bene immateriale che ha lo stesso costo del bene materiale corrispondente (CD, SACD o vinile). Ultima annotazione : tutto quanto premesso non vale per Il DSD, su Qobuz non c’è e resta quindi acquistabile in Italia solo dal sito tedesco HigResaudio, ma non per tutti i titoli.

Cosa si trova nella boutique digitale di Qobuz
La risposta è semplice: tutto quello che si trova disponibile in streaming, inclusi, integralmente, gli album ascoltabili solo come extract ovvero con l'ascolto del primo minuto circa, perché non disponibili (di solito temporaneamente ) per lo streaming. E anche in alta definizione quando già disponibili in HD in streaming, con il relativo upgrade del servizio.
Vediamo in pratica cosa si può comprare, con 4 esempi:
  • rock classico, il genere più richiesto dall'audiofilo “maturo”: Jethro Tull
  • un protagonista ormai classico del folk-pop-jazz: Norah Jones
  • le regina del cantautorato alternative: Melody Gardot
  • il nuovo giovane re del country rock USA più genuino: Ryan Bingham
  • jazz classico / moderno ma anche solo recentemente disponibile sul web: Keith Jarrett
Naturalmente ho anche fatto qualche acquisto come test, l’ultimo e stato Cookin' With The Miles Davis Quintet in HD, uno dei migliori risultati del periodo “Coltrane” del grande band leader. Che non era tra quelli scaricabili in Italia da HighResaudio. Gli screenshot sono in francese perché rimasta la mia configurazione base ma in Qobuz ora è disponibile anche l'interfaccia in italiano.











Come si vede dagli esempi e’ disponibile tutta la produzione, anche gli album più recenti, e si può scegliere tra qualità CD, sempre presente, e HD. Di solito è anche possibile il download di brani singoli.

mercoledì 17 aprile 2019

Creare un DVD multicanale con LPLEX

Questo è un post di nicchia, rivolto quindi a un numero ridotto di visitatori, considerato che il multicanale vero e non simulato in Italia è raro anche tra gli appassionati di video, che sono molti, e tra quelli di alta fedeltà, che sono molti di meno, siamo a livelli ancora più bassi. Peccato perché l’esperienza del immersive sound, a cui si stanno dedicando anche etichette audiofile come 2L, è certamente da provare e consente di raggiungere un realismo non raggiungibile con l'ascolto in stereo.

Parliamo qui di un’esigenza particolare: ascoltare i file audio multicanale provenienti dal web, da siti public domain o di album di cui siamo già in possesso.
Sarebbe molto facile avendo a disposizione un DAC multicanale, ma sono molto rari e costano moltissimo. Un sistema più semplice ed economico e’ invece masterizzarli su un DVD e ascoltarli su lettore multiformato e multicanale, che potrebbe essere anche un economico lettore Blu Ray.

Programmi per creare DVD
Fino a qualche anno fa esistevano due prodotti software appositi, a pagamento ma disponibili anche in versione trial: DVD Audio Solo di Cirlinca e Discwelder Bronze di Minnetonka. Gli anni sono passati, l’interesse per l’audio su DVD e’ diminuito e i due prodotti non sono più in commercio, non solo, sono sparite e fallite anche le due società. Non sono spariti però i kit e a quanto pare neanche l’esigenza, visto che sono usati da diversi siti come inseminator di virus e spyware vari, quindi, evitateli assolutamente. E tanto non funzionano, penso non siano neanche i kit veri (più o meno come succede per DVD Shrink).

Per il terzo test è stato scelto l'apprezzato album virtuosistico di Joe Henderson
Rimane LplexQuindi l’unico strumento effettivamente disponibile per creare DVD multicanale (o multi-channel) rimane Lplex di Sourceforge (a meno di ricorrere a complessi e costosi software professionali). Ne ho scritto su un post diversi anni fa, ma solo per i DVD stereo, nel frattempo si è aggiunto il supporto anche per il multicanale.
Si può fare quasi tutto ma non tutto con una operatività non molto immediata, piuttosto primitiva, e alcune limitazioni non sempre aggirabili, esplicitate o meno:
  • File audio: solo LPCM (Lossless PCM), nella pratica solo Wav o Flac
  • Multichannel: solo 6 canali ovvero 5+1 (anche se non esplicitato)
  • Combinazioni ammesse, soltanto 16/48 oppure 24/48 (24/96 solo per lo stereo)
Ricordo che 5+1 significa FR-FL-FC-LFE-RR-RL ovvero Front Right - Front Left - Front Centre - Low Frequency Effects (Subwoofer ovvero il +1) - Rear Right - Rear Left (sempre in questo ordine).

Secondo test con Miles Davis e con uno dei suoi fondamentali album del periodo Coltrane
File audio reali da trattare
I file audio multi-channel (MC) che possiamo avere la necessità di passare su DVD per l’ascolto possono provenire da DVD standard, da DVD-Audio o da Sacd:
  • DVD standard: può essere solo 16/48 oppure 24/48 e normalmente sono 5+1: in questo caso la compatibilità con Lplex è sempre garantita
  • DVD-Audio: il protocollo di compressione lossless è MLP (Meridian Lossless Protocol) e la frequenza di campionamento (sample rate) di solito è 96KHz; i canali dovrebbero essere sempre 5+1
  • SACD: il protocollo di compressione può essere Dolby Surround o DTS, la frequenza è sempre 88KHz e i canali possono essere anche 5.0.
Downsampling
Quando è necessario ridurre il sample rate a 48KHz lo strumento non può essere più il comodo e affidabile R8Brain, che supporta solo file audio stereo. Lo strumento che si può usare in alternativa è il resampler di Foobar2000 (in conversione). Attenzione a disabilitare tutti gli altri DSP sia in conversione sia in lettura, qualora fossero stati attivati. Lasciandoli attivi il file audio ha caratteristiche non digeribili per Lplex.
In Foobar2000 si utilizza la funzione Convert selezionando in DSP Processing “Resampler” e, nella finestra di configurazione “48000” (vedi esempio, il DSP resampler è un component da aggiungere).


Conversione a 6 canali
Nel caso in cui i canali non fossero 6 (ma in numero inferiore, che siano di più è in pratica impossibile) per usare Lplex è necessario intervenire in editing sul file audio ed aggiungere 1 o più canali fittizi. Gli editor free che consentono di lavorare su file audio multi-channel sono il ben noto e molto potente Audacity di Sourceforge e il meno noto ma sempre gratuito WaveShop, realizzato da una nota sviluppatrice. Servono tutti e due e la procedura non è semplicissima, soprattutto, è un po’ lunga.

Passo 1: analizzare i file audio
Aprendo il file audio con Audacity o con WaveShop si possono visualizzare gli spettrogramma di tutti i canali registrati. Qui possono arrivare alcune sorprese, che commento prima di continuare nella guida. Per prima cosa, alcuni canali possono essere vuoti. Come nella versione multi-channel del grande successo di Herbie Hancock, uno dei capisaldi della musica fusion: Head Hunters


Come si vede nella immagine, in realtà si tratta di un multi-channel 4.0, difatti il canale centrale è vuoto, non contiene alcun suono, su tutte e 4 le tracce. Dipende dal fatto che il master originale già nello stesso 1974 di uscita era stato rimasterizzato aggiungendo i canali posteriori (riverbero e ambienza) per pubblicare l’album su vinile quadrifonico o su cartucce magnetiche Quad-8 (uno standard mai neanche arrivato in Italia e forse in Europa).

Secondo esempio, altro notissimo album, Someday My Prince Will Come di Miles Davis, qui le tracce effettive sono solo tre, tutte frontali, è aggiunta solo una traccia centrale. Non si tratta neanche in questo caso di un remix multi-channel recente, ma di un master alternativo creato già nel 1959, con Wynton Kelly (piano), sulla destra e John Coltrane e Hank Mobley (sax tenore) sulla sinistra, così come Jimmy Cobb (batteria), Paul Chambers (basso) al centro o anche distribuito sui 3 canali e ovviamente Miles al centro. Una registrazione molto interessante e un motivo per avere il multicanale.


Un altro esempio recente e registrato anche in multicanale è il ben noto album Lush Life di Joe Henderson. Qui il raffinato tenorista suona con più formazioni da 2 a 5 elementi oltre che in solo e anche l’utilizzo dei 5 canali cambia di conseguenza, in alcuni casi il centrale quasi non c’è, in altri sono prevalenti i posteriori, ma sono sempre usate tutte le tracce.

Nella prima traccia, Isfahn, sono presenti solo Henderson e il contrabbasso di Christian McBride, il suono proviene in prevalenza dal canale centrale, terzo dall'alto, e dalle riflessioni dai canali posteriori. In secondo piano i due canali destro e sinistro: i due musicisti sono abbastanza vicini, al centro della scena. 
Passo 2: creare i file audio con 6 canali partendo da un canale vuoto
Prendendo come esempio Head Hunters, per aggiungere il canale mancante, che è il “+1” ovvero il numero 4 (LFE) bisogna estrarre su un file dal file audio multi-channel originale il canale vuoto (il centrale) e poi aggiungerlo nella giusta posizione per creare una versione 5.1 del file audio MC. Per fare questa operazione occorre usare entrambi gli editor citati prima, perché nessuno dei due ha entrambe le funzioni, almeno nelle versioni attuali:
  • Audacity: consente di generare un file audio per ciascun canale
  • WaveShop: consente di inserire (o anche cancellare) canali e di generare un nuovo file MC
Passo 2.1: generare per ogni traccia un file audio con unico canale vuoto (Audacity):
  • creare una directory con una sottodirectory per ciascuna traccia (es. 01, 02, ecc.)
  • aprire la prima traccia con Audacity: si vedranno 5 sotto-finestre, una per canale
  • creare per ogni traccia 5 file (uno per canale) selezionando File > Export e, nel menu a tendina “Export multiple”
  • archiviare i 5 file sulla sottodirectory 01 e poi proseguire con le restanti tracce
Passo 2.2: Aggiungere il canale mancante 4 LFE
  • aprire su WaveShop il file originale della prima traccia
  • posizionarsi con il mouse sul quarto canale e, utilizzando il tasto destro, selezionare “insert channel”
  • selezionare un file audio con il canale vuoto nella sotto-directory creata in precedenza (nel caso di Herbie Hancok sarà la terza, nel caso di Miles Davis la quarta)
  • creare il file audio a 6 tracce con il comando File > Export e selezionando nel menù a tendina “Wave (Microsoft)”
Fatte queste operazioni preliminari si ritorna al Passo 1 convertendo il file audio appena creato in Flac con sample rate 48KHz.
Nel caso in cui i canali mancanti fossero più di uno (come in Someday My Prince Will Come) la copia del canale vuoto riguarderà più canali.

Passo 3 - creare i file audio con 6 canali senza canale vuoto
Nel caso di Lush Life ma in generale per tutte le numerose registrazioni 5.0 (ovvero senza subbwoofer), se nell’impianto il sub non c’è potremmo mettere un canale qualsiasi, tanto nessun suono potrà essere emesso. Ma in questo modo se volessimo in seguito ascoltare il DVD su un impianto 5.1 potremmo incontrare problemi. Bisogna quindi, se insistiamo nell’intento, creare noi un canale vuoto. Possiamo partire da un canale esistente già a basso livello, per esempio uno dei canali posteriori, e ridurre il volume il più possibile utilizzando le funzioni effects di audacity.
In ascolto poi occorrerà comunque annullare l’output diretto al sub.

Creazione della immagine disco (file ISO) con LPLEX
Quando abbiamo finalmente a disposizione tutte le tracce nel formato 24/48 e a 6 canali è sufficiente (come da istruzioni) spostarle con il mouse (drag & drop) sull’applicazione Lplex e partirà una finestra “prompt dei comandi” nella quale verranno visualizzate le operazioni, prima l’acquisizione e la elaborazione delle tracce (multiplexing) ed infine la creazione dell’immagine disco e anche in parallelo di una directory con la struttura standard del formato DVD (VIDEO_TS, AUDIO_TS).
L’immagine ISO e la directory sono create sulla stessa directory nel quale sono memorizzati i file audio MC di partenza.

L’ultima operazione da fare è quindi creare il DVD fisico, conviene usare a questo scopo il popolare e affidabile ImgBurn selezionando la funzione “Write Image File to Disc“