giovedì 24 agosto 2017

J River Media Center alla prova

Per ascoltare i contenuti della nostra libreria digitale archiviata su un NAS si può scegliere tra un Network Player e un PC configurato come Music server dedicato e collegato a un DAC. Sul blog esistono molti articoli e anche prove pratiche delle due modalità. La mia scelta, documentata in una serie di post, era il PC, un Mac Mini, dotato di player "audiofile" Fidelia e con media library iTunes,

L'alternativa, consigliata anche da molti, era J River MC, ma a suo tempo ho scelto due prodotti che apparivano più interessanti per un blog, perché standard e gratuito (iTunes) e meno costoso (Fidelia).
Ma è arrivato il momento di cambiare, perché Fidelia non è più aggiornato alla versione di OS-X del mio Mac Mini dedicato (che non ho nessuna intenzione di cambiare solo perché quelli di Fidelia non supportano più la versione 10.7) e soprattutto perché iTunes si è dimostrato poco adatto allo scopo. Il problema è la sua scarsa propensione a gestire una libreria collegata in rete, e la conseguente ciclica creazione di duplicati (un problema molto fastidioso, tipico di iTunes). Passiamo quindi a J River, ed ecco nel seguito la prova pratica. Per completezza aggiungo che esiste un'altra valida alternativa, Roon, un intero "ecosistema digitale", ma costa 10 volte tanto. Procediamo per gradi.


J River Media Center alla prova: la libreria
Sulla carta ha molti vantaggi (confermati) rispetto a iTunes, anche perché non è collegato ad un sistema di e-commerce musicale:
  • Supporta tutti i formati, incluso il DSD nativo (in formato ISO), non soltanto ALA
  • Importa in pochi passi e aggiorna automaticamente la libreria musicale
  • Individua automaticamente eventuali file corrotti
  • Trova automaticamente le copertine (quasi tutte) accedendo anche ai file jpg già presenti (altro limite di ITunes, che ne trova sempre poche e solo in rete e se le devi inserire tu, il processo e di una lentezza incredibile)
  • Ha una interfaccia di navigazione e ricerca molto intuitiva e veloce.
Vediamo i passi da fare per attivare la libreria su J River, dopo averlo installato. Su Mac l'ultima versione e' la 23, disponibile anche in trial senza limitazioni per 30 giorni.

Importazione
Se la libreria e' archiviata su NAS o storage server in genere in una serie di directory basta indicare nel pannello di import il percorso della directory principale e l'importazione può partire in automatico con i parametri di default. Se usate J River solo per la musica conviene settario nella versione solo audio (può gestire anche video e foto).
Nel mio caso la libreria e' strutturata in 4 directory principali per macro-generi (classica-soundtracks, pop-rock, jazz, world) e un numero variabile di sotto-directory per formato (CD ALAC, CD FLAC, HD ALAC 96, HD FLAC 96, DSD, ...) e conta al momento poco più di 10.000 brani (non ho ancora completato il ripping di tutta la libreria fisica). Il processo di import ha impiegato circa 20', su un Mac Mini non recente seppur upgradato, quindi direi che è molto veloce.
Un certo numero di brani (ca. 300) non sono stati caricati perché effettivamente erano duplicati o corrotti (quindi ha fatto anche una utile azione di pulizia).
I parametri da scegliere sono:

  • ignorare i file jpg e altri non musicali (obbligatorio)
  • analizzare ogni file (consigliabile farlo in seguito, processo molto lungo).
Dopo l'importazione ovviamente la struttura della libreria non si vede più e viene sostituita da una organizzazione più articolata per artisti, album ecc , ma rimane la possibilità di verificare il formato di ogni album.
I contenuti possono essere poi " taggati" in vari modi (anche in parte automaticamente) per organizzare la libreria e consentire ricerche per varie chiave. Tutta un'area da approfondire perché è considerata un punto di forza di J River.


Gli aggiornamenti avvengono di solito semplicemente inserendo nuove directory e nuovi file audio nella struttura file del nostro network storage. Dopo ogni modifica J River procede automaticamente agli aggiornamenti. Se si vuole velocizzare l'aggiornamento è possibile selezionare > Tools > Import e nel pannello selezionare l'opzione "Run import now".

Ricerca brani
Una volta caricata la libreria e' possibile navigarla in diversi modi, come sempre, inclusa la ricerca libera (molto veloce). Nella visualizzazione standard sulla destra si può scegliere, espandendo la voce Audio, se mostrare i contenuti per album, per artista e così via, ovviamente usando le copertine per facilitare la individuazione al volo. Nulla di nuovo, una particolarità però c'è per la visualizzazione per artista, dove vengono mostrate le copertine dei suoi album sovrapposte e cliccando sopra si passa dall'uno all'altro trovando velocemente (a meno che siano 100) quello da ascoltare.

Nella selezione per album si ha il tappeto di copertine che vediamo nella prima immagine, e la visualizzazione è di default a schermo intero. Per rimpicciolire bisogna cliccare sul pallino verde (siamo su Mac) e si passerà ad una visualizzazione dimezzata (e variabile), con lo stesso comando si potrà tornare a schermo intero. Attenzione in schermo intero ai messaggi a cui dare conferma, che possono essere nascosti. nel caso verificare sul dock con la opzione "mostra tutte le finestre".

Se abbiamo lo stesso album in più formati (per esempio in qualità CD e in HD o DSD) per poterli riprodurre su device di caratteristiche diverse, un sistema per visualizzarli separatamente è ricorrere ai tag: è sufficiente aggiungere nel tag "album" di ciascun brano un suffisso che lo identifichi (ad esempio "- HD") e J River li mostrerà separatamente.

Ascolto
In ascolto si apre un player che mostra tutti i brani con varie informazioni associate, personalizzabili (sempre in visualizzazione standard), tra cui ovviamente il formato, la risoluzione (bit depth), la frequenza di campionamento e il bitrate (di default) e i tag associati al brano.


L'ascolto di qualità
J River nasce proprio con questa particolare attenzione "audiofila" ed uno dei fondatori e' anche un noto esperto del settore, sviluppatore a suo tempo del sistema di compressione lossless APE, e l'ascolto di default e' dichiarato essere già pronto per la massima qualità, selezionando ad esempio automaticamente il DAC collegato se presente.
Il requisito principale è, come sappiamo, il bypass dei driver audio interni, ovvero la modalità di trasferimento "bit perfect" al DAC. Questo avviene di default se il sistema operativo e' l"OS-X dei MAC mentre in Windows occorre scegliere se usare i driver Wasapi o ASIO nulla di particolarmente diverso da quello che occorre fare per Foobar 2000 a cui rimando per approfondimenti.
Per incrementare ulteriormente le prestazioni in direzione audiofila le possibilità di base sono:

  • passare alla modalità di ascolto in memoria (da quella standard da disco con memoria cache); non lo consigliano dichiarando che il trasferimento da disco è già ottimizzato con un prebuffering di 6", e in più per file HD (soprattutto se a 192) il tempo di avvio può allungarsi di parecchio, ma chi vuol essere sicuro di avere il massimo può applicarlo per singoli album o di default
  • selezionare la modalità in upsampling per i file audio in formato CD (consigliato, a 96KHz);
  • selezionare l'applicazione del dithering in ascolto, di default come in Fidelia (consigliato mantenerla, è di default).

Poi si può intervenire con molte funzioni DSP, anche in estensione con plug-in di varia provenienza, anche eventualmente con potenti funzioni di correzione ambientale.


Il supporto per il formato DSD
Ovviamente un prodotto aggiornato e recente non può prescindere dal formato DSD e J River è in grado di gestire e suonare contenuti in DSD sin dalle prime versioni. Di default è attiva la modalità DoP (DSD on PCM) che consente di inviare i file audio in formato DSD anche a DAC che gestiscono solo il PCM. Se il DAC invece è più recente e può gestire anche il DSD nativo è necessario configurare il lettore per passare a questa modalità. Il risultato si può controllare sul DAC che ha sempre un LED per segnalare che sta ricevendo dati in formato DSD.
Non è un'operazione immediata (e univoca) perché su J River è necessario agire su più parametri. Riporto quindi per comodità le sequenze di comandi per la versione testata dell'applicazione (MC 27) e l'ambiente MAC:
  • Player > Volume > Internal volume
  • Player > Volume > Enable volume under bitstreaming
  • Player > Playback Options > Device > (Il modello di DAC, che sarà visualizzato se scelto dalle preferenze di sistema)
  • Player > Playback Options > Audio> Biststreaming > DSD
  • Player > DSP Studio > Output encoding > None
Con queste configurazioni viene disattivato il volume digitale sul MAC (o sulla app per tablet / smartphone J Remote); bisogna utilizzare il volume dell'amplificatore.
Se si vuole mantenere il controllo del volume sul player occorre tornare alla modalità DoP.

Prova di ascolto
L'ascolto dei brani sia in HD sia in formato CD è molto soddisfacente e a memoria non si notano differenze con Fidelia o altri player bit perfect.
Un player audiofilo "bit perfect" dovrebbe essere coerente con questa sua caratteristica e quindi fornire al DAC esattamente la sequenza di bit del file musicale, con la giusta temporizzazione, quindi la differenza nel suono dovrebbe farla il DAC. Confrontare due player, con lo stesso DAC dovrebbe quindi dare la stessa resa sonora. La  differenza può farla la opzione di lavorare solo in memoria (default per Fidelia) o anche su disco con pre-buffering (default per J River, che ritiene il suo algoritmo di caching sufficiente).

Per avere la conferma occorre una prova a confronto. Non molto semplice proprio perché questi player chiedono l'uso esclusivo del DAC e quindi passare da uno all'altro richiede ogni volta una riconfigurazione, e inoltre il volume base (al 100%) non è allo stesso livello, come invece speravo io.
In sostanza i confronti non si possono fare a commutazione immediata, ma a memoria, quindi è più difficile una valutazione oggettiva ed è impossibile un test in  "cieco".
Nel mio caso ho fatto comunque il confronto (con Audirvana) e, pur con questi limiti, trovare le differenze era veramente difficile. Forse solo un poco più di "aria" intorno alla voce di Diana Krall con J River in alcuni brani di test (A Case Of You dal vivo e All Or Nothing At All).


Istruzioni e documentazione in formato Wiki
Un altro non indifferente punto di forza e' il manuale d'uso, molto completo è strutturato come iper testo secondo il familiare formato di Wikipedia.

Altre caratteristiche
Sono ancora da provare e pianificate per prossimi post le possibilità della potente sezione DSP e l'utilizzo con la gestione da remoto con la popolare app Gizmo o con la app proprietaria J Remote.

Il costo e la versione per Windows
Il prodotto costa 50 € (49,99 nel solito sistema di prezzo stile USA) per solo Mac o Windows, e 70 per tutte le piattaforme. La app da remoto di J Remote 10 €, Gizmo invece è gratuita ma solo per Android. Considerando l'ampiezza e la qualità delle funzioni è un prezzo senza dubbio conveniente.
La versione multi-standard per chi ha un Mac non è consigliabile, perché su Windows è disponibile gratuitamente un media center di prestazioni analoghe, ma gratuito, ovviamente Foobar2000.

11 commenti:

  1. Ciao,
    complimenti ancora per gli articoli molto interessanti che seguo sempre con piacere.
    Ho un MacBook Pro con due librerie distinte: una di iTunes ed un'altra composta principalmente da file flac.
    J River è in grado di importarle entrambe e di sincronizzare eventuali iPod (ovviamente senza flac)? Sarebbe un bel vantaggio...:)
    Grazie mille
    Simone Bianco

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    1. Ti ringrazio anzitutto per i complimenti. Riguardo al tuo quesito provo a risponderti in base a quanto dichiarato dalla documentazione del prodotto, ma ti consiglio di installare una versione trial, che ha una durata di ben 30 giorni, e di provare tu stesso. Il prodotto si configura quasi per intero in automatico ed è anche molto veloce.
      Venendo alla risposta, con J River puoi importare e poi gestire anche due o più librerie separate, è sufficiente impostare la directory principale in cui i file audio sono archiviati, e dare il comndo di importazione, alla organizzazione interna (per artisti, album ecc.) ci pensa automaticamente il sw indipendentemente dalla struttura delle directories. L'unica limitazione è che le due librerie sono in questo modo alternative, nel senso che ne puoi caricare (e gestire) solo una alla volta. Può quindi essere preferibile spostare i file audio in una sola directory. Dovresti soltanto individuare la directory iTunes Media dentro l'archivio iTunes (percorso Vai > Inizio > Musica > iTunes) e copiarla o spostarla nell'altra. Chiaramente, se la sposti smetteresti a questo punto di usare iTunes come Library mentre se la copi potresti ancora usarla.
      Riguardo alla sincronizzazione di player esterni come iPod non mi risulta che sia una funzione inserita in J River, quindi dovresti continuare ad usare iTunes e provvedere tu agli aggiornamenti importando in iTunes i nuovi file audio che acquisisci in Flac (dopo averli convertiti in un formato compatibile con iTunes) o viceversa.

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    2. Anonimo20/10/17

      JRiver media center :- quesito legge i Sacd e i DVD-Audio? Sto provando il trial ...ma non mi legge ne sacd ne dvd-audio...e questo mi frena per il suo acquisto...cosa mi consiglia al riguardo...grazie

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    3. Se intendi la lettura di dischi fisici inseriti sul lettore / masterizzatore del tuo PC, J River dichiara di operare in playback for memory, quindi supporta i SACD o i DVD Audio una volta convertiti su file, non direttamente da disco. D'altra parte potrebbe farlo soltanto se il lettore / masterizzatore del tuo PC fosse in grado di leggere questi formati, perché la prima lettura e decodifica (da MLP ad esempio nel caso dei DVD-Audio) viene fatta per l'appunto in hardware. Non so neanche se ce ne siano, penso di no anche per motivi di protezione rispetto al ripping dei SACD (che peraltro si fa in altri modi). In sintesi: SACD e DVD-Audio si possono suonare solo con un lettore multiformato (di solito basta un normale lettore Blu-Ray, supporta normalmente tutti i formati). I DVD Audio si possono convertire (ripping) facilmente con un prodotto a pagamento (DVD Audio Extractor) anche per i SACD è possibile ma è più complicato. Si può solo comprarli in download se sono disponibili in Italia (non sempre anzi spesso no). Una volta acquisiti su file sono ascolabli su J Ruver. Spero sia tutto chiaro.

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  2. Grazie innanzitutto per la chiarezza con cui hai raccontato i punti fondamentali per la messa in marcia di un sistema così completo come Jriver,
    Ho un quesito dove non riesco a trovare una risposta chiara in italiano ( possibilmente )
    Devo trasbordare Jriver da Windows a MAC , esiste il modo di farlo senza essere per forza profondi conoscitori del mondo informatico?
    Grazie

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    1. Grazie dell'apprezzamento, ci provo a rispondere in modo chiaro. Non esiste una procedura di migrazione in J River o, almeno non è illustrata nella guida, e non ho avuto modo di sperimentare questo passaggio, ma non è diverso dallo spostamento della libreria musicale da un disco a un altro. J River costruisce il suo DB a partire dalla libreria e memorizza i puntatori a tutti gli elementi (file di vatio tipo, directory ecc.). Nel manuale sono indicate le modalità per aggiornare i puntatori in caso di spostamento, ma per ambienti omogenei. Mac e Windows invece hanno file system diversi e penso sia meglio (o probabilmente obbligato) seguire un'altra strada. Ovvero ricostruire la libreria da capo. Non è un'operazione molto lunga almeno per una libreria di 1000 album o qualcosa di più.
      Il limite di questo sistema è che la ricostruzione sarà ovviamente automatica e le eventuali operazioni fatte a mano in seguito (tipo inserire copertine di album non trovate automaticamente o modifica dei tags) dovranno essere fatte di nuovo. Ma potrà essere l'occasione di riconsiderare alcune scelte fatte nella organizzazinone della libreria di base. Non è comunque una operazione molto lunga e complessa (dipende ovviamente dalla diemnsione della libreria) nè che richiede grandi competenze informatiche. Solo saper come gestire file e directory (le basi) e avere un po' di pazienza e di tempo.

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  3. Ciao,sto provando jriver,ma dopo le dovute regolazioni,cambiando formato crea un segnale di disturbo,come posso ovviare questo problema? PC/jriver/dac interno al preamplificatore rotel rc1572. Mi sta facendo impazzire

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    1. Dovresti fornire qualche info in più: quale formato hai cambiato prima e dopo, se prima suonava regolarmente, come hai configurato il driver per l'output USB sul Rotel ecc.
      In ogni caso la ricerca del problema si fa sempre per separazione: 1) stesso file audio con un altro player (es. Foobar2000 o anche il player standard di Windows o Mac) 2) Jriver ma con un altro DAC se lo hai.
      Comunque J River con un ampli come il tuo funziona sicuramente, è solo un problema di configurazione.

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  4. Ciao, vorrei configurare Jriver per il multicanale, avendo molti file in 5.0 o 5.1 sia PCM che DSD nativi , è possibile? ho cercato nelle "impostazioni dsp" ma con scarsi risultati. Ho un PC/server "dedicato" per l'ascolto della musica, con windows 10, utilizzo l'uscita usb con driver ASIO verso Oppo 105 che fa da "dac" sia stereo che multicanale.

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  5. Sì, il multicanale è supportato. Devi solo andare a:
    Player > Playback Options > Settings > DSP & Output Formats > Channels
    Tra le varie opzioni c'è, ltre 2 canali stereo, 4 canali, 5+1, 7+1 e altre combinazioni, più la regolazione del sub.
    Non ho provato però queste funzionalità e non so se ci sono altre complessità operative.
    Tutta la parte multichannel di J River è inoltre poco documentata sulla documentazione che, come penso sai, si trova in formato wiki (basta scrivere su google 'wiki jriver').

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  6. JRiver Media Center I am very impressed with your post because this post is very beneficial for me.

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