mercoledì 28 ottobre 2009

Ascoltiamo la musica in Flac

Quasi tutto il materiale in alta definizione o in qualità CD disponibile in rete è in questo formato, free lossless audio codec, uno standard piuttosto, recente, free, lossless (senza perdita di informazione) e in grado di supportare anche campionamento a 24 bit e frequenza fino a 192KHz, in altre parole, lo stesso livello di qualità dei master realizzati in studio di registrazione.
L'unico svantaggio che ha il formato FLAC è che non è supportato da tutti i software presenti sui PC per la lettura, dai masterizzatori per il trasferimento su disco, dai lettori DVD multiformato da casa.
Facciamo il punto della situazione ad oggi, ben consci che è in continuo movimento e che quindi questo post è destinato inevitabilmente a diventare obsoleto in breve tempo.

Lettori PC
Pochi problemi. Il popolare lettore Winamp supporta Flac, un altro lettore di ultima generazione che lo supporta è MediaMonkey, un altro prodotto con ottima reputazione, sempre gratuito, è Foobar2000. Da ricordare sempre che per un ascolto in vera alta definizione su PC è necessario che la scheda audio sia a 24 bit (cosa niente affatto scontata) e che la frequenza massima supportata sia superiore ai 44,1KHz, ed impostare correttamente questi valori, altrimenti si ascolterà a qualità CD (comunque superiore a MP3, ammesso che la qualità della scheda consenta di apprezzare la differenza). Ad esempio il mio notebook attuale, un HP piuttosto recente, gestisce l'audio a 24 bit ma solo sino a 48KHz. Da valutare attentamente anche la qualità e il rumore di fondo della scheda audio, specie nei notebook. Per ridurre al minimo questi fenomeni, sui sistemi operativi sino al XP è necessario disabilitare il "mixer" di Windows (vedere nei numerosi forum come agire), mentre con Vista o Windows 7 non è necessario, ma bisogna ricordarsi di eliminare, nella configurazione audio di default del pannello di controllo, i cosiddetti "miglioramenti audio".

Masterizzatori

Per il trasferimento in DVD Audio  o DVD universale rimando al precedente post. Ma se vogliamo semplicemente trasferire in formato CD  per ascoltare la musica in auto o in un formato compatibile per ascoltarla su iPod?
Il più diffuso masterizzatore, Nero della Ahead supporto il formato Flac dalla versione 6, richiedendo però la installazione di appositi plug-in reperibili in rete gratuitamente, almeno sino alla versione 7. Il principale concorrente di Nero, Easy CD Creator della Roxio, è in grado anch'esso di effettuare al volo la conversione da Flac al formato Wave (quello dei CD). Alcuni lettori (in realtà sono molto di più, veri e propri media player) come ad esempio Foobar2000 includono anche la funzione di masterizzazione.
Naturalmente si otterrà un CD standard, non un disco ad alta definizione.

Una strada alternativa è la conversione preventiva da Flac a Wave (o .Wav). Questa è anche la strada che consente il caricamento su iTunes e quindi su iPod.

I già citati Media Monkey e Foobar2000 possono svolgere anche questo compito.
In tutti i casi con pochi passi, familiari a chiunque armeggi con file audio su PC, si ottiene il risultato. Senza dover combattere, vantaggio non da poco, con lacci e lacciuoli imposti dai vari sistemi DRM. Ricordo a questo proposito che anni fa ho acquistato come test un brano dal sistema e-commerce di Alice (ora sparito) e non sono letteralmente riuscito ad ascoltarlo, se non dopo numerosi tentativi e aggiornamenti dei vari lettori, che avrebbero scoraggiato qualsiasi utilizzatore poco o mediamente esperto (o paziente).

Lettori DVD
Già ho detto che al momento nessun lettore di prezzo terreno supporta direttamente il Flac. E' iniziata però finalmente la distribuzione (in USA) del nuovo lettore Blu-ray e DVD di Oppo, il modello BDP-83 che supporta (a quanto mi hanno scritto dalla stessa Oppo) anche il formato Flac, in aggiunta agli altri standard di compressione. Costa in USA ca. 500 $ (i soliti 499) e quindi dovrebbe costare da noi (temo) intorno ai 500 € (ma comprarlo in USA non conviene per i ben noti problemi di diversa frequenza di rete). In ogni caso un prezzo più che ragionevole, se rapportato alle prestazioni e funzionalità eccezionali.


Si tratta del modo più comodo per ascoltare la musica "liquida" in formato Flac. Basta copiarla su una pen-drive e collegarla alla porta USB del lettore (tutti i migliori modelli di ultima generazione ce l'hanno).
Per ora bisogna passare per la conversione che ho già illustrato.



(L'immagine si riferisce ad un'altra cantante della "scuderia" Chesky, la nota etichetta audiophile: Rebecca Pidgeon, i cui dischi sono disponibili per il download digitale in alta definizione)

sabato 10 ottobre 2009

Dalla rete Internet all'impianto Hi-Fi

Riepilogando, abbiamo visto che qualche effetto positivo l'alta definizione ce l'ha, che i dischi HD (SACD o DVD-Audio) sono in via di estinzione per i noti motivi, che in rete si comincia a trovare musica in alta definizione (digitale e di qualità superiore al CD), che non è tanto facile ascoltarla in alta definizione sul PC sul quale l'abbiamo scaricata.

La nuova domanda alla quale cerchiamo di rispondere quindi è: come si porta la musica in HD dalla rete all'impianto Hi-Fi?

Escludendo i fortunati possessori dei pochissimi (due, al momento) lettori multistandard in grado di leggere direttamente file in formato FLAC, l'unica strada percorribile è il trasferimento su un DVD e l'utilizzo come sorgente di un lettore DVD di adeguata qualità.

Vediamo in breve come sono andati i test che abbiamo fatto.

I siti
La musica è stata scaricata dai due siti che presentano al momento un catalogo più completo: HDTracks e Linn Records. Su questi e su altre fonti di musica digitale HD abbiamo già pubblicato un post.

HDtracks
Il primo sito è una iniziativa della nota etichetta discografica Chesky Records, ma presenta molte altre etichette interessanti, tra cui la ECM. La maggior parte del materiale è in qualità CD ma è disponibile molta buona musica in formato SACD (riconvertita in PCM 88,2/24) e DVD-Audio PCM 96/24. La conversione in 88,2/24 è necessaria per poter ascoltare la musica anche sui PC, dove il formato SACD DSD solitamente non è supportato (tranne i recenti Sony Vaio). Non è al momento disponibile musica in formato 192/24.

Il sito teoricamente è accessibile solo per cittadini USA ma, come ci ha fatto notare un gentile visitatore, non viene effettuato il controllo se si passa subito al checkout con PayPal (non si sa le è una svista o la cosa è voluta) e quindi si possono acquistare tranquillamente brani o album interi.

I prezzi sono differenziati per qualità CD e alta definizione, in questo secondo caso arrivano a 18 $ circa (il solito 17,98 secondo le abitudini USA) per un intero album e 2,5 a brano. Sfruttando il cambio favorevole (forse è per questo che è disponibile solo per gli USA, i discografici di solito vogliono allineare i prezzi) la spesa si riduce a 12-13 € per album che è sempre un po' alta per musica "liquida", ma accettabile.

Comunque con l'album intero (per il download ci vuole un po': può essere ben oltre il GB) arriva anche la copertina e il booklet completo. Per ricrearlo completo (pieghevole eccetera) servirebbe però un centro stampa o una attrezzatura casalinga discreta (tipo stampante laser a colori). Se è questo l'obiettivo conviene controllare quanto costerebbe acquistare l'album su supporto fisico, se è disponibile.

Linn Records invece è in Europa (UK) ed è accessibile dall'Italia in modo regolare. Anche i prezzi sono regolari e quindi piuttosto alti. Si arriva a 23 € per un album completo in alta definizione e a 3, 5 o anche 11 € per brano (dipende dalla lunghezza). Anche qui viene spedito il booklet e tutto il resto, completo addirittura di matrice colore per la tipografia.

Sono disponibili anche album alla massima risoluzione possibile al momento (loro la chiamano Studio Master), vale a dire 192KHz e 24 bit e, come già scrivevo in precedenza, il catalogo è più ridotto e specializzato rispetto ad HDtracks.

Il trasferimento su DVD
Diciamo subito che si può puntare sia al formato DVD-Audio competo sia a creare un DVD solo audio. La qualità non cambia e dipende solo dalla traccia audio del DVD. nel secondo caso il dischetto sarà leggibile da qualsiasi lettore DVD e non solo da quelli di ultima generazione, ma occorre fare attenzione alle specifiche. In molti casi i convertitori arrivano solo a supportare la frequenza a 48KHz e quindi non si può sentire in pieno il vantaggio della musica in definizione 96/24 (e meno che mai 192/24).

Di programmi ne esistono diversi, ma dai test che abbiamo fatto o dalle recensioni in Internet quelli effettivamente usabili al momento sono tre:
  • free (licenza GNU): un programma veramente minimalista chiamato Lplex. Fa una sola cosa, crea un disco DVD solo audio (schermo nero) partendo da musica in formato FLAC 48/24 o 96/24. In uscita genera solo dischi in formato 96/24 sotto forma di file immagine (ISO) che poi bisogna masterizzare. Attenzione: è talmente minimale che per l'ordine dei brani utilizza un solo criterio: l'ordine alfabetico per nome. Quindi occorre premettere 01, 02, 03 ... Comunque è semplice ma funziona.

  • a pagamento (45 $): DVD Audio Solo di Cirlinca. E' un software di authoring completo ma di facile uso. Si può creare un DVD Audio con anche il supporto delle immagini oppure in alternativa un DVD universale e fare anche altre cose, per esempio leggere DVD Audio acquistati o registrare audio e trasferirlo su DVD Audio (o DVD). Supporta in ingresso anche i formati che Lplex non accetta (88,2 dei SACD o 192) ma in uscita arriva solo sino al 96/24 anche se questa limitazione non è evidenziata né nel manuale né sul sito. E' possibile scaricare la versione trial di durata 30 giorni e 5 album completi (ma senza limitazione di numero per dischi di prova sotto ai 700 MB). Il programma può masterizzare direttamente il DVD o creare un file ISO.

  • a pagamento (69 €): DiscWelder Bronze di Minnetonka, per ambiente Mac e ora anche Windows. E' il modello base di una vasta gamma di prodotti audio professionali ed è ovviamente molto completo (non l'ho provato) supportando in uscita anche il 192/24 e includendo funzioni quali la conversione da DSD (il formato dei SACD) a PCM. Non è disponibile una versione trial. Bisogna comprarlo a scatola chiusa, ma è un software ben noto nell'ambiente professionale Mac.
Il risultato è buono in entrambi i primi due casi (e sicuramente anche nel terzo): con pochi passi e senza impazzire per leggere le istruzioni o i siti (non se qualcuno in ascolto ha mai provato a creare un film in DVD) si ottiene un album che il lettore DVD legge senza problemi e si può immergersi nella musica.

Gli album del test
I dischi sui quali ho fatto il test sono ancora di jazz cantato (Christy Baron in questo caso, Take This Journey è il suo ultimo disco, 96/24), moderno jazz mainstream (Alyn Cosker, un batterista che incide per la Linn Records e che non conoscevo, sempre 96/24), classica da camera (concerti per oboe e archi di Mozart, 88,2/24 di provenienza SACD PentaTone) e classica per orchestra (il terzo concerto di Beethoven nella esecuzione della Scottish Chamber Orchestra, questo era 192/24, il pianista è un giovane pianista portoghese, Artur Pizarro, i grandi nomi non sono frequenti nelle etichette audiophile).

In tutti i casi il risultato è più che buono, eccellente per la resa del piano di Pizarro, anche se non ho potuto effettuare confronti con le stesse incisioni in qualità CD, ma occorre notare che sono state tutte evidentemente registrate già in alta definizione, quindi è necessario un "downgrade" per inciderle su CD, operazione che non può che abbassare la qualità.

E se li comprassimo già pronti?
In Internet i dischi si possono anche comprare e farseli spedire. Bisogna pagare qualcosa per la spedizione, avere un "fermo posta" sicuro (tipo le case con portiere, un genere in via di estinzione) e un po' di pazienza (un po' di più dagli USA). Esiste per i titoli disponibili su Linn Records o HDtracks questa alternativa?

Per Linn Records no, la etichetta inglese pubblica solo su CD e vinile, e quindi l'unica possibilità di acquisire le incisioni in qualità "studio master" e il download, il che dovrebbe giustificare l'alto prezzo (i CD corrispondenti costano 18-20 € sul catalogo online, a cui però dovrà essere aggiunto il costo di spedizione).

Chesky Records e le altre etichette presenti su HDtracks hanno anche, ma non sempre, le corrispondenti incisioni disponibili su supporto fisico. Ad esempio il disco di Christy Baron che abbiamo selezionato è disponibile solo su CD, mentre il precedente Steppin' era stato pubblicato anche su SACD (ma in multicanale, non è chiaro se ci fosse anche una traccia stereo, penso di no, comunque è un SACD ibrido). Altri album, ad esempio di Ana Caram o Rebecca Pidgeon (altre interpreti ben note nel circuito "audiophile" e di spicco per questa label) sono disponibili sia in CD sia in SACD (e ovviamente anche in download, in formato 96/24). Il costo? E' di poco superiore, circa 20 $ (il solito 19,98) contro i 18 del download, ai quali bisogna aggiungere però il costo di spedizione. Da notare che Chesky ha pubblicato quasi solo in formato SACD, poco o nulla su DVD-Audio.

Quindi riassumendo, come titoli in alta definizione la scelta è più ampia nella soluzione download, e la differenza non potrà che allargarsi nel tempo. Se però vi interessa proprio quel disco ed è disponibile già su supporto fisico, il mio consiglio è di acquistarlo già pronto.

In sintesi ...
... cosa vogliamo fare con questa musica ora disponibile in alta definizione? Acquistare solo questa perché è in alta definizione? O acquistarla solo se ha una qualità artistica superiore a quella disponibile su CD? Nel secondo caso (che sarebbe il più corretto) ne acquisteremo ben poca, sino a che le majors non decideranno di puntare all'alta qualità (se mai lo faranno).
E ancora, per noi è importante avere un disco fisico con una bella copertina e un bel libretto stampato su buona carta, o ci interessa solo quello che sentiamo?
Nel primo caso è consigliabile ricorrere alla musica liquida solo quando proprio il supporto fisico non è disponibile, per quanti sforzi si facciano, il dischetto e il suo contenitore rimarranno sempre "artigianali".

Nel secondo caso il percorso che abbiamo individuato, con la utility free Lplex, o con il più versatile prodotto DVD Audio Solo per un uso più frequente o che include anche formati diversi dal 96/24, che peraltro è il più diffuso.

domenica 4 ottobre 2009

DVD-Audio versus CD

Una prova sugli effettivi vantaggi dell'alta definizione a questo punto si impone. Nelle riviste specializzate di solito usano un SACD ibrido, confrontando lo strato CD con quello in formato DSD del Super Audio CD su un lettore appunto SACD. Non mancano quelli che pensano che le differenze siano enfatizzate ad arte (la traccia CD non è allo stato dell'arte, la sezione di conversione PCM del lettore non è al livello di quella SACD), non credo che sia così ma, anche per maggiore praticità, abbiamo organizzato una semplice prova (che non pretende certamente di essere esaustiva) partendo da due edizioni dello stesso disco. E dal formato DVD-Audio, che mi sta più simpatico.


Love Scenes di Diana Krall, un disco eccellente della cantante canadese accompagnata solo dal contrabbasso acustico del virtuoso Christian McBride e dalla chitarra semi-acustica di Russel Malone, oltre ovviamente al piano della stessa Krall, pubblicato in entrambi i formati, può essere un buon test.
Cominciamo a confrontare le confezioni e il contenuto, solo a livello di curiosità, ormai, essendo il formato DVD-Audio sulla via dell'abbandono senza essere mai arrivato al grande pubblico (e neanche a quello medio).


Il CD in questo caso era al suo meglio, in formato digipack (cartonato) e con ricco libretto interno con foto, testi e commenti vari.


Il DVD-Audio è invece in una specie di jewel-box di dimensioni intermedie tra quelle dei DVD per film e quello dei CD, più elegante (angoli arrotondati, come i jewel-box ultima generazione usati spesso in edizioni UK) e con lo stesso libretto interno leggermente più grande. Una confezione comunque piuttosto attraente, che da' una sensazione di valore all'oggetto, superiore comunque a quelle dei SACD, che di solito sono del tutto simili a quelle dei CD, in spregio a qualsiasi regola di base del marketing.
Il DVD-Audio contiene le canzoni in due formati, stereo e multicanale, assieme ad alcuni contenuti video (intervista alla cantante e pianista) visibili su un monitor TV collegato al lettore, dove è visualizzato anche il menu stile DVD. Per ascoltare la musica comunque lo schermo TV non è strettamente indispensabile e bastano il telecomando o i comandi frontali del lettore.

Il contenuto in formato stereo è digitalizzato a 24/bit - 96KHz, quindi non al massimo teorico del DVD-Audio (192 KHz). Il disco era stato registrato nel 2003 a quanto si capisce direttamente in digitale, con apparecchiatura a 20bit e frequenza non dichiarata (presumibilmente 48KHz, ma forse già a 96KHz) e poi portata a 96/24 con un remastering. L'alta definizione non è quindi al suo massimo teorico ma è già sufficiente per consentire un vantaggio apprezzabile sul 44,1/16 del CD.

La prova è stata effettuata con due lettori diversi, come si anticipava. Per il CD un lettore di fascia alta e di ultima generazione, un Audio Analogue Paganini 24/192, che quindi riporta preventivamente il campionamento CD al livello superiore del suo convertitore (DAC) interno (come altri lettori CD recenti). Per il DVD-Audio è stato invece usato un lettore multiformato ben noto e apprezzato, l'Oppo DV980H, di livello teoricamente inferiore, ma noto per la sezione di conversione che assicura un eccellente rapporto qualità/prezzo.

L'amplificatore era un Fase Evoluzione Audio e i diffusori due classiche Kef 103/4 da pavimento. Da aggiungere che il Paganini era collegato con un cavo di alta qualità in argento (cioè, non proprio di argento pieno, ovviamente) mentre l'Oppo con un cavo di buona qualità ma di tipo standard e, ovviamente, sono state usate le tracce stereo del DVD-A.

Allora, la differenza si sente?
Come sempre in questi casi non si avvertono stravolgimenti clamorosi (ci mancherebbe altro) ma, sì, la differenza c'è. Sul contrabbasso e la chitarra acustica il confronto non mostra differenze che catturano l'attenzione, e ancor meno il pianoforte; la prima cosa che si nota, dopo aver attentamente calibrato i livelli (cosa possibile perché l'Oppo include il controllo di volume) è la ricostruzione della scena sonora.
Sul DVD è più precisa e la voce della Krall sembra provenire da una posizione più alta, più naturale.

Non so come sia stata effettuata la registrazione originale e a che altezza abbia collocato la voce l'ingegnere del suono Al Schmitt, ma è presumibile che, essendo lei anche impegnata al pianoforte, fosse in una posizione seduta ma leggermente rialzata. Ed era lì che sembrava essere, rispetto alla posizione di ascolto (anch'essa da seduto, ovviamente). Anche il contrabbasso sembrava più stabilmente posizionato su un lato del pianoforte. Non che sul CD la scena sonora non ci fosse, sia chiaro, ma usciva fuori più netta sul formato ad alta definizione, prestando attenzione e dando tempo al tempo. Come per altro ci si aspetta.

La differenza più avvertibile è però sulla voce, più fluida, più naturale, in una parola più piacevole. Ho subito fatto attenzione alle "esse" per vedere se con l'alta definizione il classico accenno al sibilo ci fosse ancora e, sì, c'è ancora. Bisogna vedere se però c'era anche nel master originale o ... nella realtà. Infatti non poche persone, magari perché di origine emiliana (come me) lo producono naturalmente ...
In ogni caso anche su questo difficile fonema una differenza si avverte, anche in questo caso passa via meno avvertibile, per usare la terminologia tipica dei recensori delle riviste di alta fedeltà, "più naturale, più musicale".

Il test decisivo l'ho però fatto effettuare da una persona non coinvolta in diatribe sui formati e sulla tecnologia, non influenzabile da aspettative particolari, ma con un orecchio musicale superiore, vale a dire da una donna, nello specifico mia moglie. Che ha sentenziato dopo meno di un minuto di ascolto che la sua preferenza andava nettamente al DVD-Audio, proprio perché la voce era più naturale, addirittura meno aspra. Ovviamente era un test alla cieca ma, in ogni caso la cosa non avrebbe avuto influenza.


Sarà un test significativo? Con un lettore CD di ancora maggiore qualità si poteva diminuire la differenza? Non saprei, ma certo è sul lato DVD-Audio che si può teoricamente salire molto di più di qualità, soprattutto sulla parte analogica, che nell'Oppo è realizzata con componenti standard. Oltre che sul lato software con registrazioni ancora più recenti e già native a 24 bit e 192 KHz.

Quindi mi sento di concludere che ha ragione chi, come il DT di Audio Review Montanucci, esprime il suo rimpianto per l'occasione persa con questi formati ad alta definizione, dissennatamente gettata al vento dalla assurda rivalità dei costruttori di hardware e dalle paure della industria discografica, ossessionata dalle copie su PC, e che già vedeva milioni di DVD-Audio inesorabilmente copiati sui PC e distribuiti in rete con eMule e BitTorrent.

Ma se è una occasione persa per la industria discografica e per quella dell'hardware, non lo è per gli appassionati che, grazie alla rete, possono comunque acquisire contenuti in alta definizione dalle varie fonti che abbiamo già commentate e sulle quali torneremo.
Resta da dire qualcosa sul DVD-Audio e sul Super Audio CD in ambiente PC, ma lascio questo argomento ad un prossimo post. Assieme, ma qui è necessario un poco più di tempo, all'approfondimento su come si porta la musica digitale HD da Internet al nostro impiano Hi-Fi.

Nelle foto seguenti il digi-pack del CD aperto e come si presenta il DVD-Audio aperto e chiuso.