lunedì 27 aprile 2020

Come sapere se un album è mono o stereo

Una domanda che negli anni 70 nessuno si poneva, perché tutti i nuovi album, gli LP, dalla seconda metà del decennio precedente erano pubblicati in stereo. E a maggior ragione nessuno si poneva nell'era del CD. Le registrazioni in mono sembravano di un'epoca lontana, un po' come i 78 giri in acetato (shellac).

Nel frattempo però la progressiva estensione della musica da ascoltare, non solo geografica, ma anche all'indietro nel tempo, ha riportato l'interesse anche sulla produzione jazz, classica e lirica degli anni '50 e persino del decennio precedente, la prima era del microsolco, dei primi LP. Con la conseguenza di ristampe e nuove edizioni, anche in HD, anche in DSD, di classici di questi generi.
Alta qualità = stereo, verrebbe da pensare, ma è sempre così? Non è detto, a volte può essere necessario verificare se il nostro prezioso album storico è mono o stereo.

Ma non basta ascoltarlo?
Certo, in cuffia e commutando magari da mono a stereo, cosa però non tanto facile perché negli amplificatori questo comando è sparito da circa 20 anni (anche per i motivi suddetti), come pure l'uscita cuffia, peraltro, ma anche così non sempre è immediato, e vediamo dopo il perché. E poi questa domanda si potrebbe porre anche in acquisto di un LP usato, scoprendo che non sempre è indicato, anzi quasi mai. Quindi vediamo cosa si può fare per saperlo in modo certo.

The Freedom Suite, 1° gennaio del 1958
Primo: l'età
Per iniziare dovremmo chiederci da quando sono pubblicati LP in stereo. Non da molto, i primi 4 LP stereo prodotti per la vendita sono usciti a marzo del 1958, da due piccole etichette specializzate USA,  Audio Fidelity Records e Belcanto Records. Questo significa che anche ben noti capolavori del jazz di Miles Davis come Miles Ahead, Milestones, Cookin' with The MDQ e proseguendo a ritroso, erano stati pubblicati in mono, così come Saxophone Colossus o The Freedom Suite di Sonny Rollins o Pithecatropous Erectius di Charles Mingus o Blue Train di John Coltrane.

Secondo: la tecnologia e l'etichetta
L'affermazione degli LP stereo non è stata immediata, e per motivi molto semplici: occorrevano testine magnetiche stereo (la produzione è iniziata nel corso del 1958) oltre che un impianto adeguato. Per contro una sorgente stereo già esisteva da anni, era il registratore magnetico, a 2 o più piste. Questo comporta che già da prima del 1958 le case discografiche potevano registrare i brani del futuro LP in stereo per prevenire la domanda, e poi pubblicare nel frattempo in mono. Come è avvenuto per esempio per Blue Train di John Coltrane (1957). Se questo è avvenuto e se l'album lo merita una successiva versione in stereo è molto probabile che sia stata pubblicata. Il problema è che anche questa informazione è assai difficile da trovare. Non solo sul web ma anche sull'etichetta del LP.

Gli indizi e la prova
Quindi l'età e le informazioni trovate sul web possono fornire indizi utili a sospettare che quel particolare album sia disponibile solo in mono oppure a escluderlo. Ma non la prova, che dobbiamo trovare noi. Se non abbiamo l'album l'unica cosa che possiamo fare è approfondire ulteriormente la ricerca della documentazione sul web, chiedere al venditore oppure, se è possibile ascoltare un'anteprima, ascoltarla o eventualmente salvarla (vedi in questo post come si può fare in modo semplice e senza software di dubbia origine).

L'ascolto
Se invece abbiamo l'album la prima prova ovviamente è l'ascolto, in cuffia e possibilmente con la possibilità di operare sui canali. Una funzione presente negli amplificatori anni fa, ma ormai molto rara (sono diventati tutti minimalisti e high-end). Utile soprattutto la possibilità di invertire durante l'ascolto i canali destro e sinistro (reverse), che consente di percepire la dufferenza  tra i due canali molto facilmente, ma può essere sufficiente anche la possibilità di ascoltare un canale solo alla volta. Chi non ha un ampli vintage puo comunque trovare tutte queste funzionalità nei plug-in DSP di Foobar2000 (vedi precedente post).
Nella gran parte dei casi riconoscere se stiamo ascoltando in stereo richiede pochi secondi, ma per gli album storici, registrati alla fine degli anni '50, possono rimanere dei dubbi. Anche se sono stati registrati in stereo su nastro magnetico, la separazione dei canali molto limitata, per limiti tecnici, invecchiamento del nastro, scelta di registrazione, tipo di contenuto musicale, può ridurre di molto l'effetto stereo percepibile al semplice ascolto. E lasciare il dubbio.

Un esempio
Un album molto noto di Miles Davis, Porgy And Bess, è uscito nel 1959 e, in retro copertina, è dichiarato essere registrato non in stereo. All'ascolto (del CD, dove è riprodotta la retro copertina originale) sembra effettivamente così, ascoltando alcune tracce, perché il contenuto è un solista (Miles) accompagnato da un'orchestra di fiati e con la batteria al centro, percepire la differenza non è immediato. Per di più risulta una edizione storica in stereo, ma non su LP, bensì su bobina reel-to-reel. Nessuna informazione si riesce a trovare sulle successive ristampe in CD (decine censite su Discogs o altre discografie) e neanche sul CD. E'possibile che nel preparare il remaster su CD non abbiano utilizzato il master stereo? Oppure che lo abbiano fatto e non l'abbiano evidenziato, quelli della Columbia? Servirebbe un test oggettivo.

La prima traccia (Buzzard Song) di Porgy and Bess acquisita su Audacity e con i due canali separati
Il test oggettivo esiste
Esiste e sfrutta un noto fenomento fisico, l'interferenza distruttiva, lo stesso fenomeno usato per le cuffie con soppressione del rumore esterno. In parole semplici, due onde audio identiche come ampiezza e forma, se ascoltate assieme in controfase si annullano a vicenda e quello che si ottiene è il silenzio. Si può ottenerlo anche con il nostro file audio sospetto, in pochi semplici passi, usando ancora l'editor audio Audacity:
  1. aprire il file audio con Audacity
  2. Dividere le tracce audio (dal menu a tendina a sinistra delle due tracce: > Dividi traccia stereo)
  3. Selezionare con il mouse solo una delle due tracce
  4. Applicare il comando Effetti > Inverti (inverte la fase)
  5. Esportare l'audio su un nuovo file, in formato Wav
In questo modo, dovendo essere le due tracce di un file audio mono identiche, abbiamo creato due tracce uguali come contenuto musicale, ma in controfase. Possiamo quindi fare un nuovo test di ascolto oggettivo, con Foobar 2000:
  1. aprire il nuovo file con Foobar2000
  2. selezionare Preferences > Output e verificare Buffer Lenght, se è elevata ridurla a 120-150ms
  3. avviare l'ascolto 
  4. selezionare Preferences > DSP Manager
  5. selezionare tra i plugin Downmix channels to mono 
  6. deselezionare Downmix channels to mono
Attivando e disattivando, se il contenuto musicale è in mono, l'audio sparisce e poi riappare. Test oggettivo. Se qualcuno vuole provare l'effetto che fa ho caricato due esempi (Miles Davis 1950 e Sonny Rollins 1958) tratti da due rispettivi CD (Birth of the Cool e The Freedom Suite ). Ovviamente sono estratti di poco più di 30" per i soliti motivi di copyright (peraltro scaduti, ma le case discografiche non si arrendono). Per provare l'effetto occorre scaricarli e ascoltarli con Foobar2000 e attivare / diasttivare l'effetto DSP Downmix channels to mono citato sopra (oppure fare la stessa cosa con altro software e con le funzioni dell'ampli o di uan console).

Qualche volta è però meno immediato
Nel fare i test ho scoperto però che in alcuni album mono possono esserci lievi differenze di livello sonoro tra le tracce, in questo caso la soppressione non funziona del tutto, nel senso che non si ha il silenzio completo. E' il caso ad esempio della versione in mono del celebre album Pet Sounds dei Beach Boys, presenti nel CD remaster di qualche anno fa, assieme alle tracce stereo. Ignoti i motivi, forse dipende dal master originale che non hanno voluto / potuto correggere. Invece del silenzio si sente, mixando le due tracce, il contenuto audio a un livello molto più basso (ascoltare l'esempio dal link precedente).  Quello che si ascolta è però diverso rispetto all'ascolto in controfase di due tracce stereo. L'esempio è ancora Miles Davis, da Star People (1983). La riduzione del volume è meno marcata ma soprattutto, facendo attenzione, si nota che una parte del contenuto audio, quella identica (i bassi) sparisce miscelando i canali. Nel caso del disco dei Beach Boys invece il contenuto ancora ascoltabile a volume molto basso era a spettro più ampio.

Se il master lo produciamo noi
Quando siamo noi a digitalizzare un LP (vedi la guida su questo post) rendere identiche le due tracce di un LP mono non è semplice. Possono esserci clic solo su una delle due tracce, rumore di fondo a livello diverso o piccole imperfezioni nella trasduzione da parte della testina. Se l'album è sicuramente mono la strategia giusta è registrarlo direttamente in mono, ovvero su una traccia unica. I perfezionisti useranno addirittura un secondo giradischi con una testina (e puntina) adatta a un microsolco con le tracce mono.
Ma se non l'abbiamo fatto o avevamo dubbi possiamo fare il confronto anche qui. L'esempio è tratto da uno storico album dei Weavers al Carnegie Hall, registrato nel 1955, digitalizzato da me. Miscelando i due canali si sente solo rumore (a bassa frequenza, evidentemente più accentuato su un canale) e audio molto attenuato. Era effettivamente mono, ovviamente.

L'album di Miles era poi stereo o mono?
Era stereo anche se la Columbia non lo riteneva abbastanza importante da evidenziarlo nell'etichetta o nel booklet del CD. In realtà lo si poteva verificare anche ascoltando e non solo con il metodo della inversione di fase. Bisogna però trovare una sezione di musica dove i due canali erano utilizzati in modo diverso, in altri, soprattutto nella celebre Summertime o nella prima traccia, tutto il contenuto musicale era ammassato al centro ed era meno immediato capirlo. La inversione consente comunque di verificare che non c'è nessuna soppressione totale del suono, e che quello che rimane è a volume consistente.

In sintesi
Abbiamo tutti gli strumenti storici, soggettivi con ausilio oppure oggettivi per sapere se un album di caratteristiche non dichiarate è stereo o mono. Anche l'ascolto in mono da' buone soddisfazioni se la registrazione è valida ed è quindi anche utile sapere se il disco o il file è realizzato con una perfetta centratura. Nel caso non lo sia è consigliabile forzare l'ascolto mono in ascolto.

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