domenica 11 settembre 2016

Come registrare la musica su PC da qualsiasi fonte (YouTube, Spotify, ecc.)

Perché dovrebbe essere necessario registrare e salvare un brano musicale sul proprio PC, con l'abbondanza di servizi streaming anche gratuiti, pur con qualche limitazione, che ci sono (Spotify, Deezer, lo stesso YouTube)? E poi, non ci sono già dozzine di programmi free che lo fanno? E, infine, ma è legale?

Spesso serve
Primo, è vero, perdere tempo a costruire una nostra libreria di musica, a meno che non sia rara e in alta definizione, è ormai da tempo un controsenso, ma catturare un brano di musica (che non abbiamo già) può servire per sonorizzare un video o uno slideshow, per condividerlo su un social o per altri scopi. Non è legale se lo rivendiamo (cosa ormai senza senso) ma se ne facciamo un uso personale o persino se lo usiamo su YouTube non ci sono problemi, è previsto e regolamentato (vedi tutti i dettagli in questo post del blog di qualche tempo fa).
Infine: le applicazioni disponibili, ci sono e sono molte, spesso inutilmente complicate nell'uso, ma sono free per modo di dire, perché ci lasciano in cambio simpatici programmini (spesso assai difficili da rimuovere) che inviano dati su di noi (spyware) o cercano di farci vedere siti che non ci interessano (URL redirect), tutte cose assai irritanti e a volte irreversibili o quasi, Starne alla larga è un consiglio da confermare.

Una soluzione semplice e universale: passare dall'analogico
Per tutti questi problemi e necessità uso da tempo un altro sistema, questo sì veramente free e sicuro, basato su un semplice approccio: abbandonare l'infido e poco controllabile mondo digitale e passare al mondo analogico. Che resiste ancora su un normale PC, per il semplice fatto che noi siamo analogici e quindi, ad esempio, lo è la musica la dobbiamo ascoltare con il nostro sistema uditivo, e quindi nel PC un codec deve preoccuparsi di fare una conversione in analogico, per ascoltare in cuffia o sugli altoparlanti la musica che abbiamo selezionato. Basta quindi utilizzare un normale programma di editing audio in grado di registrare questo flusso già codificato in analogico. Come per esempio quello che ho scelto, e che segnalo e descrivo con questo post.

Audacity
La registrazione è una funzione presente, tra molte altre, in questo nota applicazione open source di editing audio,. Una applicazione resa disponibile a tutti sin dal 2008 da un benemerito team di progettisti sotto licenza GNU GPL (General Public License), quindi veramente free e sicura, con possibilità di donazioni, come d'uso per questa classe di licenze software.

Le operazioni sono naturalmente un po' più lunghe passando dall'analogico perché, per cominciare, sono 1x (bisogna che tutto il brano sia suonato, se è la II sinfonia di Mahler ci vuole un bel po') poi bisogna salvarlo ed editare il nome del file e simili. Poca roba comunque.
Su Audacity occorre soltanto configurare la funzione di registrazione per registrare l'audio riprodotto dagli speakers, regolare il volume di registrazione come sui vecchi registratori a cassette (per chi li ricorda) in modo che non sia né troppo basso né troppo alto (va in saturazione e distorce) e poche altre cose spiegate nelle videate che seguono, e salvare il tutto alla fine nel formato che preferiamo.
Molto semplice e adatto agli scopi non frequenti che indicavo prima.
Ovviamente bisogna farne un uso corretto, come sono sicuro che facciamo sempre, soprattutto ora che ascoltare la musica "in chiaro" e senza pagare nulla non è più un problema per nessuno.

Come funziona
Vediamo le poche cose da fare attraverso alcune videate di utilizzo. Cominciando dai parametri di configurazione (Modifica > Preferenze).


1. Configurazione standard:  Interfaccia MME e dispositivo di registrazione Stereo Mix. In alternativa, se si usa la interfaccia WASAPI, il dispositivo di registrazione deve essere Speakers. La verifica che tutto funzioni è comunque molto semplice: l'audio si deve sentire e lo spettrogramma che la descrive si deve vedere sull'applicazione Audacity (vedi videata 5).


2. In questa videata l'elenco dei dispositivi di riproduzione presenti sul mio PC, con interfaccia WASAPI (potrebbe essere diversa su altri PC con diverse configurazioni e driver audio).


3. In questo altro screenshot i parametri di registrazione, possono essere lasciati quelli di default.


4. Infine i parametri di qualità. Visto che la sorgente audio difficilmente sarà in alta definizione basta verificare che la risoluzione sia quella standard 16 bit /44.100 KHz. La qualità di conversione slowest non è slow e quindi è consigliabile che sia lasciata anche se non comporterà grandi differenze.

5. Si parte quindi con la registrazione. Bisogna prima avviare Audacity in registrazione (tasto rosso, come su qualsiasi registratore) in modo da non perdere l'inizio, e poi avviare la riproduzione su YouTube, Spotify o l'altro player che stiamo usando.


E' consigliabile fare prima una prova per regolare il volume dell'audio in input. La regolazione è visualizzata in alto a destra (le due strisce verdi per i due canali), deve rimanere sempre di colore verde ma al livello più alto possibile, con occasionali sforamenti sul giallo. In rosso vuol dire che è in saturazione e non va bene, bisogna abbassare il volume. In alcuni casi il volume standard del PC risulta troppo basso per la registrazione, bisogna quindi alzarlo. Se diventa assordante conviene inserire una cuffia (ma senza indossarla) e procedere così. Alla fine del brano ovviamente si chiude la registrazione con il tasto quadrato.


6. Dopo che la registrazione è stata completata per prima cosa occorre eliminare la parte iniziale vuota prima dell'inizio della musica: i  comandi sono intuitivi, con il mouse si seleziona l'area senza musica e si elimina con seleziona / taglia (MAIUSCOLO / CTRL X). Idem per una eventuale coda. A seguire bisogna salvarla con il comando File > Esporta Audio. Sono disponibili molti formati, dallo standard WAV (selezionato nell'esempio) al FLAC a numerosi formati compressi.


7. Nella fase di salvataggio, oltre a scegliere il nome del file del brano, si possono inserire i tags descrittivi del brano stesso. Quindi si ascolta il brano per controllare se è andato tutto bene.

Finito, il nostro brano è salvato su disco, libero e utilizzabile come vogliamo.

8 commenti:

  1. Bell'articolo! Una domanda....ma se registro un brano compresso all'origine (da spotify, YouTube ecc.) a 44.1/16 bit e dopo lo salvo a mia volta in mp3, aac ecc. nn vado a comprimere ulteriormente? Scusa se sembra una banalità...e compimenti per i tuoi articoli. Simone

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  2. Grazie dell'apprezzamento. Riguardo alla tua domanda: sicuramente la registrazione in qualità CD 16/44.1 non migliora un originale che di solito è già compresso (che sia su YouTube, Spotify o altro). Con questa modalità però si registra un audio che è già tornato in analogico (magari non con le massime prestazioni, ci ha pensato la scheda audio del PC) e quindi in qualche modo è stato "resettato". Un'ulteriore compressione a questo punto è possibile senza "conflitti" tra formati di compressione, anche se la qualità ovviamente si ridurrà ancora.

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  3. Paolo17/5/21

    Articolo molto interessante complimenti, vorrei sapere se ascolto musica in streaming in qualità cd è possibile la registrazione della stessa senza perdita di qualità? Nello specifico:
    1 - direttamente sul pc in WAV o FLAC col sopra menzionato software Audacity (la scheda audio incide sulla qualità?);
    2 - oppure collegando un DAC esterno al pc tramite USB e selezionarlo come scheda audio dal PC (per esempio un Topping D10S)e poi collegando l'uscita digitale coassiale del DAC all'ingresso digitale coassiale di un cd recorder home che registra in presa diretta a 1x grazie.

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    1. La risposta è positiva per entrambi i quesiti.
      1) con questo sistema non c'è compressione ma un c'è comunque un teorico degrado di qualità per il doppio passaggio da digitale ad analogico (DAC) e da analogico a digitale (ADC o ADAC). La qualità della scheda audio incide ovviamente su entrambe le conversioni.
      2) Con questo sistema (con una variazione) invece non c'è alcun degrado di qualità, si può trasferire il flusso di bit senza alcuna conversione ad audacity (che ovviamente lavora in digitale, essendo un software per computer). Non deve però essere usato nessun DAC, l'output di Qobuz o di Tidal deve arrivare direttamente ad Audacity. Per farlo ci sono diversi sistemi che sono trattati in un altro post che puoi leggere a queto link:
      https://musicaememoria-tecno.blogspot.com/2019/12/registrazione-digitale-in-alta.html

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  4. Paolo19/5/21

    Grazie per l'esauriente risposta, non ho ben capito però se hai invertito i numeri delle tue risposte a quelli delle mie domande.
    Ricapitolando quindi:
    1- registrazione diretta su pc con Audacity: nessuna perdita di qualità.
    2- registrazione su cd recorder tramite il DAC collegato al pc: è qui il doppio passaggio di cui parli sopra? Siccome, come descritto nella scheda tecnica, il Topping D10S collegato in questo modo funge solo da interfaccia usb, nel senso che riceve il segnale audio dal pc via usb e lo trasmette poi alle due uscite digitali, vorrei capire se qui ci sia meno una conversione, perchè se non erro l'audio che riceve via usb è digitale e non farebbe altro che rilanciarlo sulle due uscite ottiche disponibili (oltre alla classica uscita RCA analogica, e qui ci sarebbe conversione) grazie.

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    1. No, non sono invertite, per la prima vale proprio quello che ho scritto, c'è una doppia conversione, riguardo alla seconda forse non hai letto il post che ho linkato, e c'è anche però una mia inesattezza, cerco di chiarire.

      Nella seconda configurazione che descrivi non c'è alcuna perdita d qualità perché tutto il flusso ha origine e termina sul disco come file audio sempre in digitale.
      Il fatto è che tu hai definito il Topping "DAC" e un DAC, come dice il suo nome, fa una conversine da digitale ad analogico. Solo che questo particolare DAC (che non conoscevo) ha due USCITE digitali S/PDIF non due ingressi, come tutti gli altri. Ha quindi anche una funzione di "bridge" tra i connettori USB e S/PDIF (coassiale e ottico) ma senza nessuna cnversione. Qundi hai ragione, è proprio quello che serve per trasferire il flusso digitale inviato dal servizio streaming fino al recorder. Per l'acqusizione tramite il recorder digitale (m dici cosa usi, a proposito?) devi solo fare attenzione a mantenere la medesima risoluzione, evitando soprattutto, come ovvio, il downsampling.
      Componente comunque molto interessante e questo Topping, sono introvabili i convertitori tra USB e S/PDIF e per questo scopo è esattamente quel che sere. Ed è pure molto economico. Grazie della segnalazione.

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    2. Paolo21/5/21

      Salve, ah ok ora è tutto chiaro, non ci siamo capiti sul DAC Topping D10S che è un po' diverso dagli altri DAC in quanto principalmente pensato per l'utilizzo col PC, e che funziona da DAC se si utilizzano le uscite analogiche e da semplice interfaccia digitale quando si utilizzano le digitali come nel caso di cui stiamo parlando.
      Per l'acquisizione col recorder al momento no ho ancora provato ma pensavo di fare un test con Qobuz con streaming in qualità CD.

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  5. Paolo25/5/21

    Dimenticavo, come recorder digitale ho un Philips CDR 560 e un Tascam CD-RW 750, penso che proverò con questo metodo visto che se registro direttamente sul PC con Audacity non c'è modo di bypassare la scheda audio con doppia conversione come hai scritto sopra. Tra l'altro il mio PC ha anche una uscita ottica Mini Toslink, che però farebbe anche qui una conversione, l'ideale perciò sarebbe utilizzare il DAC Topping D10S collegato al PC e poi al CD recorder anche senza cavo con un semplice spinotto maschio-maschio tra le due uscite ottiche coassiali, visto le dimensioni si può anche fare, in alternativa ho un buon cavo QED all'occorrenza.

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