Doveva passare nel dimenticatoio col nuovo millennio, sostituito dal SACD che vendo un audio super, come dice il suo nome, secondo i piani di Sony e Philips, non poteva che imporsi. Non è andata così, ma un'altra innovazione molto meno tecnologica e mirata ha dato negli stessi anni il colpo apparente finale al Compact Disc neanche ancora tanto arcaico. La convergenza assolutamente non pianificata tra Internet, MP3 e un software geniale, dava l'inizio all'era di Napster e dei suoi derivati.
Facciamo quindi il punto della situazione: come siamo arrivati qui, quanto valgono e quanto costano i CD usati o nuovi, come si suonano, la reperibilità ora, come si presentano nella nuova confezione Digipack, i vantaggi e gli svantaggi rispetto al vinile.
Il classico doppio album dei Pink Floyd in versione CD in confezione Digipack |
L'ora più buia per il CD
E' arrivata a fine del primo decennio, nel 2010. con l'abbattimento totale o quasi del valore del CD, venduto online usato con tutto il suo jewel case (anche chiamato jewel box) e libretto interno, e in buone condizioni, a un centesimo più spese di spedizione molto economiche. E proprio da quelle veniva il vantaggio per chi vendeva ("negozi" online che vendevano anche centinaia di migliaia di CD), che molto probabilmente aveva siglato un contratto con Royal Mail per un pagamento a forfait e potevano così arrivare a un certo numero di spedizioni gratis per loro, recuperando il costo della spedizione, che comunque era introno ai 2 €. Svendere a 1 cent o poco più in grandi quantità CD poteva essere comunque profittevole.
Miliardi di CD. Dove sono finiti?
Non è un'iperbole, nel 1999 i CD venduti negli USA soltanto sono stati veramente quasi un miliardo in un anno, è stato l'anno di maggiore richiesta per l'ultimo supporto fisico universale per la musica, e l'anno d'oro per le case discografiche, l'ultimo, prima di essere travolte nel giro di pochi mesi nel decennio che seguiva . Ma dove sono finiti? Alcuni buttati o ancora in qualche scatolone in cantina, ma molti ceduti a queste organizzazioni che pagavano per i CD più rari o ricercati ma prendevano gratis gli altri per venderli appunto a pochi cent e ricavarne ancora qualcosa. Così almeno servivano a qualcun altro.
Chi li gettava o cedeva non perdeva nulla perché aveva passato il CD su file, e continuava così ad avere la sua libreria musicale, ora non più fisica, ma molto più compatta e pratica, e per i nuovi c'era Napster, e-Mule e altre piattaforme peer-to-peer oppure iTunes di Apple per i non pirati.
Il nuovo supporto fisico
Nostalgici, appassionati e boomers però dopo altri 10 anni cominciavano a sentire la mancanza di qualcosa da toccare, almeno per i loro album e musicisti preferiti, e la soluzione, come sappiamo, è stata la riscoperta del vinile. Di cui ho scritto spesso e quindi non mi ripeto qui, e passiamo alle prove che fanno pensare a un ritorno del CD.
Per l'album Same Girl della cantante jazz You Sun Nah un Digipack "lusso" |
Prima sorpresa: costa di più
La legge della domanda e dell'offerta è implacabile e dimostra che la domanda c'è e i prezzi dell'usato su eBay arrivano e spesso superano i 10 € e sono molto vicini ai CD nuovi, Inoltre, c'e anche chi li compra, guardando i feedback, se ne ha conferma. Non è una osservazione banale perchè una decina di anni fa ho provato a vendere su eBay alcuni CD duplicati o inutili, a prezzo ovviamente molto basso, ma non hanno suscitato l'interesse di nessuno.
Nel seguito alcuni esempi delle valutazioni di oggi su eBay:
- Pink Floyd - Ummagamma (2 CD) : 1a edizione (jewel box) 9-14 € / 2a edizione (Digipack) 14-15 € / 1a edizione sigillato 35 €
- Gorillaz - Demo Days : jewel box 3,5 € - jewel box sigillato 15 €
- Roxy Music - Country 7,5 € - Omonimo 12 €
- Joy Division - Closer - jewel box 8-14 €
Country Life, uno dei CD testati - su vinile nel 1974, su CD nel 1984 |
Questi primi esempi sono di album di grande successo e stampati in grandi quantità, sono diversi i prezzi per musicisti meno conosciuti e di nicchia, ad esempio:
- Pentanglele - Sweet Child (2CD): 9 €-10€ CD non perfetto , 20 €-25€ CD quasi nuovo, ma ci sono anche offerte intorno a 50 € (Questo album uscito in vinile ha avuto più di una edizione su CD, la prima su unico CD e senza alcuni brani.)
- Pentangle - Reflection: 10 € -25 €
Nonostante il quasi abbandono e l'immagine negativa per lungo tempo proiettata sul CD anche il compact disc è diventato quindi un oggetto da collezione, per ora però con valutazioni molto ma molto inferiori quelle dei dischi rari in vinile, anche se esistono già alcuni CD considerati rari per ignoti motivi che hanno valutazioni di 2000-3000 $.
Il CD oltre che la registrazione analogica ha abbandonato anche il cartone per la custodia, introducendo il jewel box (o jewel case) in plastica rigida. Una custodia funzionale che protegge bene il CD e il libretto e consente estrarre il cd abbastanza agevolmente, ma piuttosto fragile, problema però risolto dopo pochi anni essendo diventati disponibili a basso prezzo le jewel box vuote.
Il formato della confezione non è unico come per il jewel box ma è proposto in più soluzioni più o meno ricche. Poichè l'acquisto di un CD ora è giustificato solo come oggetto da avere, ed è quindi fondamentale la confezione con cui è venduto e poi mantenuto, essendo il contenuto in formato digitale ottenibile anche gratuitamente in molti modi, ha senso approfondire le vari tipologie di Digipack attualmente in uso:
- Confezione in materiali misti, carta, cartone patinati, plastica (per fissare il CD) apribile in tre parti con copertine anteriori e posteriori, immagini o informazioni sul lato esterno o interno, la parte centrale, di plastica all'interno contiene il CD, con fermo a pressione come nel jewel box; Esempio: CD Same Girl di Youn Sun Nah (vedi anche appendici);
- Confezione in sola carta e cartone patinati, apribile in tre parti con copertine anteriori e posteriori, immagini o informazioni sul lato esterno o interno all'interno delle tre parti sono contenuti 1 o 2 CD e il libretto con informzioni testo e immagini; Esempio: CD Ummagumma dei Pink Floyd e Little Broken Hearts di Nora Jones;
- Confezione in carta e cartone patinata, apribile in due parti che contengono copertine anteriori e posteriori, foto o testi informativi nel due lati e all'interno rispettivamente il CD su un supporto di plastica e inserimento come nel jewel box e il libretto;
- Confezione in sola carta e cartone solitamente matt, apribile in due parti che contengono copertine anteriori e posteriori, foto o testi informativi nel due lati e all'interno rispettivamente il CD e a volte il libretto; la confezione risulta così molto sottile e il titolo album e nome artisti risulta difficilmente reggibile quando CD è inserito in una libreria; Esempio: CD Blind Boys of Alabama di Ben Harper;
- Confezione in carta e cartone solitamente matt, apribile in due parti che contengono copertine anteriori e posteriori, foto o testi informativi nel due lati e all'interno il CD. Esempio: Standard Live del Keith Jarrett Trio.
Il Digipack dell'album Blind Boys of Alabama di Ben Harper contiene all'interno due foto prese durante le registrazioni, a sinistra il libretto che si intravede e a destra il CD
Il digipack di tipo 1,2 e 3 può contenere un set di informazioni e di immagini interessanti e gradevoli comparabile a quelle che accompagnano un LP su vinile, con l'unica limitazione delle dimensioni che ovviamente per immagini e foto, non possono raggiungere l'impatto del grande formato del vinile, specie se in formato folding (apribile a libro). Anche se non al livello di un LP in vinile, il CD diventa un oggetto di valore estetico simbolico sufficiente allo scopo. Per ampiezza delle informazioni è superiore il tipo 2, il tipo 1 invece è superiore come come custodia più sicura e durevole.
Il tipo 4 risulta già abbastanza penalizzante, soprattutto per i problemi di archiviazione e ricerca. Il tipo 5 invece non risponde allo scopo da nessun punto di vista, conviene controllare prima dell'acquisto nel caso sia online.
Come si ascoltano i CD?
Chi fosse interessato a riscoprire il CD o almeno a comprarne qualcuno in questo caso non avrebbe l'ampia scelta di 10-20 anni fa ma nuovi e validi lettori a prezzi terreni si trovano ancora, per esempio da Rotel o Cambridge Audio. Invece per l'usato su eBay da una rapida scorsa si trovano soprattutto modelli vecchi e commerciali, Hi-fi solo di nome, e per quelli validi i prezzi sono vicini al nuovo. Comunque non è cessata del tutto la produzione e questo conferma che in qualche modo il CD resiste, almeno a casa.
Ai tempi d'oro un album usciva di default su CD e poi eventualmente su altri supporti fisici e non. Ora, come discusso in un precedente post, non tutti gli album escono su CD, spesso in tirature limitata, e quindi come nuovo possono essere di limitata o nulla disponibilità su CD. Per gli album del secolo scorso, che potrebbero essere i più richiesti per la libreria CD personale, però si trovano di solito facilmente e nei casi siano esauriti si possono cercare nell'usato con buona probabilità di successo.
Ma dove si trovano?
Considerato che si tratta di un ascolto che include un effetto nostalgia il canale preferito dovrebbe essere il negozio, ma per il nuovo sono ormai pochissimi, a Roma per esempio a mia conoscenza solo la libreria dell'Auditorium e alcune librerie Feltrinelli vendono il nuovo, mentre per l'usato ci sono i soliti negozi specializzati soprattutto in vinile ma che hanno anche CD, a Roma Millerecords Via Merulana, Elastic Rock Via Quattro venti, Pink Moon a Piazzale della Radio (invito i lettori a segnalare altri in altre città).
La scelta più ampia quindi come sempre è online, anzitutto Amazon (nuovo e usato) poi eBay ma da qualche anno anche Discogs è un buon sito dove cercare dischi, specie se rari.
Non molto alti, c'è una significativa variabilità apparentemente non legata al CD proposto, ma raramente si va oltre i 15 €. Per esempio Ummagumma in Digipack doppio e ultima edizione solo 11,99 €, mentre Ultraviolence in confezione tradizionale sealed e probabile fondo di magazzino di Universal Italia 12,99.
Da considerare inoltre che l'acquisto dell'album in vinile non ha molto senso per la produzione più recente (ma che comunque ormai spazia su quattro decenni), perché la registrazione e il missaggio dell'album era stato fatto quasi sempre in digitale e non è chiaro come si dovrebbe recuperare il "suono analogico" semplicemente stampandolo su un disco in vinile.
Complimenti, un articolo ben fatto e completo. Grazie.
RispondiEliminaPersonalmente compro ancora i CD e talvolta i vinili nuovi, se devo prendere un disco del passato prediligo il vinile.
RispondiElimina