Sommario:
Perché digitalizzare
La conversione da analogico a digitale
Perché Audacity
La configurazione
La digitalizzazione del vinile passo passo
1 Predisposizione del supporto fisico e del giradischi
2 Configurazione della app Audacity
3 Avvio della registrazione
4 Monitoraggio durante la registrazione
5 Salvataggio
L'editing del contenuto digitale
Perché digitalizzare
Solo in pochissimi casi e’ un’operazione necessaria per salvare contenuto altrimenti irrecuperabili in assoluto (tipo unica copia al mondo). E’ anche raro il caso che il contenuto non sia ascoltabile in altro modo dal proprietario (e’ quasi sempre ascoltabile in streaming). Rimane quindi essenzialmente una scelta personale: il desiderio di salvare i contenuti del proprio vinile e di continuare ad averli come proprietà, oppure di ascoltare anche in digitale con una qualità simile al vinile. Nel processo di digitalizzazione in alta definizione si preservano infatti, in gran parte, la qualità di suono del front-end analogico (testina e pre-phono) e il master editing del vinile. Questo secondo aspetto può essere un plus quando i successivi remix per il CD hanno introdotto variazioni peggiorative, come la compressione dinamica (loudness) a volte adottata nei remaster su CD per alcuni generi di musica.
La conversione da analogico a digitale
E' una funzione presente su qualsiasi PC che ha un ingresso audio, quindi ad esempio su tutti i notebook, dato che un computer evidentemente può gestire, suonare, registrare solo audio digitale. Questo ingresso ha quindi integrata la funzione ADAC (analog to digital audio codec).
Il problema è la qualità della conversione, che nei primi modelli era limitata solo a quella necessaria per la voce e poco più, per l'ingresso microfono. Nei modelli più recenti, da qualche anno, è presente anche un driver specializzato per audio stereo, con prestazioni di targa elevate, ovvero con capacità di conversione fino a 24 bit / 192KHz, come per esempio sulle schede IDT presenti sui diffusi notebook HP, come il mio.
L'ADAC di serie su computer è realizzato con un chipset commerciale solitamente non dichiarato, la qualità non è nota ed è presumibilmente allo stesso livello del DAC presente in uscita (forse è implementata nello stesso chipset), il punto debole può essere rappresentato dalla sezione analogica.
Poiché per l'ascolto usiamo invece di solito un DAC esterno collegato a una porta USB, dovremmo teroricamete fare la stessa cosa anche per la conversione in ingresso. Il problema è che, mentre i DAC in commercio sono centinaia, gli ADAC non professionali per PC sono pochissimi, al momento a quanto pare addirittura solo uno, il Creative Sound Blaster X-FI HD, che adotta un codec 24/96. In alternativa per chi ha un PC fisso si possono installare schede audio specializzate per le quali la scelta è più ampia. Altra alternativa sono le unità di conversione "audio to PC" usate negli studi di registrazione, ne esistono anche di relativamente economiche, per piccoli studi semi professionali come questa della Tascam, che costa intorno ai 200 €, ed è dotato di porta USB 2.0 e ADAC 24/96. La qualità, in considerazione dell'uso per cui è proegttata, dovrebbe essere superiore alla scheda audio del PC, in particolare per la sezione analogica d'ingresso.
Tascam US-4X4 |
Prendiamo il caso più comune, la digitalizzazione di un disco in vinile. Servono:
- Giradischi
- Pre phono
- ADAC interno o esterno
- PC con app Audacity
- Cuffia per monitoraggio
- Cavi di connessionr
1. Predisposizione del supporto fisico e del giradischi
Poiché ogni difetto viene registrato, il vinile deve essere accuratamente pulito, idealmente con una macchina apposita, tipo quelle presenti nei migliori negozi specializzati. Questo passo e’ obbligatorio se il vinile non e’ già in buone condizioni. Per i dischi in buono stato un’accurata pulizia "casalinga" per eliminare la polvere con le spazzole in fibra di carbonio è comunque d’obbligo.
Anche il giradischi ovviamente deve essere tarato accuratamente, al minimo devono essere sempre effettuati il controllo del peso della testina con la bilancia, la pulizia della puntina prima dell’ascolto di ciascuno dei due lati del disco, il controllo che il giradischi sia in piano, con la livella, la verifica delle configurazioni del pre. Infine ricordarsi di posizionare il centratore sul disco, se previsto.
La connessione normalmente va effettuata sull’uscita tape dell’amplificatore, ma se il front-end analogico prevede un pre-phono dedicato (come è sempre consigliato) è preferibile connettere il cavo direttamente alle uscite RCA pin-jack del pre phono stesso, scollegando quelle dirette all’ampli. Il percorso più breve è sempre preferibile. Se l’ingresso sul PC è un mini-jack stereo occorre un normalissimo cavo RCA-mini-jack.
2. Configurazione della app Audacity
Prima di avviare la registrazione bisogna impostare i seguenti parametri sul Audacity e sul ADAC interno o esterno.
- configurare l'ADAC interno, ovvero l'ingresso audio ("ingresso integrato" su Mac o "stereo mix" su Windows): risoluzione 24/96 ed eliminazione, se presente, di effetti ed equalizzazioni;
- idem per ADAC esterno;
- in Audacity selezionare come ingresso (icona microfono) “ingresso integrato” su Mac o "stereo mix" su Windows, oppure il device ADAC
- in Audacity impostare la frequenza di campionamento dell'ingresso a 24/96
- NB: l'impostazione di default sia per l'ingresso che per Audacity è 44.1, quindi ricordarsi sempre di impostarla su HD.
- regolare il livello di registrazione (icona microfono): impostare a 0,5 e fare una registrazione di prova per il settaggio fine.
- impostare la funzione di monitoring:
- monitoraggio della registrazione (non della sorgente, chiamata“software playthrough”)
- “uscita integrata” su Mac oppure cuffia su Windows
- volume del monitoring a livello appropriato (meno del 50%: attenzione che di default e’ il massimo, soprattutto se effettuate il monitor in cuffia).
Occorre fare un test su un brano a volume basso e ad uno con picchi elevati e impostare la miglior soluzione di compromesso.
3. Avvio della registrazione
La sequenza corretta è: 1, avvio del piatto e posizionamento del braccio sul primo solco, 2. avvio della registrazione su PC, 3. discesa del braccio. I tempi tra una fase e l’altra possono essere anche relativamente lunghi perché poi si provvederà a tagliare in editing la parte iniziale senza musica.
Una volta avviata la registrazione Audacity mostrerà in tempo reale lo spettrogramma del segnale audio per le due tracce stereo (o 1 sola traccia se abbiamo selezionato mono), il livello dinamico di registrazione con la indicazione di warning (giallo) o di sforamento (rosso). Durante la registrazione si potrà variare il livello di input (icona microfono) cosa sconsigliata se non per piccole variazioni, e il volume in output (cuffia).
4. Monitoraggio della registrazione
Le operazioni di avvio devono essere eseguite indossando la cuffia per controllare in tempo reale che tutto parta bene, per questo l’ascolto (come di default) deve essere impostato sul contenuto registrato e non sul sorgente (il vinile). Dopodiché idealmente non occorre fare nulla se non ricordarsi di rimettersi in cuffia (o guardare il giradischi) verso il termine della facciata per fermare sia il disco sia la registrazione. Non c’è fretta perché tanto la coda si potrà tagliare in editing. Dopodichè si passa alla seconda facciata.
Essendo una registrazione digitale non è necessario monitorare la sorgente per verificare a confronto se qualcosa non va in registrazione, come si faceva sui registratori analogici (potevano avere le testine sporche o altri problemi “fisici”, impossibili in digitale). Si può comunque fare selezionando in Audacity l’ascolto in “software playthrough”.
Non è neanche utile controllare lungo tutto l’ascolto se, nonostante le prove, in alcuni brani i picchi sono andati in zona rossa. Questo si potrà vedere facilmente in editing e l’unica soluzione (la stessa che dovremmo fare se ce ne accorgessimo in tempo reale) è registrare di nuovo il brano.
La coda della registrazione in vinile con l'impulso creato dal braccio che viene sollevato |
Dopo aver “stoppato” la registrazione l’operazione da fare è esportare il contenuto, il comando è:
File > Esporta Audio.
L'esportazione può essere fatta in vari formati, poichè dobbiamo poi procedere a un editing è opportuno scegliere quello a qualità maggiore, ovvero WAV Microsoft 32 bit. Anche la codifica WAV è un obbligo perché solo in questo formato si potrà poi utilizzare ancora Audacity per l’editing. Il file audio per una facciata del vinile a 32 bit e 96K può avere dimensioni di circa 1GB o poco meno.
Dopo il comando Esporta > Audio sono richiesti il nome del file e il formato e la risoluzione richiesta |
Viene quindi mostrato il pannello per l'inserimento dei tag. Si può saltare con Ok perché il tagging si farà più facilmente nella fase successiva |
Dopo i tag si passa alla generazione del file. A 24/96 circa 1GB a facciata di LP |
(25.6.2022) Per la suddivisione in tracce dell'album registrato è possibile usare in alternativa una funzione specifica presente in Audacity, che consente di eseguire l'operazione in meno tempo e con meno passaggi. In un post successivo è disponibile un tutorial su questa funzione chiamata "Export Multiple". |
Bisogna dire subito che è la fase più lunga e per di più non comprimibile, tutta manuale, ma anche con una registrazione da streaming digitale (vedi) sarebbe necessaria. Perché è necessario separare i brani, e non esiste un software che può farlo in automatico. O meglio, esiste (sono i vari splitter software), ma azzeccare i delay da applicare per i singoli brani è operazione complessa e non destinata a sicuro successo, probabilmente più lunga dello splitting a mano. Che descriviamo passo passo. Ovviamente bisogna ascoltare in cuffia.
- Aprire il file audio Wav con Audacity (selezionare “più veloce” nel menu proposto in avvio)
- Individuare le tracce, operazione molto facile a vista (vedi screenshot)
- Selezionare una traccia, copiarla e aprire una nuova finestra (File > Nuovo)
- Incollare la traccia sulla nuova finestra
- Tagliare l’intro senza musica. Nella prima traccia di ogni lato si può lasciare il suono della puntina che scende sul solco, per maggiore realismo e garanzia che si tratta di una registrazione originale da analogico. Per operare in modo più comodo si può “zoomare” con i comandi + e - ingrandendo lo spettrogramma o comprimendolo
- Tagliare la coda senza musica (il comando è sempre ctrl-x)
- Controllare il contenuto per eventuali correzioni (solo quelle essenziali).
- Esportare l’audio ancora in Wav e cancellare (non salvare) la nuova finestra creata (non serve più)
- Procedere con le altre tracce della facciata.
La prima facciata del LP Quah di Jorma Kaukonen dopo la digitalizzazione.Le sei tracce sono facilmente individuabili. La selezione si fa con il mouse e i comandi copia e incolla sono quelli standard. |
- PRELIMINARI:
- creare un file testo con tutti i brani (copiandolo ad esempio da Discogs)
- aggiungere il numero traccia (01, 02, …)
- ESPORTAZIONE:
- File > Esporta Audio e selezione Wav 32
- nella maschera che richiede il nome di file copiare e incollare il titolo della traccia con numero prendendolo dal file testo
- nella successiva maschera dei tag inserire solo il titolo del brano (senza il numero traccia)
- concludere l’esportazione, si vedrà sulla directory prescelta un file del tipo 01. Titolo brano.wav
- arrivati all’ultimo brano sulla directory ci saranno tutte le tracce dell’album in file wav separati
- CONVERSIONE:
- aprire con Foobar2000 tutto l’album, selezionare tutti i brani e attivare la funzione di conversione, selezionando FLAC o ALAC a scelta
- avviare la conversione
- deselezionare da Foobar2000 i file Wav
- TAGGING:
- selezionare da Foobar2000 i file FLAC
- selezionare con tasto destro “proprietà” su tutti i file i tag comuni (Nome album, artista, genere, numero brani)
- Aggiungere file per file il tag numero di traccia
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