giovedì 14 marzo 2019

J Remote alla prova

Un test interessante solo per chi ha adottato come Media server e Player il diffuso e apprezzato J River Media Center, probabilmente il numero uno del settore anche se si sta impoendo il più completo e ambizioso (e costoso) media center Roon.

J Remote infatti è la app che consente da smartphone o tablet di gestire la libreria musicale, selezionare la musica, mandarla in riproduzione, cambiare brani, regolare il volume e così via. Con la app il music server, che nel caso di J River è forzatamente un PC, lo si dimentica proprio, basta che sia acceso e si fa tutto (o quasi) comodamente dal dispositivo mobile.


Installazione, acquisto e sincronizzazione
La app si scarica come al solito dagli store di Apple o di Google e non è gratis. Il prezzo è quasi spropositato se lo confrontiamo alla medie delle app, ma è un'inezia se paragonato ai costi dell'hi-fi: 10,99 € su Apple Store (la prova è su un iPad). La app si presenta subito con una interfaccia molto professionale che mostra una guida grafica alle funzioni presenti. La prima operazione da fare però è la sincronizzazione con il media center J River sul PC. Il sistema è molto semplice, ogni installazione J River ha una access key univoca, la si va a leggere sul PC seguendo le istruzioni e la si immette sull'iPAD.

Fatta questa operazione J Remote mostra con istruzioni grafiche le sue funzioni di base.


Selezionando Audio vengono mostrati tutti gli album della libreria, o in alternativa si possono selezionare gli artisti o i generi musicali. Come sul PC.


Scegliendo un album da ascoltare vengono mostrate ovviamente le tracce, e se era già in esecuzione un altro album rimane visibile anch'esso. Nella parte bassa della schermata i tradizionali comandi di avanti, indietro, pausa e stop e il controllo del volume.


E' disponibile anche una comoda funzione di ricerca nella libreria.


Esiste un'eccezione per il controllo del volume (ma è così anche con J River su PC): non è disponibile in DSD. In questo formato le informazioni il controllo digitale del volume non è possibile e di conseguenza il flusso è trasmesso al DAC a 0dB di attenuazione. Il controllo del volume ritorna quindi sull'amplificatore analogico collegato al DAC (che magari ha un suo telecomando). E' il caso di questo album di Dusty Springfield in ascolto (vedere la parte bassa dello schermo) che è stato pubblicato anche in SACD. Il volume come si vede è disabilitato.


Nel caso più comune di audio digitalizzato in PCM, come per l'album di Enya in ascolto, il volume è regolabile dalla app J Remote


Cliccando sulla freccetta in alto a sinistra si può aprire un player più completo e gradevole, contenente varie indicazioni e funzioni ulteriori.


Cliccando sul simbolo dell'attach in basso a destra si possono visualizzare booklet e altre informazioni di tipo immagine o pdf presenti sulla directory nella quale è memorizzato l'album scelto dell'ascolto. Cliccando su "action" si possono ottenere quelle funzioni abbastanza superflue come l'asolto shuffle o il play doctor, il solito algoritmo che ci suggerisce quello che vogliamo ascoltare (e non ci azzecca mai).


Più utili le indicazioni dettagliate sulla qualità dell'audio che stiamo ascoltando, come questo album di HDtracks in HD, registrato in binaurale.

J Remote può selezionare e comandare anche video o film, se nella libreria avete inserito anche contenuti di questo tipo. Ovviamente per vederli in modo adeguato il PC dove gira J River dovrà essere collegato con una porta HDMI ad un monitor TV.


Le informazioni sull'audio in esecuzione sono mostrate anche per le tracce in formato DSD, anche in  risoluzione Quad DSD (ovvero DSD256) come questa egistrata e pubblicata dall'etichetta specializzata norvegese 2L The Nordic Sound.


Le playlist
Una limitazione della app riguarda le playlist. Si possono ovviamente selezionare ed ascoltare, saltare brani ecc. ma non si possono creare sulla app. Bisogna crearle sul PC. Peccato perché sarebbe molto più comodo farlo dalla app. In una tipica installazione J River il PC sarà dedicato unicamente a questo scopo (come nella mia configurazione) e potrebbe essere non molto agevole fare operazioni di editing. Ad esempio nel mio caso (vedi la descrizione del music server di qualche anno fa) il PC, un Mac Mini, è collegato al TV monitor della sala e per gestirlo uso una tastiera wireless con touch pad integrato. Monitor e tastiera / mouse sono usate solo per le operazioni di aggiornamento della libreria o del PC. In questo modo il PC può  sparire dalla vista una volta avviato l'ascolto e convivere con l'arredamento di una sala. Con J Remote può sparire del tutto.


La sincronizzazione
Un'altra limitazione è relativa alla sincronizzazione con la libreria J River, che avviene all'avvio della app (e non in automatico). Questo fa sì che se importiamo nuovi audio oppure creiamo una playlist, per gestire i nuovi contenuti sarà necessario riavviare la app.

In sintesi
Una app molto comoda e ben funzionante, senza incertezze, le limitazioni non sono importanti ma non sarebbe un grande sforzo per i produttori superarle. Un complemento quasi obbligatorio per J River, vale la pena il piccolo investimento rispetto alle soluzioni alternative gratuite.

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