giovedì 14 ottobre 2021

L'Hi-Fi sta diventando sempre più complicata

Quando tutti si dotavano di un impianto Hi-Fi, negli anni '70 la "catena", come spesso veniva chiamata allora, era composta da quattro  elementi: giradischi, testina, amplificatore, casse acustiche. Unico accessorio quasi sempre presente: cuffie stereo. Gli impianti di livello più elevato si distinguevano per l'amplificatore diviso in due: pre e finale. Era un mondo semplice.

Ora può essere ancora più semplice, perché i componenti necessari possono ridursi anche a due (ascoltando in Hi-Fi anche meglio del 90% delle catene degli anni '70): casse acustiche wireless e smartphone o tablet con un servizio streaming in qualità CD o HD. Due componenti che in realtà sono solo uno, perché l'altro ce l'abbiamo già (in Italia, dato 2020, il 93% delle persone possiede uno smartphone). Chiamiamolo "impianto zero".

Invece, a comprova che il mondo è sempre più complicato e quello dell'Hi-Fi non fa eccezione, le categorie di componenti sono ora ben di più. Una considerazione che ricavo dagli ultimi EISA Awards, il premio per i migliori prodotti dell'anno, dove le categorie premiate nella sola sezione Hi-Fi sono invece 13 ed in più ci sono numerose sottocategorie (si arriva a 19) per i componenti a cui puntano maggiormente i produttori: casse acustiche e cuffie stereo. Che infatti sono i componenti che possono essere di complemento alla sorgente di musica più comune oggi: lo smartphone o il tablet già citati prima.

Le categorie dell'Hi-Fi 
Secondo la Expert Image & Sound Association ovvero la EISA, per l'Hi-Fi sono queste (ce ne sono altre per l'Home Theater, il video, la fotografia). Seguono alcuni commenti e chiarimenti su cosa c'è dietro a questi nomi.


# # Sotto-categoria Componente premiato
  LoudSpeakers  
1 1 EISA FLOORSTANDING LOUDSPEAKERS Monitor Audio Silver 500 7G
 2 EISA STANDMOUNT LOUDSPEAKERS KEF LS50 Meta
 3 EISA HIGH-END LOUDSPEAKERS Wilson Audio SabrinaX
2 4 EISA WIRELESS FLOORSTANDING L.S. System Audio Legend 40.2
 5 EISA WIRELESS STANDMOUNT L.S. KEF LS50 Wireless II
3 4 EISA HI-FI SUBWOOFER KEF KC62
  Amplifiers  
4 5 EISA STREAMING AMPLIFIER Cambridge Audio EVO 150
5 6 EISA INTEGRATED AMPLIFIER Rotel Michi X3
6 7 EISA POWER AMPLIFIER NAD C 298
7 8 EISA PHONO STAGE Hegel V10
  Music Players & DACs  
8 9 EISA DIGITAL MUSIC PLAYER Bluesound NODE
 10 EISA HIGH-END MUSIC PLAYER HiFi Rose RS150
9 11 EISA DAC Cambridge A. DacMagic 200M
  Turntables  
10 12 EISA BEST VALUE TURNTABLE Pro-Ject Debut PRO
 13 EISA HIGH-END TURNTABLE Thorens TD 124 DD
  Cartridges  
11 14 EISA PHONO CARTRIDGE  
  CD/SACD Player  
12 15 EISA STEREO SYSTEM Marantz Model 30/SACD 30n
  Headphones  
13 16 EISA HEADPHONE SOLUTION Naim Uniti Atom Headphone E.
 17 EISA HEADPHONES Focal Clear Mg
 18 EISA HIGH-END HEADPHONES T+A Solitaire P-SE
 19 EISA BEST VALUE HEADPHONES Sennheiser HD 560 S
                

Le casse acustiche (loudspeakers)
Sono separate in base alla forma tra diffusori da stand e da pavimento (o "a torre") e per la tecnologia in diffusori passivi e attivi, ma questi ultimi solo se wireless. I diffusori attivi non wireless esistono ancora in campo professionale e come near field monitor ma evidentemente non sono considerati commercialmente rilevanti. D'altra parte quello che conta è la progettazione della cassa acustica attiva, non il modo in cui arriva il segnale. Si nota che la Kef è il numero uno con le sue apprezzate LS50 (a ragione, l'ho provata un paio di anni in versione wireless ed è un'ottima macchina da musica) e la scelta del diffusore high-end ricade nella produzione semi-abbordabile di uno dei 3 marchi USA che puntano ad essere il numero uno mondiale.

Le KEF LS50 Wireless II, premio EISA 2021-2022
Amplificatori
Anche qui si trovano semplificazioni nelle possibili sottocategorie, non sono presenti né amplificatori high-end né preamplificatori. D'altra parte chi compra questi componenti difficilmente potrà essere interessato al fatto che è premiato EISA oppure no, sono separati solo in base alle funzionalità digitali, tra streaming amplifier e integrated amplifier.

Streaming Amplifier 
Lo "streaming amplifier" Cambridge Audio EVO 150 è la somma di un amplificatore e di un "network audio player" "music player", preferisce chiamarlo l'EISA). E' inserito tra gli amplificatori, penso, perché il produttore è un rinomato produttore di amplificatori, ma dal punto di vista delle funzioni non è diverso da un network player con un amplificatore interno (ce ne sono diversi). Lo sceglie chi punta ad avere un amplificatore di qualità certa, ovvero ha casse acustiche passive di buon livello e che necessitano di un ampli adeguato.
Cosa fa un "network audio player"? Di base, queste tre funzioni: 
  • connessione via Ethernet e/o wi-fi a servizi streaming in qualità CD/HD (Qobuz, Tidal, Amazon Music) e conversione in analogico i contenuti audio
  • connessione via Ethernet o wi-fi con protocollo UpNP o DLNA a server locali (NAS) per acquisizione e conversione in analogico dei file audio archiviati (e acquistati / scaricati in digital download).
  • interfaccia utente per selezionare e gestire l'ascolto dei contenuti musicali acquisiti via streaming o da server locali, realizzata solitamente con una app proprietaria.
Il Cambridge Audio EVO 150 gode di numerose recensioni molto favorevoli che evidenziano soprattutto la facilità d'uso, ma costa parecchio (3000 $) e ha connessioni wireless solo in Bluetooth.

Integrated Amplifier
Ci aspetteremmo a questo punto di trovare un amplificatore integrato solo analogico ma il Michi X3 della Rotel è in realtà un componente hi-end rispetto al Cambridge Audio con una raffinata e potente sezione di uscita da 350W contro i moduli Hypex in classe D dello "streaming amplifer".
Anche lui però ha la possibilità di accettare sorgenti digitali, grazie a un eccellente DAC interno. Non però sorgenti streaming, avrebbe bisogno di uno stream server (nel complicato mondo digitale esistono anche questi).
Il Rotel Michi X3 e la sua notevole versatilità

Power Amplifier
Il preamplificatore è sparito da tempo perché i modelli solo analogici sono territorio riservato ormai solo agli analogisti puri, ascoltatori prevalenti di vinili e nastri di alta qualità. Il "finale di potenza" continua ad avere però un ruolo anche nel mondo della musica digitale, anche in HT, connesso a un pre digitale che può essere anche un music player (o network player) consente di trasformare qualsiasi diffusore in un diffusore attivo pilotato da un componente di alta qualità. Il NAD è un finale da 300 Watt configurabile a ponte per arrivare a 600 Watt ed è in grado dii pilotare qualsiasi cosa. Utile in stanze molto grandi.

Phono Stage
Anche il pre fono è un componente che potrebbe sembrare confinato al mondo degli audiofili puri, che scansano premiazioni come queste. Ma il grande (più o meno) ritorno del vinile ha fatto nascere una forte domanda di giradischi anche di classe elevata e il pre fono di alta qualità è il componente necessario per dimostrare che il proprietario non è un parvenu, ma sa come deve essere configurato un front-end per il vinile di alta qualità. Il mio sospetto è che l'interesse per il giradischi come puro oggetto tecnologico vintage ma affascinante sia superiore a quello per il vinile e ancor più per la musica che vi è registrata sopra, ma forse mi sbaglio e comunque andiamo fuori tema.

Music Player
La definizione che adotta la EISA è molto generica e indica un componente che "suona musica" quindi praticamente tutti. Normalmente sono chiamati network player o network audio player, ma un termine chiaro e condiviso ancora non esiste.
Il primo componente premiato, relativamente economico, Bluesound Node, l'ho presentato anni fa come sostituto del compianto Chromecast Audio di Google, fa quindi le funzioni streaming server, e potrebbe essere un eccellente front-end per il Michi X3. Può collegare anche NAS e dischi locali contenenti musica digitale, ma curiosamente non supporta il diffuso protocollo DLNA ma altri come il SAMBA. Il motivo è che il Node è un componente adatto anche per realizzare una sonorizzazione multi-room, e pare che il DLNA non sia adatto a questo scopo (comunque lontanissimo dall'Hi-Fi).

Il componente Hi-End Rose RS-150 è invece un vero network player, nel senso che non è solo audio ma anche video. Per la completezza delle funzioni e la qualità di realizzazione e di ascolto o visione  può essere un degno successore dei compianti lettori multiformato Oppo Digital, a un costo però superiore (ca. 4.000 €). Ha veramente tutto, anche un disco interno SSD opzionale ed è accompagnato da una realizzazione di elevato livello, di "lusso" direi, in tutte le sue parti. Naturalmente, come sempre in questo caso, per sfruttare tutte le sue funzionalità bisogna applicarsi un po', come negli smartphone di fascia alta. Mentre un componente come il Bluesound è sostanzialmente plug & play.

Stereo System
E questo cos'è, cosa intendono in EISA per "sistema stereo"? L'erede dei "compatti hi-fi", imitazione in scala ridotta dei componenti della storica catena, fusi assieme (e con una piastra a cassette). Non molto diverso come concetto in effetti: è un'accoppiata amplificatore e lettore multiformato CD-SACD, che però ha a bordo un chipset per suonare anche musica digitale e quindi ha pure le funzionalità di un music player. L'alternativa per chi ha ancora CD e magari anche SACD, e li ascolta. Un po' diverso il costo dai compatti di un dì, l'accoppiata costa circa 7.000 €.

Turntable
Il nuovo status symbol dell'Hi-Fi, ormai onnipresente in serie TV e pubblicità in cui si deve mostrare un ambiente raffinato. L'economico (budget in inglese, suona meglio) è quasi obbligato, in questo campo la Pro-Ject non si batte. Per l'hi-end premiano invece una discutibile operazione commerciale diretta a danarosi interessati a comprarsi una citazione del passato. Infatti è una specie di replica (tipo la Mini BMW o la nuova 500 della FIAT) di uno storico giradischi, il primo della leggendaria Thorens, il TD 124 del 1957 a trazione mista cinghia - puleggia, il concorrente dello storico Garrard 301 a puleggia, oggetto ancora di una forte domanda nel mercato dell'usato. Sarebbe interessante fare una storia delle mode tecnologiche per i giradischi ma ci porta fuori strada.

Comunque il nuovo modello, dallo storico predecessore (come per le auto citate) prende solo la forma, perché dentro è un trazione diretta con tanta elettronica. Sicuramente un buon prodotto, ma gli 8.500 € sono giustificati più dalla forma e dalla simbologia che dalla sostanza.

Cosa ricaviamo, in sintesi, da questa carrellata?
Per prima cosa, che le nuove categorie sono generate da 3 fenomeni degli anni 2000: la musica digitale, la musica in mobilità con gli smartphone, e la moda del vinile.
Da quest'ultima arriva il pre fono (o stadio fono), ormai un componente a parte in quasi tutti gli impianti, anche se gli integrati moderni hanno spesso un eccellente pre a bordo. Dagli smartphone l'esplosione delle cuffie e gli ampli dedicati alle cuffie (un tempo oggetti rari, anche perché tutti gli ampli avevano un'uscita cuffia).

Il digitale invece si è incuneato ovunque, anche nei successori dei lettori CD, negli ampli e nella casse acustiche ora anche wireless. Ma per l'ascolto innovativo e flessibile che la musica digitale consente  abbiamo solo due "music player" entrambi inadatti (per opposti motivi) a riempire il "vuoto" tra uno smartphone o un tablet e le casse acustiche wireless. Ovvero a fornire qualcosa di più come prestazioni e funzionalità, rispetto all'"impianto zero" tutto digitale, unico concepibile per chi ha iniziato a occuparsi di musica nel nuovo millennio.

Sarà il tema del prossimo post, questo ne è un'introduzione.

0 commenti:

Posta un commento

Sono stati segnalati occasionali problemi nell'inserimento dei commento con account Google con alcuni browser e impostazioni di protezione. In questo caso inserire il commento come "anonimo". Grazie