domenica 3 gennaio 2010

La discoteca nel PC

Quanti dischi avete? Mille, duemila, di più? Avete spazio sufficiente in casa per archiviarli in modo da ritrovarli facilmente? Quante volte avete tempo di ascoltare un album per intero? Rifuggite dalle playlist e dalle contaminazioni e vi affidate solo alla organizzazione della musica pensata dai musicisti e dai produttori? Leggete le note degli album e le parole delle canzoni sul libretto interno dei CD, superando senza problemi l'ostacolo rappresentato dai caratteri minuscoli, oppure usate più comodamente Internet per questo scopo? Per voi l'oggetto CD e soprattutto l'oggetto LP, con la sua copertina e le sue foto e il suo libretto interno ha una attrattiva molto vicina a quella della musica che contiene?

Se le risposte sono tutte o in maggioranza negative la tecnologia ha da tempo una risposta per voi.

Abbandonati i juke-box di CD o altri sistemi meccanici tentati dalla industria qualche anno fa (negli anni '90) la soluzione c'è, ed è nella case di quasi tutti: il PC, corredato da apposite applicazioni che possono archiviare la musica, cercarla , organizzarla in qualsiasi modo, ed ascoltarla, con la cuffia, o anche con l'impianto Hi-Fi, dove prende il posto del lettore CD (vedi i precedenti post sull'argomento).

Sto parlando ovviamente del popolare media player iTunes, che diventa anche un media service (per l'acquisto diretto della musica) con la applicazione connessa iTunes Store, e delle altre alternative disponibili. La prima cosa che si può eliminare è la discoteca "fisica", con i suoi problemi di sistemazione nella casa (e quindi con grande gioia di vostra moglie). L'appassionato di musica che ha 1000 CD o magari anche 1000 LP non lo farà mai (anche se è tentato), ma chi parte ora potrebbe essere fortemente tentato.

Dal punto di vista pratico non si perde nulla: la qualità, la "definizione", può essere la stessa del supporto fisico o anche superiore, il PC come lettore può raggiungere le stesse prestazioni di ottimi sistemi di lettura (non gratis, certo, bisogna dotarlo di opportune periferiche), album, foto dei musicisti, parole delle canzoni, recensioni, si può trovare tutto in Internet. Tutta una discoteca da 1000 album, in formato non compresso ("lossless") trova posto in un disco da 500 GB, una dimensione che si trova ormai anche nei notebook, e comune nei dischi esterni anche non alimentati (da connettere semplicemente ad una porta USB).
Ma sono i valori di quest'anno, magari l'anno prossimo saranno arrivati al TeraByte.

A fronte di nessuna rinuncia c'è anche un grande vantaggio: la semplicità e velocità di ricerca dei brani: iTunes ha introdotto anche una comoda ricerca per immagini delle copertine (copiata anche da altri player) che piace a tutti, ma questa modalità (che evidentemente è tipica di un momento di transizione, e memore del supporto fisico) non è certo la sola. In pochi attimi possiamo "prelevare" proprio quell'album che ci è venuto in mente, o organizzare al volo una playlist, o riprodurne una suggerita, magari comprando on-line (con gran gioia della Apple che per questo fornisce gratis questo potente strumento) i brani che ci mancano.

Chi parte da una discoteca fisica dovrà sobbarcarsi il lavoro di convertire i CD e di acquisirli nella libreria iTunes. Un lavoro abbastanza lungo, ma non troppo (in fondo non lo fate voi, lo fa il PC) che, certo dipende dal numero di dischi (500 o 1000 non sono pochi). Per chi si avventura in questa operazione ricordarsi di abilitare l'acquisizione in formato "lossless" (Apple lossless o ALAC è la sigla usata da Apple), in questo modo non si perderà nulla della qualità del contenuto originale. Poi bisognerà cercare su internet le copertina per utilizzare la comoda modalità "cover flow" e alla fine di questo lavoro, tutta la discoteca sarà sul PC, e quella fisica potrà rimanere come backup (magari in soffitta) oppure (orrore!) essere venduta.

E gli LP? L'operazione qui è più complessa perché occorrerebbe un converitore analogico-digitale e anche di qualità (gli oggetti da negozio PC come il Terratec sono un po' limitati e non renderebbero giustizia ai migliori LP). E la conversione analogico-digitale deve essere fatta con attenzione, regolando i livelli proprio come in una registrazione su nastro. Ed è forzatamente a velocità piena, 1x.
Ma ne parlo solo per completezza: nessun analogista degno di questo nome e con ancora una discoteca ricca di LP prenderà mai in considerazione neanche alla lontana l'idea di trasferirla su PC.

Gli altri probabilmente l'hanno fatto da tempo, comprando magari le successive pubblicazioni su CD degli stessi album. Per chi volesse comunque trasferire nella discoteca su PC (iTunes però la chiama "libreria", per questo mi viene da usare anche questo termine) una parte dei suoi LP c'è un sistema più pratico. Non bisognerebbe dirlo (e certo non darò indicazioni qui), ma in Internet ci sono diversi modi per trovare album già in formato digitale. Poiché comunque una copia è ammessa, e c'è un LP originale, si fa molto prima in questo modo. Scontando di solito una perdita di qualità (saranno comunemente in MP3, ma non è detto) ma appunto per l'ascolto serio rimarrà sempre l'adorato vinile. Su iTunes comunque molti album costano 7 € e quindi senza impazzire in ricerche (sempre che non siano 1000) si può anche prenderli comodamente da lì con un clic.

E la musica liquida? Quella che si compra in Internet? Anche qui (quasi) nessun problema, la musica acquistata dagli ormai numerosi siti che forniscono anche musica in qualità CD (Deutsche Grammophon, HDTracks, Linn records, Magnatune, ore anche Rhino) potrà essere importata su iTunes. L'unica operazione richiesta, se è in formato Flac, è la conversione in un formato supportato da iTunes (che non accetta il suddetto formato Flac).

Questo può essere un problema solo per il sito DG, tutti gli altri prevedono anche un formato compatibile iTunes: Rhino prevede anche il formato ALAC, Magnatune e HDTracks anche il formato Aiff (che iTunes supporta), e Linn Records il formato WMA (anche questo accettato da iTunes). Sul sito DG c'è in alternativa l'MP3 in "alta qualità" a 320Kbps, ma non è necessario ricorrere a questa riduzione. La conversione da Flac a Wma o Aiff con un convertitore gratuito come MediaMonkey è questione di pochi clic.

Da aggiungere che, almeno in ambiente Mac, è disponibile una piccola utility chiamata flukeformac, che consente al media player iTunes di leggere anche il formato Flac (ma solo in standard definition 16/44.1).

Per i più pigri e per chi ascolta molta musica senza interruzioni  iTunes può essere comandato con un telecomando, che poi non è altro che un normale telefonino iPhone con apposita applicazione (alla Apple sanno cosa significa "integrazione"). Non è che sia proprio indispensabile, almeno una volta tra un album (o una playlist) e l'altro penso che si possa alzarsi dalla poltrona. E anche molti notebook hanno in dotazione o possono essere corredati da un telecomando.

E la musica in alta definizione? Qui finisce la lista di vantaggi di iTunes. Che, per decisioni evidentemente di ordine commerciale di Apple, o più probabilmente delle case discografiche che concedono alla società di Steve Jobs i loro contenuti, non supporta il formato "DRM-free" Flac (il più usato a questo scopo).

Per estendere l'approccio "discoteca nel PC" anche alla musica liquida in alta definizione scaricata da Internet in Flac occorre al momento, purtroppo, un altro media player. A meno di sobbarcarsi ad una conversione ulteriore per gran parte della musica scaricata. Le alternative più gettonate sono Foobar2000 e MediaMonkey. Il primo gode di ottima stampa, ma a me è parso di utilizzo molto arduo, per via della sua interfaccia veramente minimalista e delle limitate funzioni di gestione libreria fornite come standard. Ci dovrò tornare sopra. MediaMonkey è qualcosa di molto più maneggevole, e riprende in parte le funzioni di iTunes con una interfaccia più Windows oriented, che sembra prendere come punto di partenza quella del primo player diffuso ampiamente su Internet, Winamp.

Quindi l'appassionato che voglia seguire questa strada, ma che voglia anche trarre beneficio dalla offerta sempre crescente in campo, deve scegliere tra due alternative: rinunciare alle comodità e alle features di iTunes e portare tutta la discoteca su MediaMonkey, oppure usare due player, riservando MediaMonkey agli album in High-Def. Al momento la seconda alternativa sembra la più praticabile, ma è tutto un mondo in continua evoluzione.

Resta poi da collegare la nostra dicoteca racchiusa in un PC all'impianto stereo per ascoltare effettivamente la musica (che sarebbe poi lo scopo) ma questo tema è già stato trattato in due precedenti post, anche se richiede diversi approfondimenti sui quali tornerò presto.

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