Il Web, anche se sarebbe una "ragnatela", viene immaginato più come un mare, visto che per l'azione di cercare e visualizzare i contenuti si usa il termine "navigare". Lo stesso avviene nei Paesi anglosassoni dove però l'azione è descritta come più impegnativa e anche un po' pericolosa: "surfing the web"(ultimamente potrebbero avere ragione loro). I siti web potrebbero essere visti quindi come delle navi su cui il navigatore sale e percorre un tratto (spesso breve) per poi saltare su un'altra.
Negli anni, ormai molti, di attività sul web e di creazione e gestione di diversi siti web, sempre dedicati alla musica, sono incappato spesso in siti web che sembravano ormai abbandonati, come i vascelli fantasma dei lontani anni delle esplorazioni. Nessuno ci fa caso a quanto pare, io invece come "produttore" mi chiedo spesso cosa potrebbe essere avvenuto a quel vascello.
Vascelli in fondo al mare e vascelli fantasma
I siti in questione sono di due tipi: i più comuni sono i siti abbandonati, li avevo linkati su Musica & Memoria perché erano dedicati a gruppi o musicisti, a fenonemi musicali e di costume, e nella periodica verifica dei link si scopre che non ci sono più. Come vascelli inabissati e definitivamente perduti.
Sono storie spesso tristi, siti di musicisti che non sono più da anni tra noi, come il pioniere del beat e primo front-man dei Camaleonti, Riki Maiocchi, probabilmente i parenti hanno ritenuto che la pagina su Wikipedia, che invece resiste, può bastare. O come il bel sito dedicato da Jim Capaldi a tutta la discografia di pete Seeger (che è particolarmente estesa e disordinata), sparito anch'esso poco dopo la purtroppo prematura scomparsa del leggendario batterista dei Traffic. I suoi parenti non si sono dimostrati molto rispettosi della sua memoria. In altri casi sono siti contenenti informazioni molto utili, come accuratissime discografie complete che però, a un certo punto e senza preavviso, scompaiono nel nulla. Da anni ho quindi l'abitudine di salvare le informazioni preziose e rare, ed è servito molte volte.
Più affascinanti sono i veri e propri vascelli fantasma, i siti che continuano ad aspettare sul grande mare del web occasionali visitatori senza nessun aggiornamento da anni ed anni, e ancor più lo sono quelli che apparentemente hanno ancora una vita a bordo, ma ci si accorge che si tratta solo di un programma software, magari un feed RSS delle news che continuerà ad aggiornare il sito anche per secoli, se nessuno lo fermerà, senza richiedere nessun intervento umano. Neanche per fermarlo peraltro, perchè questo avverrà alla scadenza del contratto di registrazione del dominio e del servizio. Contratto che di solito ha durata annuale e costo molto limitato, ma per alcuni sembrerebbe che l'autore abbia fatto un contratto decennale prima di svanire nel nulla (spero per occuparsi d'altro).
Qualche esempio
Cominciamo dai gloriosi e celebrati anni '60, che purtoppo si allontanano sempre più nel tempo, decennio dopo decennio:
- Il sito della rivista Anni '60, un revival anch'esso ormai lontano (1986), ripropone i contenuti e altre informazioni pubblicate a suo tempo. Cercando gli ultimi aggiornamenti si trova una pagina degli annunci, il cui ultimo aggiornamento risale al dicembre del 2007. Sono ormai dodici anni di navigazione solitaria.
- Il sito della Beat Boutique 67, con cui sono stato in contatto per diversi anni per il mio sito Musica & Memoria, il creatore e gestore (che era giovane) credo che si occupi di altro, ma la sua "creatura" rimane sul web, congelata all'ultima edizione della rivista (2013) e del festival organizzato a Viguzzolo (2012).
Altri due esempi con contenuti più recenti:
- Un sito molto ben fatto, Chinese Restaurant, sincero e vivace e con una bella grafica, dedicato da Stefania, una fan, ai Krisma, ovvero a Maurizio Arcieri e a Cristina Moser, un omaggio che è bello si trovi ancora sul web, e si legge anche che era diventato il sito ufficiale del duo, ma gli ultimi segni di vita risalgono al 2004, mentre Maurizio purtroppo è scomparso nel 2015 e di questo non c'è notizia sul sito. Cosa sarà successo nel frattempo?
- E per finire un esempio di un sito che si aggiorna da solo, che può continuare la sua navigazione anche senza intervento umano. Solitary Beach, un sito veramente eccellente come grafica, organizzazione e contenuti, dedicato a Franco Battiato, definito dall'ignoto autore (nessuna informazione su di lui o su di lei, solo il suo nickname, Kar) con grande finezza "un gesto informativo". E' ospitato su una piattaforma che offre spazio web gratuitamente (altervista) e quindi può continuare all'infinito, se la piattaforma non chiude. Anche perché il sito è apparentemente attivo, la sezione news si aggiorna automaticamente con le notizie che citano Battiato e le ultime che appaiono sono di questo agosto 2020.
Mentre l'aggiornamento vero e proprio è fermo al 2009, ultimo album del maestro citato nella discografia (Inneres Auge), mancano i 4 album successivi e i 2 dal vivo, d'altronde sono passati quasi 11 anni. Altra particolarità è la home page "muta", nel senso che è priva dei link alle pagine interne. Penso per un problema successivo perché anni fa era navigabile normalmente. Si può comunque accedere alle pagine partendo dalla site map.
Un mare virtuale
Questi sono solo pochi esempi e mi sono limitato ai siti, ma ci sono anche i blog che, utilizzando tipicamente una piattaforma gratuita (come questa, Blogger) non hanno nessuna scadenza. Trasmettono, i siti e blog abbandonati a sè stessi, un mix di malinconia e sensazione di avere davanti un mare infinito.
La pagina News del sito Solitary Beach "fotografata" il 18 agosto 2020
Un sito “fantasma” che trovo interessante è questo: http://www.guanciarossa.it/ieri/ IERI - Radio Hi-Fi.
RispondiEliminaPurtroppo non riesco più a trovare quello dove c’erano le recensioni degli apparecchi prese dalle riviste specifiche di allora (anni 70) tipo SUONO, SUPERSTEREO, STEREOPLAY, e molte altre che al momento non ricordo. Il periodo d’oro dell’alta fedeltà. Un vero peccato per chi come me è appassionato di questi articoli vintage. Ciao.