Tidal è un servizio nato da una iniziativa norvegese (la società si chiama Aspiro Music AS) lanciata lo scorso ottobre come "reborn" del precedente servizio Wimp (della stessa compagnia) ed è disponibile attualmente in USA, UK e Canada oltre che in diversi paesi del Nord Europa: Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia, Germania, Polonia, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Irlanda.
E' inoltre disponibile negli altri paesi (credo tutti, in Italia almeno sì) tramite i partner hi-fi, ovvero i produttori di network audio player (o music server) che rendono possibile l'accesso al servizio di streaming sul loro componente, in aggiunta al popolare Spotify. Questo significa che nella app di controllo del network player tra le sorgenti che si possono selezionare c'è anche Tidal. Che però può poi essere usato anche indipendentemente dal network player. Questo è il caso sicuramente della partnership con Linn, che ho avuto modo di provare, che sia così anche per gli altri è da verificare. Quindi una volta installato ed abilitato Tidal, ad esempio, sul vostro iPad (è supportato però anche Android) si può ascoltare direttamente dal tablet e anche scaricare la musica e ascoltare offline sul tablet, come si fa con Qobuz o Spotify. Idem se si usa invece uno smartphone.
I partner Hi-Fi sono elencati nelle FAQ della pagina di supporto e al momento sono, oltre a Linn: Meridian, Electrocompaniet, McIntosh, Wadia, Amarra sQ, Mirage, Squeezebox, Sonos (Beta), Bluesound, Auralic, Simple Audio. Personalmente ho visto promozione di questa possibilità solo per Sonos e Linn e quindi sarebbe da valutare caso per caso la effettiva disponibilità nel nostro paese. Linn però è ben presente da noi e da qui anche il senso di questo articolo.
La partnership da' diritto all'accesso ed include due mesi gratis di abbonamento al servizio. Dopodiché per proseguire a beneficiarne bisogna sottoscrivere l'abbonamento personale che ha un costo di 20 € al mese (19 e qualcosa come sempre) quindi come Qobuz.
Come si presenta
Vediamo come si presenta il servizio nei paesi dove è disponibile (in Italia il sito si chiude subito sulla pagina in figura che dice "da voi no", eccesso di zelo scandinavo, ma basta accedere alla cache di Google per vedere anche le altre).
Nella seconda pagina viene enfatizzato il plus di Tidal rispetto a Spotify, ovvero la qualità CD, dichiarata però come bitrate: 1411 Kbps (16 x 44.1 x 2 = 1411). La qualità massima di Spotify è 320Kbps e questa differenza è ovviamente rimarcata nel sito (ed è il motivo, penso, per cui hanno scelto di presentare questa unità di misura anziché "qualità CD").
Non mancano i riferimenti alle recensioni positive da parte di diverse testate specializzate e non. Sul lato sinistro anche un iPhone con la app Tidal. Le app sono ovviamente molto simili a quelle di Qobuz condividendo la stessa impostazione più "seria". Playlist e simili comunque ci sono.
In questa pagina successiva vengono messi in evidenza i tre punti di forza di Tidal secondo la compagnia, quindi suono in qualità CD con un catalogo di 25 milioni di brani, download video in HD (video, non audio) e "curated edition" cioè contenuti testuali e informazioni ulteriori sul materiale disponibile, che è una peculiarità di Tidal. Forse utile, una versione "dematerializzata" dei booklet dei CD e degli LP. Anche se sul web, tra Wikipedia e Allmusic si trova già di tutto e di più.
La app è scaricabile da App Store. Ovviamente è gratuita, ma per attivarla occorre fare login e quindi essere registrati. Dovrei comprare un network player Linn per poterlo fare e quindi pubblico per una volta uno screenshot tratto dal web, da una recensione di What Hi-Fi in particolare, che mostra come si presenta la app su vari formati di smartphone e tablet da 7" e 10". Molto semplice e visuale sul modello iTunes ultimo, direi.
Il catalogo
Non ho potuto fare prove (d'altra parte fare prove di copertura è assai arduo e dipende dai gusti musicali personali, quello che si ritiene fondamentale e quello no). A quanto mi hanno detto (e d'altra parte se sono 25 milioni di brani ci deve essere molto) la copertura è buona, più sul materiale nuovo con qualche buco sui classici (si parlava di classici del rock, però). Insomma una situazione non diversa quantitativamente da Qobuz ma con approfondimenti in parte diversi sui generi musicali.
Vale quindi sempre la valutazione che facevo per Qobuz: la quantità di musica valida e interessante che c'è è più che sufficiente per saturare (ed oltre) il tempo sempre limitato che possiamo dedicare ad essa.
Una breve prova pratica
Ho potuto effettuarla in occasione di una presentazione del nuovo sistema all-digital Linn Exact di cui conto di riferire presto. Dalla app di controllo del network player Linn (il top Climax Exact in questo caso) tra le funzioni / source disponibili appare anche Tidal. Scegliendo questa sorgente si avvia la app sul tablet o sullo smartphone e si possono selezionare singole canzoni o interi album che si possono individuare come playlist per ascolti successivi, lo stesso sistema di Spotify e Qobuz. L'output però esce direttamente dal network player e viene acquisito in rete da questo componente, non trasmesso dal tablet via wi-fi, Si comporta quindi come un comando remoto. Faccio questa precisazione perché i network player Linn supportano anche il protocollo airplay e quindi possono eseguire qualsiasi flusso audio generato su un tablet o su uno smartphone connesso con questo protocollo.
Il suono? Ovviamente tutto bene, su questo blog promuoviamo la diffusione del suono un alta definizione perché non c'è alcun motivo per non sfruttare al massimo la tecnologia, quando non ha in sostanza costi aggiuntivi, ma la qualità CD con sistemi di riproduzione validi già fornisce un ascolto eccellente.
E Deezer Elite? Tempo fa ho letto che doveva arrivare in Italia all'inizio del 2015...
RispondiEliminaA quanto ho visto e anche ricontrollato qualche giorno Deezer Elite è disponibile solo in USA e solo connesso al fornitore di componenti hardware Sonos. Che peraltro sono componenti particolari, all-in-1 e da scrivania, non da impianto hi-fi anche "grande" come quelli Linn. Tu hai trovato invece informazioni su una disponibilità anche in Italia?
EliminaIn effetti soltanto questo:
Eliminahttp://www.dday.it/redazione/14510/deezer-elite-arrivera-in-italia-a-gennaio-con-audio-lossless
A quanto sembra non è ancora arrivato. Se fosse disponibile potrebbe essere interessante perché essendo già un servizio streaming lossy avrebbe (forse, se non introducono limitazioni) un catalogo
Eliminapiù ampio.
http://www.dday.it/redazione/15658/lo-streaming-lossless-di-deezer-elite-da-oggi-disponibile-in-italia#comment_9e1074
EliminaDisponibile a metà, però...
E' confermato. Anche Tidal è da oggi disponibile in Italia. Mi è arrivata oggi la comunicazione via email (a seguito della manifestazione d'interesse a suo tempo espressa). Eccolo in sintesi:
RispondiEliminaTIDAL Launches in your country today
News: TIDAL is expanding
We are very pleased to announce that TIDAL is now also available in the following new countries: South Africa, Italy, Czech Republic, Slovakia, Singapore and Denmark.
As a thank you for being an early supporter of our service, we are pleased to offer you an exclusive 30-day trial to TIDAL* instead of the standard 7-day trial.