domenica 17 aprile 2011

Il ripping dei CD con Foobar2000

NOTA: Questa guida, pubblicata originariamente nel 2011, è stata aggiornata alle evoluzioni di Foobar2000 e della musica digitale ad ottobre 2020

Chi vuole "liquefare" la propria discoteca e trasferirla su un archivio informatico (disco esterno o di rete che sia) deve effettuare una conversione in digitale chiamata universalmente "ripping".

E' una attività che può essere complicata a piacere, come si può verificare sul noto sito TNT-Audio, dove quattro successivi articoli sono dedicati ad una esauriente trattazione su tutto quello che occorre fare per trasferire in digitale alla perfezione sorgenti analogici (vinile) o CD. Ore di lavoro per un singolo album.

E' possibile però ridurre i tempi a 15-20' per CD usando prodotti già progettati per il ripping. Avendo eletto Foobar2000 a media player di riferimento, e poichè fa in modo completo ed esauriente anche questo mestiere(ed è gratuito), perché complicare la configurazione con altri software?

Una conversione accurata
Ma non è una operazione che si può fare automaticamente e semplicemente con iTunes?
Sì, ma la conversione potrebbe non essere accurata. Imperfezioni nel disco o errori temporanei nel sistema di lettura possono dare luogo a sequenze di bit non identiche a quelle del CD master. Non saranno frequenti, non saranno normalmente udibili in modo evidente, grazie alla correzione di errori prevista dal sistema, ma potrebbero creare un degrado all'ascolto avvertibile con ascolti più accurati o percepibili come "fatica d'ascolto". E, soprattutto, i tempi con iTunes sono quasi uguali, e la onversione è solo in formato ALAC.

Per una conversione la più precisa possibile si possono usare diversi sistemi e software, perfino il confronto con analizzatori di spettro tra i file digitali originali e quelli convertiti. Un software usato per la conversione si chiama proprio Exact Audio Copy (EAC) ed è gratuito anche lui ma, a detta di chi lo usa, la ricerca inesauribile della perfezione può anche richiedere numerosi tentativi e quindi, anche in questo caso, ore di lavoro.

Manteniamoci quindi in una via mediana con l'aiuto di Foobar2000 e dei suoi componenti aggiuntivi. Qualità sì, ma senza diventare paranoici.

Come sempre inseriamo qui la guida passo - passo qui nel seguito e la sequenza di immagini in fondo - per maggiore facilità e scorrevolezza di lettura.

1. Scegliere le modalità di ripping
Il primo passo, dopo aver inserito ovviamente il CD nel lettore, è selezionare File > Open CD. Il primo pannello da aprire è "Drive settings" nel quale si può scegliere la modalità di ripping, scegliendo tra due livelli crescenti di verifica: Standard e Paranoid (oppure Disabled, per nessun controllo). Riguardo al secondo livello è evidente dal nome che è lasciato soltanto a chi abbia tanto tempo a disposizione (nel senso che il processo è più lento e qualche minimo errore di conversione potrebbe scoprirlo). Conviene impostare il livello standard.

I due ulteriori parametri che si possono selezionare, dal primo pannello sono il Drive Offset e la velocità di lettura. Il Drive Offset (slittamento rispetto ad un valore di riferimento) è una caratteristica dei lettori. Allineandolo a quello del riferimento la verifica della correttezza della conversione sarà più precisa. Di default è disabilitato (a zero) ma selezionando Auto può essere ricavata (nella maggioranza dei casi) dal DB di AccurateRip in base al modello di lettore dischi ottici. L'altro pulsante consente invece di leggere a velocità ridotta, quindi con minore probabilità di ottenere errori (ma mettendoci più tempo). Da usare solo se serve, ovvero nel caso siano rilevati "minor problems" su una o più tracce.

2. Acquisire le informazioni per le tracce dell'album
E' l'operazione di "tagging" molto importante per avere alla fine delle conversioni una libreria musicale digitale ben organizzata e ben gestibile, necessaria perchè per motivi non noti i produttori di CD non hanno mai usato la funzione CD Text. Foobar2000 effettua questa operazione automaticamente collegandosi al DB open source FreeDB e selezionando quello che ritiene il risultato migliore, se lo trova.
Se non lo trova o se il risultato non è esatto (per esempio riguarda una diversa edizione dello stesso CD) c'è la possibilità di una ricerca più accurata con il tasto "Lookup" che apre la funzione di tagger su diverse edizioni su FreeDB, trovando quella corretta od una edizione alternativa che si adatta al nostro CD. 
Può anche succedere che il CD non sia presente sul vastissimo DB (collaborativo, creato da centinaia di migliao o forse milioni di utenti). Può essere un CD locale, nazionale, oppure un CD autoprodotto. In questo caso il tagging dobbiamo farlo noi, riempiendo tutti i campi (nomi delle tracce, genere, data, ecc.).
In questo caso su Foobar2000 si può anche installare un component che fa la ricerca su un altro grande DB mondiale, Discogs, che contiene anche molte edizioni locali e dichi rari. Richiede però di essere iscritti a Discogs.

3. Controllo dei tag
Anche nel caso di tagging automatico bisogna fare sempre un controllo sui tag, in particolare sulla data di edizione (spesso viene inserita quella di una ristampa invece di quella della prima edizione dell'album, e nella libreria deve esserci quest'ultima) e sul genere, di solito attribuito con mota fantasia (per esempio al primo album di Adele, "19" è attribuito il genere "folk").

4. Avvio della fase di ripping
Completate le operazioni di tagging nella successiva sezione"Actions" del pannello "Rip Audio CD"  si selezionerà il flag Verify with AccurateRip (altrimenti era inutile seguire questa procedura) e il quindi il pulsante Proceed to the Converter Setup Dialog. 

5. La scelta del formato e dei parametri di conversione
Nel pannello Converter Setup Dialog si potrà selezionare il formato di output e la directory di destinazione. Il formato di default è lo standard PCM (Wav oppure AIFF per Mac) ovviamente allo stesso bitrate e frequenza del CD originale. Normalmente però si utilizzerà un formato compresso lossless, per risparmiare sullo spazio disco, e quindi solitamente FLAC, e anche e soprattutto perché in Wav non è possibile associare le comode informazioni aggiuntive, i metadati. In alternativa si può usare anche WavPack, ma in tutti e due i casi è necessario installare il software di decodifica scaricando l'eseguibile dai siti relativi e copiandolo nella directory di destinazione. Di questa modalità un po' da smanettoni avevo già parlato nella mini guida di Foobar2000.

C'è anche nel pannello una terza opzione, chiamata "processing". Si può infatti elaborare l'audio in conversione utilizzando i DSP (Digital Signal Processors) inclusi nel pacchetto. La maggior parte sono di uso particolare (tipo conversione da mono a stereo e viceversa o simili) e interessano poco chi si poneva l'obiettivo opposto di riportare l'audio sul disco del PC nel modo più fedele possibile.

Può essere forse interessante Advanced Limiter o, meglio, Hard -6dB limiter, che possono ridurre i picchi di software non ben registrato e conseguenti problemi di clipping. Il secondo limita la riduzione, appunto, prudenzialmente a -6dB.

6. La conversione
A questo punto sono completate tutte le operazioni iniziali e si può dare il via alla conversione. Nel primo tentativo avevo usato tutti i valori di default, conversione Standard e Offset a 0. Sul mio notebook, un Sony Vaio con Windows 7 la durata di conversione di un album con questi parametri è stata piuttosto breve, 9-10' circa (il test era su Central Reservation di Beth Orton). Il notebook però è piuttosto potente e questo tempo potrebbe essere più lungo in altre configurazioni.

Alla fine il responso sulla famosa accuratezza è mostrato in un pannello di log. Di norma vengono riportati "no problems" con la indicazione del numero di comparazioni identiche (confidence) sul DB di AccurateRip (sino ad un massimo di tutta tranquillità di 200). In alcuni casi in alcune tracce vengono evidenziati "minor problems" con la indicazione del motivo, che può essere la necessità di più tentativi per arrivare al grado di confidenza accettabile. Oppure, come nel mio caso, nella prima traccia la conversione va comunque a buon fine grazie al sistema di correzione errori ma il risultato è di livello "Not accurate" quindi non identico ai riferimenti nel DB. All'ascolto non si nota nulla, ma bisogna approfondire. Anche perché è un disco comprato usato.

Facciamo allora un test con un altro CD, questa volta è acquistato nuovo, in ottime condizioni, è Someday My Prince Will Come di Miles Davis. In questo caso il risultato è analogo per le varie tracce, ma ancora una volta Not Accurate per l'ultima.

7. E adesso?
Qualche traccia non è perfetta, e adesso cosa si fa? Questa è la parte che fa rimpiangere il buon vecchio iTunes o i ripper gratuiti per Flac. Infatti non c'è un qualche altro software che risolve tutto. Bisogna procedere per tentativi usando le variabili a disposizione. Tanto per cominciare bisogna considerare criticamente la strategia di controllo. AccurateRip fa un confronto con il suo DB, con la media delle conversioni effettuate. Il suo allarme nasce da uno scostamento dalla media. Se la base statistica non è significativa (numeri non grandi, CD rari) il risultato può non essere significativo. Questo può accadere per i dischi di jazz meno diffusi.

Se però il CD non è raro e/o il difetto è confermato non rimane che: a) pulire perfettamente il CD sperando che questa sia l'origine del problema di trasferimento; b) controllare altri eventuali difetti del dischetto, ad esempio nel foro centrale; c) modificare i parametri (drive offset e velocità) uno alla volta; d) supporre che sia un problema di drive (lettore CD/DVD) e provare con un altro (anche più vecchio, potrebbe essere più robusto); e) quando tutto il resto non funziona, ricomprare il CD, possibilmente già in formato liquido. Più naturalmente molti altri consigli per facilitare il processo di lettura, che si possono trovare in rete.

8. Gli interventi correttivi
Come si vede ci sono tutti i presupposti per diventare pazzi dietro a questo processo di raggiungimento della perfezione. Ma a volte è sufficiente il primo intervento, cioè la pulizia del CD. Come nel caso del mio CD di Miles Davis che, al secondo tentativo, e dopo aver osservato, controllandolo meglio, che un'opera di pulizia non era inutile, ha riportato una conversione pienamente accettabile, con solo minor problems (Vedi Figura 12).

Per l'altro CD usato come test, quello di Beth Orton, la pulizia invece non ha dato risultati. Guardandolo con attenzione compaiono alcuni lievi graffi, che potrebbero essere l'origine del problema. Ho proceduto quindi a cambiare alcuni parametri. Con il driver offset in modalità "auto" (il valore rilevato è in questo caso 667) la segnalazione sulla prima traccia sparisce. Ho quindi proseguito anche con la limitazione di velocità e la conversione si è conclusa in modo quasi perfetto, con una segnalazione soltanto su una traccia (vedi Figura 13). Togliendo la limitazione di velocità e lasciando solo la correzione dell'offset il risultato era lo stesso. Ho anche provato il DSP hard -6dB limiter con risultati positivi: nella prima traccia Stolen, dove proprio nella registrazione originale in alcuni momenti la voce è troppo "sparata" con le sibilanti eccessivamente in evidenza, il difetto veniva attenuato.

Nel mio caso quindi il parametro più efficace era l'offset mentre il drive, anche ad alta velocità, non introduce errori. Non è detto che sia sempre così e quindi ognuno dovrà caso per caso trovare le combinazioni più efficaci.
Da notare che con il limitatore di velocità il tempo di conversione si estende ad oltre il doppio (25' nel mio caso) mentre aggiustando soltanto l'offset, ovviamente, non cambia.
Bisogna mettere in conto comunque fino a 20-30' di lavoro (e anche di più) per ogni CD, considerando i poassibili interventi correttivi.
Ovviamente la nuova azione di ripping a parametri modificati potremo applicarla, se vogliamo risparmiare tempo, solo alla traccia o alle tracce dichiarate non corrette nel report di ripping. La selezione delle sole tracce da convertire si può fare sempre dal pannello che si apre con il pulsante Rip. Operando su una sola traccia alla volta la lettura è evidentemente più agevole e il "minor problem" di solito scompare.

In conclusione
Quindi la conversione con controllo effettivamente funziona e può dare dei vantaggi effettivi rispetto ai programmi di acquisizione standard. Ma consiglio di fermarsi ai "minor problems".

La conversione passo-passo per immagini
Ecco come sempre le videate a commento dei vari passi di conversione.

1) La selezione del CD


2) Il primo pannello con la scelta delle operazioni da fare sul CD


3) La scelta dei parametri di conversione. Si notano il livello di Accurate Rip, il Read drive offset e il Limit Drive Speed.


4) Il pannelo Rip Audio Cd selezionato (in questo caso con "19" di Adele)


5) La ricerca dei nomi delle tracce (tags) per il CD di Beth Orton con Discogs e le numerose varianti visualizzate


6) L'acquisizione dei tags con Discogs


7) Il pannello Converter Setup Dialog con la selezione del formato su WAV


8) La selezione del formato di output.


9) Le opzioni disponibili per la conversione in FLAC


10) La conversione in corso per il CD di Adele


11) Il risultato della conversione con i parametri di default per il CD di Beth Orton


12) Il risultato della conversione del CD di Miles Davis dopo la pulizia a fondo


13) Il risultato della conversione del CD della Orton con i parametri modificati: Offset automatico (667) e limitazione velocità inserito.

1 commento:

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