lunedì 13 gennaio 2020

La vera alta fedeltà esiste

Per ascoltare un pianoforte in casa nostra con elevato realismo, quasi come se fosse proprio nella nostra (ampia, necessariamente) stanza serve un impianto di alto livello, lo sappiamo. Diffusori allo stato dell'arte, amplificazione a più telai all'altezza, una registrazione accuratissima riversata in DSD512 oppure, se rimaniamo in analogico, riprodotta da uno Studer con nastro da 1 pollice a 2 tracce e che legge a 38 cm/sec. Un impianto da sogno per un appassionato audiofilo, un impianto per il quale l'investimento necessario è nell'ordine delle decine di migliaia di Euro. Ma sappiamo che non sarà comunque mai una qualità assoluta, l'esatta riproduzione del pianista quando lo suonava.

La perfezione assoluta però esiste, ed è anche banale raggiungerla: un pianoforte a coda che suona nella nostra stanza (che, ripeto, deve essere adeguata). Sì, direte voi, ma servirebbe anche che sullo sgabello sedesse Yuja Wang in persona, o qualcuna delle sue amiche, o amici. Non il nostro amico che dice che ha studiato pianoforte quando andava alle medie. E meno che mai, noi. Ebbene ora ci siamo, ci ha pensato proprio una casa di strumenti musicali che è un mito nel settore.


Spirio
Con questo nome curioso la Steinway & Sons (sono proprio loro) propone la versione per il terzo millennio dei music-rolls  Ampico di cui avevo scritto qualche anno fa. Molta meno meccanica, rimpiazzata da elettronica e digitale e ovviamente connessione in wi-fi ad una apposita app, e il pianoforte (Steinway ovviamente) suona da solo, ora come allora, 120 anni dopo. Ripetendo esattamente la durata e la pressione sui tasti del famoso/famosa pianista che ha registrato uno dei brani del nutrito catalogo di Spirio (la Steinway è una potenza nel settore), non c'è dubbio che la riproduzione sarà di qualità irraggiungibile anche per l'impianto più raffinato e costoso che si possa immaginare. Accedendo al sito (questo è il link) si può vedere il video dimostrativo e leggere l'ampio corredo informativo.


Cosa si può ascoltare
I pianoforti Steinway sono adottati da un gran numero di sale da concerto e di studi di registrazione e quindi come prevedibile sono molti i nomi noti che hanno registrato loro esecuzioni con tecnologia Spirio. A cominciare dalle star cinesi della classica, ma arrivando anche ad altre sensibilità, come  Ludovico Einaudi. Il catalogo attuale si può consultare a questo link.


E i grandi nomi del passato? Ovviamente non possono aver registrato direttamente per Spirio, ma attraverso un software di trascodifica da registrazioni esistenti (di adeguata qualità, si suppone) sono disponibili anche loro registrazioni, da Glenn Gould a Thelonious Monk a Duke Ellington a Bill Evans, ai grandi nomi della classica, inclusi Arturo Benedetti Michelangeli o Claudio Arrau. Sono gli "Spirio Artists".
In questo caso la trascodifica e soprattutto la registrazione originale non potrà aver catturato esattamente come hanno suonato questi grandi pianisti, e anche il pianoforte non sarà il medesimo. Ma il suono del piano sarà comunque sempre più realistico di come lo potranno mai riprodurre i sistemi top di Magico, TAD o Wilson Audio.

Bellissimo, ma è più accessibile?
Non proprio, perchè oltre a Spirio, che ha "prezzo a richiesta" (e quindi sospettiamo che non sia troppo economico) serve anche un pianoforte a coda Steinway. Il modello base compatibile si chiama O-180 e parte da 33.000 €, oppure è possibile adattare a Spirio anche il B-211, che parte da 55.000 €.
Per chi fosse interessato si possono avere più informazioni e, per i più coraggiosi, anche un'offerta, a 3 centri musicali d'Italia, incluso il noto Alfonsi di Via Giovanni Lanza a Roma.
Affascinante ma assai impegnativo.

2 commenti:

  1. Anonimo26/1/20

    Questo può andare bene per gli appassionati di pianoforte (danarosi)!!!!! ma tutti gli altri ??? manca "solo" l'orchestra ..... :-(

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    1. Ovviamente è un'iperbole, ma considerando che il pianoforte è uno strumento che copre tutte le ottave udibili, è comunque una buona approssimazione. Nell'ottocento con le riduzioni per pianoforte si ascoltavano a casa pure le sinfonie, magari con gli esecutori che suonano a 4 mani.

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