Il primo e più popolare media player, iTunes della Apple, continua però ad essere una valida alternativa per la grande semplicità d'uso e la perfetta integrazione con altre periferiche e prodotti Apple. iTunes è stato progettato in unione con il portale di download omonimo, leader di mercato, e quindi è indirizzato in primo luogo alla musica in formato compresso (AAC di Apple in questo caso), ma può essere usato senza problemi anche per archiviare, organizzare e suonare musica in formato non compresso, fino all'alta definizione, anche se ancora con limitazioni, come vediamo tra poco.
In ambiente Apple Mac, come abbiamo visto in un altro post, è anzi il media player di riferimento, eventualmente con prodotti integrativi, anche perché Foobar2000 per Mac non è disponibile.
Inserire i CD nella libreria iTunes
Per creare una libreria musicale "liquida" la prima operazione, nella gran parte dei casi, sarà il trasferimento dei propri CD. Una operazione che iTunes fa di default quando si inserisce un CD nel lettore, a meno di disabilitare questa funzione. Bisogna però selezionare in precedenza la modalità di importazione in modo che il contenuto musicale del CD sia mantenuto in formato non compresso.
iTunes supporta tre formati senza perdita (lossless): quello standard del sistema di campionamento PCM, ovvero il WAV, quello equivalente proprietario di Apple, AIFF, e lo standard di compressione lossless di Apple, ALAC. Il terzo formato supporta l'audio in alta definizione, consente di risparmiare spazio in memoria, prevede tutti i tag e le informazioni associate ai brani e agli album e quindi è sicuramente da preferire.
Nel pannello Modifiche > Preferenze > Generali > Impostazioni di importazione occorre selezionare Importa usando > Codificatore Apple Lossless e tutti i file musicale importati saranno in formato Alac (Fig. 1, Fig. 2)
E' possibile anche richiedere in importazione un controllo più approfondito sulla eventuale presenza di errori nel CD (Fig. 3), sul tipo di AccurateRip disponibile su Foobar2000 (vedi la guida). Anche qui nel caso di errori non è che rimanga molto da fare, a parte pulire il CD se è sporco in modo visibile, ma non si tratta di situazioni frequenti per chi ha un minimo di cura dei propri CD.
Non resta quindi che provare la funzionalità. Usiamo prima un CD nuovo, l'eccellente Into The Labyrinth dei Dead Can Dance, uno dei migliori album del duo australiano, che viene acquisito in pochi minuti (< 10') ed inserito nella libreria di iTunes con foto, titoli e tutto, in modo automatico. Come si vede in Fig. 4 il formato è Alac 16 bit / 44.1, quindi nessuna perdita del prezioso contenuto audio originale, in questo caso peraltro proveniente da una registrazione ottima, disponibile un tempo anche su SACD, per chi riesce ancora a trovarlo (i prezzi su eBay sono in salita).
Ho fatto un altro test anche con un CD meno recente e più usato, Someday My Prince Will Come di Miles Davis, che nella conversione con Foobar2000 e AccurateRip aveva rilevato alcuni "minor problems", ma in questo caso nulla è stato individuato. Il controllo probabilmente è di tipo diverso e anche il tempo necessario per l'acquisizione, che non aumenta, sembra dimostrarlo.
In sintesi la funzione appare più veloce che con Foobar2000, allo stesso livello di comodità, e probabilmente meno selettiva rispetto allo stato del CD, ma non bisogna esagerare in questo tipo di pignolerie.
Importare musica liquida
Qui emergono le limitazioni principali di iTunes. Per scelta precisa della Apple, che difende le proprie "proprietà", il formato standard per il download della musica liquida, vale a dire il FLAC, non è supportato, e non lo sono neanche i formati alternativi (WMA lossless, WavPack, APE). E, per finire, su iTunes la musica non compressa in formato Alac o Aiff non è in vendita. Bisogna per forza passare per una conversione.
(Aggiornamento 6/6/2014: Nel frattempo Apple ha reso pubblico il formato ALAC e progressivamente i siti di download hanno iniziato a rendere disponibili i contenuti anche in questo formato. Nel 2014 tutti i maggiori siti, Qobuz, HDtracks, Linn Records, Hyperion Records forniscono direttamente i file audio anche in ALAC. La necessità di conversione però può rimanere ancora per vari motivi e questa sezione quindi può essere ancora utile)
In ambiente Mac, come avevamo visto a suo tempo (vedi la guida), è disponibile una comodissima applicazione chiamata XLD, gratuita, che fa tutto in un clic, conversione in Alac e inserimento nella libreria iTunes.
In ambiente Windows però XLD non è disponibile e bisogna individuare una alternativa. Che gratis e affidabile al momento non c'è, o è molto ben nascosta.
Il principale e più diffuso tool per questa operazione è dBpoweramp di Illustrate, un tempo leader del settore, gratuito, leggero ed efficiente, ora espanso ad ambiente omnicomprensivo, a pagamento (e anche abbastanza caro relativamente a prodotti analoghi) e senza versione trial per capire se fa al caso nostro (si trova, ma bisogna cercare in rete).
Una alternativa è un prodotto analogo ma molto più leggero e specializzato per la sola conversione (e meno caro: 10 $) che si chiama Xrecode II.
Il funzionamento è molto semplice, una volta installato il software (che si fa all'antica, semplicemente "unzippando" il kit in una directory): si individua la directory che contiene l'album da convertire, si seleziona il formato (Alac, nel nostro caso), si definisce la directory di output e si avvia la conversione.
Bisogna solo fare una operazione preliminare obbligatoria. Il decoder Alac incluso in xrecode è limitato a 16 bit, come abbiamo sperimentato, e quindi bisogna aggiungere e poi selezionare un decoder esterno, funzione prevista dall'applicazione. Il decoder esterno si chiama qaac.exe e con un po' di pazienza si trova e si recupera dalla rete (ovviamente è free), bisogna solo copiarlo poi in una directory a nostra scelta e farlo sapere a xrecode. (Fig. 5). A questo punto si può selezionare il comando Configura e nel successivo pannello Supporta 24 bit Audio e non si avranno più limitazioni in conversione. Per gli altri vanno bene i default.
Sono previste alcune opzioni per la conversione ma conviene lasciare solo quella di base, xrecode pensa lui, oltre a convertire in Alac, a riempire tutti i tag (titolo canzoni ecc., illustrazione album inclusa). La importazione in iTunes, che si può fare anche semplicemente trascinando i brani convertiti con il mouse, è quindi immediata. Il primo test l'abbiamo fatto con un album di Springsteen proveniente da un dual disc a 24/48 e senza tag nei nomi file e tutto ha funzionato ottimamente (Fig. 6). Trattandosi di un Dual Disc era stato convertito con DVD Extractor e non erano stati creati in automatico i titoli dei brani.
Il secondo test è stato di un album all'origine in alta risoluzione 24/96, la famosa reunion dei Weavers del 1963, un classico tra i dischi test per audiofili. Anche in questo caso nessun problema, la musica in alta definizione si inserisce tranquillamente in ambiente iTunes. (Fig. 7)
Infine un test per materiale alla massima risoluzione attualmente disponibile, quindi a 24 bit e 192KHz, si tratta di un noto album della Linn Records con registrazioni dei concerti per piano di Beethoven n.3,4 e 5 eseguiti dalla Scottisch Chamber Orchestra (la Linn è scozzese, casualmente). Nessuna sorpresa neanche in questo caso. (Fig. 8)
Ascoltare con un DAC esterno
Visto che l'obiettivo è usare iTunes con l'alta definizione, il decoder interno del PC, anche se recente, non può certo dare giustizia delle possibilità di questi formati, Serve un DAC esterno come più volte visto in questo blog. I più diffusi, collegabili su una porta USB del computer, una volta connessi normalmente diventano il device audio di default e quindi, per ottenere l'ascolto, di solito non si deve fare nulla di più che connetterli.
Abbiamo visto però a suo tempo che bisogna evitare che il prezioso flusso audio passi per strati software del sistema operativo o del media player che potrebbero modificarlo, e che appositi driver audio sono stati introdotti a questo scopo su Windows Vista e Windows 7.
Analoghe operazioni preparatorie per un ascolto audio ottimale sono quindi da effettuare (una volta per tutte) anche per iTunes. Il player utilizzato da iTunes (e che quindi decodifica, ovvero decomprime, il formato Alac) è Quicktime di Apple, e quindi è in questo prodotto che bisogna intervenire per la configurazione. Occorre chiudere iTunes se no non parte (almeno nella mia configurazione) e poi selezionare Modifica > Preferenze di QuickTime > Audio. In questo pannello (Fig. 9) bisogna selezionare WAP, ovvero Windows Audio Session, e il trattamento in digitale sarà passato al driver "exact bit" di Windows. Nel caso si voglia usare il driver interno ricordarsi di selezionare il formato di uscita al massimo gestito dal DAC esterno, quindi 24/196 o 24/96.
Altra operazione consigliabile su iTunes è la disabilitazione dell'equalizzatore incluso nel media player. Di default è attivo, ma in flat (Fig. 10), ma la prudenza consiglia di disattivarlo, non si sa mai cosa ritengono di fare questi software quando non li si disabilita. Il percorso è Vista > Mostra Equalizzatore. Anche i parametri in Preferenze > Riproduzione devono essere tutti disattivati, ma in questo caso dovrebbe essere il settaggio di default. Conviene comunque controllare.
I super diffidenti possono poi disabilitare anche il microfono di Windows dal pannello di controllo (questo vale comunque per qualsiasi player).
La integrazione con iPhone, iPod e iPad
Collegando un device esterno Apple al computer la connessione con la libreria iTunes è automatica ed è possibile sincronizzare il contenuto musicale nei due ambienti con un solo comando. Non tutto il materiale in alta definizione viene però trasferito, sulla base dei test eseguiti. Nessun problema con il materiale compresso lossless in qualità CD (16/44.1) come ci si aspetta considerando che nella documentazione Apple questo è dichiarata essere la massima risoluzione supportata da questi apparati. Viene trasferito e si può suonare senza problemi anche il materiale audio in risoluzione 24/48, come le Seeger Sessions di Bruce Springsteen che abbiamo usato come test (vedi videata a lato catturata da iPhone). A frequenza superiore il trasferimento su iPhone non è possibile, a meno di accettare nel pannello di sincronizzazione per la musica il downgrade a musica compressa. Senza questo settaggio (che nessun audiofilo selezionerà mai) non è possibile né la sincronizzazione né il trasferimento diretto (trascinando il file). Stesso comportamento usando un iPad anziché un iPhone. Se l'obiettivo è anche ascoltare in mobilità usando uno smartphone o un tablet della Apple si deve scegliere se "normalizzare" tutta la discoteca in qualità CD (o 24/48) o mantenere copie duplicate per la musica in HD. La Apple dovrebbe decidersi però prima o poi a fare qualche passo verso l'alta definizione per l'audio, non soltanto per il video.
L'ascolto in alta definizione su Mac
Una volta archiviata la musica in alta definizione sulla libreria musicale di iTunes l'obiettivo sarà ascoltarla, possibilmente in alta definizione. Il player iTunes di default gestisce audio sino a risoluzione 16/44.1 e sulla documentazione nulla è riportato riguardo all'ascolto di audio in alta risoluzione, tutto l'audio HD e multicanale è assai trascurato da Apple, o è molto ben nascosto. Cercando su forum e siti specializzati, ad esempio quello di MacWorld, si può individuare il modo per superare questa limitazione, che non risiede in iTunes ma nel settaggio del driver di output utilizzato in ambiente Mac, che è l'applicazione Audio/MIDI. Accedendo al pannello di configurazione e selezionando l'output si può vedere che di default, almeno sul Mac Mini che uso io, il setting è 24 bit e 44.1 KHz (figura a lato).
Occorre quindi cambiare il parametro della frequenza di campionamento e portarlo al massimo, che in questo caso è limitato a 96KHz (non so se in altri modelli Mac arriva a frequenza superiore, in ogni caso non è un aspetto fondamentale).
A questo punto, sempre secondo la documentazione acquisita, il flusso sarà inviato senza downgrade al driver interno o, ancora meglio, ad un DAC esterno. Ho precisato "secondo la documentazione" perché non sono in possesso di strumenti o modalità di verifica per una comprova.
Da aggiungere che tutti i file audio, anche quelli a bitrate inferiore, saranno upgradati a 24/96, senza benefici sul suono, ovviamente, e che altre applicazioni che usano la scheda audio e che non supportano questo bitrate potrebbero non funzionare. Esistono quindi media player specializzati, come il (costoso) Amarra, che aggiungono queste funzionalità ad iTunes in modo "automatico".
L'ascolto in alta definizione su Windows 7
Meno chiara la situazione quando si usa iTunes in ambiente Windows. Qui il driver audio è quello di Windows e applicando gli stessi setting la situazione non dovrebbe essere diversa. Anche nei forum, incluso quello di Computer Audiophile, sono presenti numerose domande in questo senso, senza risposte esaustive, e su altre fonti si parla di un downgrade a 16/44.1 che iTunes effettua di default. Per verificarlo, ho fatto un semplice test utilizzando il DAC che uso soprattutto per ascolto in cuffia, il Musiland Monitor 01 US. Il suo pannello di controllo evidenzia infatti sia il tipo di driver in uso sia la frequenza di campionamento del file audio in riproduzione.
Con Foobar2000, ad esempio, come si vede nella figura a lato, ascoltando un brano codificato a 24/96 (i Caravan in questo caso) l'indicatore che in precedenza era a 44.1 passa a 96.
Come si vede nella immagine, il Musiland vede effettivamente un file audio a 48KHz e tutto funziona quindi secondo le aspettative.
Ulteriore test a 96KHz con un brano dei Weavers, per verificare se il limite individuato in precedenza per il playback su iPad è confermato, ma in questo caso va tutto bene e in Musiland si accende la spia 96, secondo le aspettative.
Per una controprova proviamo ad inviare un file a minore risoluzione. Se iTunes e tutta la catena dei driver non interviene sul bitrate del file audio ci aspettiamo che, come avviene con Foobar2000, sul pannello del Musiland compaia il bitrate del nuovo file inviato. Così però non avviene, e il bitrate rimane quello impostato sul driver. Che quindi effettua un upgrade al bitrate impostato, se il file in input ha una risoluzione inferiore.
Questo è effettivamente il comportamento documentato in ambiente Mac, che quindi sarebbe trasferito anche in ambiente Windows utilizzando iTunes. Un comportamento differente da quello totalmente "trasparente" di Foobar2000 sia con il driver ASIO sia con il driver WASAPI.
Possiamo quindi concludere che iTunes non effettua alcun downgrade? Non con questa configurazione, se lo effettuasse sarebbe comunque mascherato dal successivo upgrade del driver audio. La ricerca quindi continua.
(Aggiornamento 14/4/2012: La ricerca è continuata, e con le versioni Windows e iTunes alla data la risposta è negativa. In ambiente Windows il player iTunes riproduce solo sino a 16bit/44.1KHz. Si possono leggere i dettagli nei commenti)
Cosa rimane da provare?
Rimane da provare l'utilizzo di iTunes con audio multicanale, che è più complesso perché Alac supporta solo i 2 canali stereo, oltre all'effettivo mantenimento della risoluzione HD usando iTunes.
iTunes pronto all'uso
Fatte tutte queste operazioni preliminari iTunes è pronto per accogliere altra musica, organizzarla e suonarla, non mi soffermo sulle altre funzioni perché sono molto intuitive e anche probabilmente già familiari a quasi tutti. In particolare si potrà utilizzare con grande facilità e immediatezza un diffuso iPhone, o ancor più comodamente un iPad, come telecomando per navigare nella libreria musicale e selezionare gli ascolti, come documentato a suo tempo in un altro post, mediante la App Remote di Apple.
In definitiva, la scelta tra iTunes e Foobar2000 dipende essenzialmente dai gusti personali e dal peso che ciascuno darà alla minore flessibilità del primo o alla relativa complessità di gestione del secondo, a fronte però della disponibilità di driver audio più "trasparenti".
La mini guida per immagini
Come sempre concludiamo con le immagini esplicative. Aggiungendo che in questo test la versione di iTunes era la 10.5.3.3, quella di QuickTime la 7.7.1, xrecode II 1.0.0.185 e Windows 7 versione 6.1 Service Pack 1. Il computer un Sony Vaio VPCF1 e il DAC il Musiland Monitor 01 US. Le altre immagini si riferiscono alle Seeger Sessions per l'album We Shall Overcome di Bruce Springsteen, più volte citato nel post, e in particolare alle registrazioni nella sua casa di campagna e al successivo tour.
Fig. 1 - Operazioni preliminari per usare iTunes come media player lossless
Fig. 2 - La operazione di importazione
Fig. 3 - Per abilitare il controllo errori nella importazione dei CD
Fig. 5 - Il pannello di conversione dell'applicazione Xrecode II per la conversione in Alac. La configurazione del decoder esterno
Fig. 6 - L'album convertito in Alac, The Seeger Sessions di Bruce Springsteen, è stato inserito nella libreria iTunes. I brani, come si vede, sono in formato Alac e hanno mantenuto il livello di qualità in alta definizione 24 bit/48KHz.
Fig. 7 - Secondo test con un classico album dal vivo dei Weavers in alta definizione 24/96.
Fig. 8 - Infine il test con il massimo livello di risoluzione attualmente disponibile in distribuzione: la "qualità master" 24 bit / 192 KHz, con registrazioni di musica classica della Linn Records.
Fig. 9 - Il pannello di controllo di QuickTime. Per la massima qualità selezionare la modalità WAP (Windows Audio Session).
Fig. 10 - Come disabilitare l'equilazzatore presente in iTunes. Di default è attivo
Per sciogliere il dubbio sul supporto dei formati in HD con iTunes in ambiente Windows ho scritto alla rivista Audio Review, che già aveva trattato il funzionamento e le prestazioni dei media player HD in precedenti articoli. Una rivista ha altri mezzi e contatti, e può effettuare volendo anche prove, rispetto a quello che può fare un semplice blog. Sul numero 332 di aprile 2012 attualmente in edicola la cortese risposta, di Giovanni Falcone, che riporto qui per ls parte interessata.
RispondiElimina"... In Windows per una riproduzione bit perfect (così è chiamata in gergo una riproduzione che riproduca senza alterazionie, bit dopo bit, il contenuto di un file a tutti i componenti hardware e software della catena fino al device fisico) è necessario, ma non sufficiente, che il player sia in grado di indirizzare l'uscita su un device specifico, tipicamente diverso da quello di sistema, tramite interfaccia Wasapi o Asio. iTunes purtroppo non consente di lavorare in questa modalità. Almeno in Windows."
Nulla da fare quindi per ora, in ambiente Windows iTunes può essere usato per archiviare audio in HD, ma al momento della riproduzione la restituzione sarà in SD. La possibilità di archiviazione può essere letta, lo fanno alcuni, come un'apertura della Apple verso sviluppi futuri nella direzione della HD, ma al momento non se ne conoscono i piani.
Il media player di riferimento in ambiente Windows rimane quindi il nostro preferito Foobar2000, che dubbi non ne fa venire proprio e non è tutto sommato così difficile da usare, se si rinuncia alla funzione "cover flow".
Salve, complimenti per la guida molto esaustiva.
RispondiEliminaho sia foobar che itunes su windows 7, un dac/amp estermo (topping tp32 basato sul t-amp 2024). il dac NON è HD, quindi gestisce 16bit 44.1khertz.
Impostando su foobar WASAPI come output device, ovviamante non legge i flac 24/96 e dà un errore. D'altra parte se lo converto in ALAC con il component foobar regolarmente installato, incredibilmente foobar legge l'ALAC. Mi chiedo come possa succedere. Devo presumere che la conversione di foobar crei un ALAC 16/44.1 ?
In effetti la precisazione qui sopra implicherebbe che "itunes in windows digerisce anche file in HD, ma li riproduce in SD", ma mi chiedo, non sarà mica che il component di foobar converte in SD"? altrimenti non mi spiego il motivo per cui il mio DAC digerisca il file ALAC non degradato.
O forse significa che itunes per windows non usa il DAC esterno?
scusi per il disturbo e grazie
Alessandro
...una precisazione nell'ultima versione di foobar (la 1.3.1) il componente di conversione è già nativo e si chiama foo_converter. magari è lui che degrada?
RispondiEliminaAlessandro
errata corrige: in effetti foobar non legge il file alac quando l'output è WASAPI.
RispondiEliminami scusi per il disturbo :)
Alessandro
Grazie per gli apprezzamenti a questa mini guida. Vedo che il dubbio si è chiarito da solo. Colgo l'occasione per segnalare che prima o dopo la conversione su Foobar2000 è molto semplice controllare l'effettiva risoluzione dei file gestiti. E' sufficiente cliccare col tasto destro sul brano in esecuzione e selezionare Properties. Selezionando nel pannello la seconda scheda che si chiama proprio Properties sono mostrati i bits per sample, il sample rate e il bitrate. Riguardo al DAC non ti resta che passare ad uno HD, ce ne sono ormai di validi a poco più di 100 €.
EliminaCiao,
RispondiEliminacompimenti per la guida. Utile anche come spunto di riflessione per neofiti (come me) in campo audio.
Il mio dubbio è il seguente: i nuovi mac mini supportano l'impostazione audio/midi 24bit/192khz? Oppure il limite rimane?
Grazie.
Matteo
Grazie per l'apprezzamento. Riguardo alla tua domanda: non ho visto né ricevuto alcun annuncio di evoluzioni nella capacità di risoluzione per i nuovi modelli, anche facendo una ricerca veloce in questi giorni non ci sono nuove notizie, l'alta definizione rimane al di fuori degli interessi di Apple a quanto pare. Non è un grande problema perché, a parte il dubbio più volte espresso sulla effettiva efficiacia all'ascolto del campionamento a 192KHz, per un ascolto in alta definizione si userà tipicamente un player specializzato, piuttosto che quello inserito in iTunes, come ad esempio Fidelia o Audirvana, oltre a un DAC esterno. In questo caso il driver audio è specifico del prodotto e può essere riprodotto senza tagli anche software a 192KHz. Su un test d'uso di Fidelia ho inserito a suo tempo un post apposito.
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