sabato 23 gennaio 2016

Chromecast audio in alta risoluzione

Un breve articolo su Audiostream il 10 dicembre informava che Chromecast supporta anche formati in alta definizione fino a 24/96. Altre fonti, il sito reddit.com rvelavano anche il nome del chip adottato nel componente miniaturizzato di Google (AKM AK4430), un chip che supporta anche 24/192, quindi una conferma.
Il dubbio che rimane è duplice: a cosa serve e quale player per tablet o smartphone supporta contemporaneamente l'alta definizione e il protocollo Google Cast.

A cosa serve (o servirebbe)
A semplificare la vita. Se abbiamo una libreria su uno storage server NAS o simili con file audio ad alta risoluzione, sarebbero sufficienti il nostro tablet (o anche uno smartphone), un economico componente Chromecast Audio più un player compatibile per il tablet (anche se a pagamento costerà al massimo 5-8 €) per scegliere e ascoltare la musica anche in HD sul nostro impianto. Niente music server o network player, basta solo il nostro iPad o tablet Android che fa anche da telecomando.

L'immagine pubblicitaria di Chromecast Audio
La ricerca del player
Un servizio che sfrutta questa nuova possibilità esiste già, si tratta della versione "Sublime" del servizio di streaming lossless Qobuz. E' un po' impegnativo, anche se non in termini economici, perché richiede il pagamento anticipato per un anno. Il costo in realtà non è superiore a quello del servizio standard di streaming, anzi prevede come sconto il pagamento di un mese in meno (219 € contro poco meno di 240) ma occorre impegnarsi più a lungo. Attivando questa opzione è possibile scaricare file audio in alta definizione (comprandoli però) e inviarli all'impianto per la riproduzione tramite Chromecast.

A parte questo caso particolare, sono da escludere, per gli scopi di questo articolo, gli altri prodotti e servizi che Chromecast Audio propone di default. Spotify e Deezer sono all'origine lossy e non leggono file esterni, e anche Google Play Music che pure può fungere anche da player per file audio presenti sulla device, supporta i formati FLAC anche in HD  ma li trascodifica in MP3 320Kbps per la riproduzione (vedi il link al supporto).

Rimane Apple Music (ex iTunes player) che nella sua libreria può ospitare e gestire anche file audio in alta risoluzione, basta che siano in formato ALAC. Il problema è farglieli vedere. Se sono su una libreria esterna devono essere trasferiti preventivamente su cloud e per farlo vengono ricodificati in formato compresso AAC 256Kbps, addio HD. Ho provato allora a trasferire un file HD collegando l'iPad a un PC ed usando iTunes per il trasferimento, ma come si vede dalla immagine, comunque prima dell'archiviazione il software di Apple (l'alta definizione e anche il lossles continuano ad essere lontani dai loro pensieri) va in downgrade ad AAC. Servirebbe un file transfer diretto da memoria a memoria ma è necessaria una modifica al sistema operativo IOS (jailbreak) e sono cose che evito di fare e anche di consigliare.

I player terze parti
Bisogna quindi tentare con i player compatibili con il protocollo Google Cast, prodotti come app per tablet / smartphone, tra i quali, secondo alcuni accenni individuati in forum e blog, avrebbero la possibilità di gestire file audio in FLAC e anche a 24 bit. Soltanto che nella documentazione dei relativi prodotti non si fa cenno mai di queste funzionalità, si diffondono solo sui vari formati video, che evidentemente suscitano maggior interesse. Occorre quindi testare questa funzionalità sulle app player che sembrano orientate anche alla buona riproduzione audio. In base ad alcune recensioni lette sul web le app selezionate sono state:
- AllCast di Clockwordmod
- Localcast di Stefan Pledl
- Cloudplayer di doubleTwist (solo Android)

Per i test ho utilizzato 4 file audio in formato di qualità crescente (16/44.1 - 16/48 - 24/48 - 24/96) archiviati sia su storage server collegato in DLNA sia su cloud ( su Dropbox e Google Drive). Nella prova su Android, dove è meno complicato, ho provato anche con i file audio archiviati in locale sullo smartphone.

AllCast
E' una applicazione piuttosto nota e gestisce, come le altre, sia l'audio sia il video sia le immagini, consentendo di inviare i contenuti a Chromecast Audio o a Chromcast HDMI. Il materiale audio o video può essere archiviato in locale sull'iPad (nel caso in questione) o su altro dispositivo simile oppure su cloud (Google Drive o Dropbox) oppure ancora su un media server DLNA (NAS o simili).
Molto lineare sia nella interfaccia sia nel funzionamento, nel test si è dimostrata però molto sensibile alla banda disponibile, in confronto alle applicazioni native di Google (YouTube, Google Play Music e Google Photo) probabilmente perché non molto ottimizzata. Il risultato è che se i sorgenti (anche le foto) sono in cloud il funzionamento è veramente molto lento almeno con un ADSL di medie prestazioni come il mio.

Come si presenta l'interfaccia di AllCast per la gestione dei contenuto musicali archiviati sull'iPad.

Per i nostri scopi, ovvero per riprodurre materiale in alta definizione, è poi del tutto inutile perché  vede file audio solo in formato compresso AAC o MP3. Un'affermazione basata sui test in tutte le condizioni che ho citato e non sulla documentazione (che non c'è). Se visitatori del blog hanno invece trovato un'altra strada sono invitati cortesemente a farcelo sapere.
Da aggiungere che tutte le funzioni sono disponibili con la versione free (con pubblicità) e che con la versione premium, che ho provato, sparisce solo la pubblicità, non sono aggiunte nuove funzioni.

L'interfaccia per la gestone dei contenuti in Google Drive (immagini in questo caso)

LocalCast
Un'applicazione molto più minimal nella interfaccia e di conseguenza anche non molto intuitiva, la pubblicità poi ogni tanto ricopre i comandi, ma fa ai nostri scopi perché supporta il formato FLAC.
Anche in questo caso il materiale audio o video può essere sulla device, in cloud (stessi servizi di AllCast) o su un server locale. Anche in questo caso per l'accesso ai servizi in cloud bisogna dare alla più o meno sconosciuta società l'accesso alla nostra area Dropbox o Google Drive (hanno bisogno di username e password) e quindi se la usiamo per altri scopi ci conviene creare un'area ad hoc solo per queste visualizzazioni.
Per i nostri scopi i file audio in HD saranno invece quasi certamente archiviati su uno storage locale, NAS o semplice che sia, e quindi non si pone alcun problema di privacy.

L'interfaccia per la gestione della libreria musicale su LocalCast, su iPad.
Curiosamente almeno nella versione free funziona solo in verticale.

Il bello di LocalCast è che selezionando file audio in formato FLAC in risoluzione 16/44.1 (standard CD), 16/48 (DVD Video), oppure 24/48 (HD o DVD Video) la riproduzione è possibile. Il player "preleva" il flusso digitale dal media server, lo trasferisce a Chromecast Audio che lo converte in analogico e lo invia al nostro impianto per farcelo sentire (e godere, se risponde ai nostri gusti musicali).
Ci fermiamo però ai 48KHz perché a frequenza superiore (88.2 o 96) LocalCast non da' il via alla riproduzione (nessun messaggio di errore esplicativo neanche in questo caso). Non dovrebbe trattarsi di una limitazione del protocollo Chromecast ma proprio del player. Per averne la certezza dovrei però riuscire a caricare su iPad o iPhone un file FLAC in HD

Aggiornamento aprile 2017: Nei successivi update del prodotto la limitazione a 48KHz è stata superata. La verifica è stata fatta nella pratica perché nulla è stato scritto sulla documentazione della app Localcast, ma su IOS è confermato che la riproduzione funziona almeno fino 24/96.

Cloudplayer
Poiché Chromecast è un prodotto Google può darsi che Android sia un ambiente più amichevole e con maggiori funzionalità, quindi ho provato anche un'altra applicazione dichiarata compatibile con FLAC che però è disponibile solo su Android, il dispositivo era uno smartphone Samsung Galaxy S IV.

Cloudplayer si presenta come un prodotto facile e agevole da usare anche nella versione free e molto veloce nell'individuare le librerie di sorgenti da gestire. Per quanto riguarda la musica, può essere presente su cloud (Dropbox e Google Drive oltre a Instagram sono gli ambienti supportati, come per LocalCast e AllCast) oppure in locale, mentre non supporta il protocollo DLNA. La differenza è che con questo dispositivo e con Android caricare file in locale è semplicissimo perché è incluso uno slot per schede MicroSD e quindi basta caricare sulla scheda i file audio e rimetterla sul dispositivo (oltre ad altri metodi meno diretti).
Risultati: i file audio 24/96 da questa app vengono ricevuti e anche riprodotti, ma solo sul dispositivo, non vengono invece inviati a Chromecast. Anche qui il limite è 24/48. Niente 96KHz quindi, anche perché il codec interno del Samsung non credo proprio che supporti audio 24/96, dovrebbe essere limitato a 16/44.1 e operare un downgrade preventivo. Lo deduco dal fatto che Sony qualche mese fa ha lanciato sul mercato uno smartphone Android che come elemento distintivo aveva proprio un codec HD. (Nelle immagini successive l'interfaccia utente di Cloudplayer su Android)









LocalCast su Android
Come ultimo test ho provato questa applicazione anche nella versione Android. Stessa situazione che su iPad, funziona solo fino a 24/48, non è una limitazione IOS. Aggiungo se può interessare che Cloudplayer è molto più veloce e quindi consigliabile come lettore universale per Android.

In sintesi
Dobbiamo ancora attendere un'applicazione in grado di sfruttare queste potenzialità di Chromecast Audio. A meno che qualche visitatore sia in grado di segnalarne un'altra da me non individuata, ovviamente. Quelle attualmente esistenti individuate per il test (LocalCast e Cloudplayer) possono essere interessanti come curiosità, ma convertire una intera libreria HD (che sarà in maggioranza 24/96) al meno comune 24/48 per poterla riprodurre anche tramite Chromecast non ha molto senso, a parte il tempo che sarebbe necessario per fare la conversione.

12 commenti:

  1. grazie per la utile analisi!

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  2. Anonimo19/4/17

    con la app music e radio cast funziona anche a 24/192

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    1. Puoi fornirci qualche informazione in più? A quale app ti riferisci, per quale ambiente, come fai ad essere sicuro che supporti fino a 192 e per quale device?

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  3. Anonimo19/4/17

    la app si chiama Music & Radio Cast for Chromecast.
    è per android. Non soddisfatto di altre app la ho scaricata sul mio galaxi S3 e funziona bene con chromecast audio.a detta del suo sviluppatore supporta anche flac; ho provato a riprodurre dei brani flac a 24/48 e ok poi 24/88,2 nessun problema come pure 24/96 e con mia sorpresa anche 24/192. dsd non va. l'app non fa altro che mandare alla cromecast flussi streaming da indirizzi web.io ho messo indirizzo del mio hdd (dove avevo i brani)collegato al router e perciò presumo che la decodifica la fa il dac del chromecast audio...

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    1. Grazie della segnalazione. Cercherò di provarla su un dispositivo Android.

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  4. Anonimo29/4/17

    Un'altra app interessante per chromecast è Hifi cast, però è a pagamento. secondo lo sviluppatore supporta l'alta risoluzione e la riproduzione gapless. poi dice:
    "Chromecast Gapless informazioni *
    • riproduzione senza pause tramite dispositivi 'nuovo' Chromecast Chromecast Audio ed è limitata a WAV e FLAC file fino a 24 bit / 96 kHz e file MP3 e AAC gapless compatibili. la riproduzione senza pause tramite il Chromecast 'originale' è limitata a 16 bit WAV e FLAC e senza pause file MP3 e AAC compatibili"
    non capisco cosa voglia dire con questa frase...

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  5. Salve, un’informazione: Come si comporta secondo le vostre esperienze con tidal hifi? Accetta file in qualità cd da tidal il nostro cc?Io ho fatto il mese di prova ma non ho notato alcuna differenza con spotify premium utilizzando chromecast.
    Mentre usando altri dac la sento e come. Inoltre perché da spotify chromecast audio accetta al massimo formati audio AAC a 256kbs quando il limite è più alto (come è indicato dal sito ufficiale https://support.spotify.com/it/using_spotify/system_settings/high-quality-streaming/ ) e per altri ,come dite, potrebbe addirittura accettare file hd o in formato di alta qualità che corrisponde ad almeno 1411 kbs?
    Mi sembra strano.
    Non so se mi sono spiegato. Ho cercato una sezione simile per tidal dove esplicasse quale bitrate manda a chromecast ma non c’è. Ho l’impressione che cc accetti anche file da tidal o altri servizi ma che lo faccia comunque con un bitrate minore.

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  6. Quando ho provato Tidal (vedi il post sul blog) il supporto Chromecast non era disponibile e quindi non era verificabile, ma ovviamente Tidal in locale su iPad, iPhone ecc. riproduce a 16/44.1, così dichiara e così ragionevolmente deve essere perché tutti i dispositivi mobili attuali arrivano a queste prestazioni (a 24/48 iPhone ad esempio).
    Non lo indica esplicitamente nel player ma se consente di abilitare la modalità premium con qualità CD dovrebbe essere così.
    Lo streaming in qualità CD alternativo a Tidal che uso io (e che da quest'anno è disponibile liberamente anche in Italia) ovvero Qobuz, gestisce Chromecast e quando riproduce in qualità CD il player mostra esplicitamente su video il bitrate 16/44.1, se invece si seleziona la qualità inferiore (questo può servire in mobilità) lo indica sempre sulla videata del player. Non dubito quindi che sia lo stesso per Tidal.
    Infine la domanda su Spotify non la ho capita, AAC è il formato usato da Apple Music, Spotify usa Ogg Vorbis e in premium arriva fino a 320Kbps. In questo contesto (Chromecast in HD) stavo invece verificando se esistono player in grado di sfruttare le potenzialità in HD di Chromecast Audio.

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  7. Grazie per la risposta. E quindi lei come si trova mettendo a confronto spotify premiun con qobuz o tidal in qualità superiore? Non mi ha tolto la curiosità più importante. Perchè io le ripeto con tidal da chromecast audio non sento differenza ma usando il pc e un dac esterno la differenza la sento.
    Credo che lei dice una cosa inesatta, in quanto (e per dimostrarlo ho anche allegato il link del sito originale prima) spotify è vero che manda al massimo ogg vorbis a 320 kbs MA questo è quello che riguarda il computer, da chromecast è diverso: il segnale è un file di tipo AAC ed è a 256kbs. Questo è il bitrate più alto e l’unico che accetta da spotify. Questo mi fa sembrare strano che possa accettare file a 1411 kbs.
    Un’altra cosa che le faccio notare è questa:
    Lei dice che sul suo televisore esce scritta la frequenza di campionamento che è una cosa diversa dal bitrate che a me interessa. È possibile che venga effettuato un up-samp dal file in input e questo NON vuol dire un aumento di qualità obbligatoria.
    Forse non mi sono ancora spiegato bene, mi dispiace. Comunque io ad intuito e logica non credo che chromecast audio accetti file hd veri e che soprattutto che sia in grado di trasmetterli e gestirli in output come si deve.
    È un ottimo prodotto sicuramente ma il dac interno non credo sia in grado di dare soddisfazione a quei livelli. Speriamo in futuro una nuova realese più di alta fedeltà.
    Ora vado a leggere il suo articolo a riguardo comunque. Grazie e buona giornata.

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  8. NConfesso che non ti seguo molto, Alessandro. Come premessa voglio dire che per sapere cosa succede veramente in trasmissione occorre fare dei test perché dipende dalle scelte di implementazione e configurazione dei chip. Non ho strumenti per questo scopo e quindi devo attenermi a quello che viene dichiarato e a quello che viene confermato da siti attendibili come Audiostream o Computer Aufiophile.
    1) Quindi cominciamo con le prestazioni di ChromeCast Audio. La prima versione era limitata a 48KHz ma poi un aggiornamento firmware ha "sbloccato" il chip che ora gestisce audio trasmesso e poi decodificato fino a 24/96. Lo scriveva AudioStreanm riportando un annuncio di Google, ma lo confermano le prove approfondite di Computer Audiophile:
    https://www.computeraudiophile.com/ca/bits-and-bytes/Basic-Bit-Perfect-Testing-Of-The-35-Chromecast-Audio/
    2) Confronto Tidal con Chromecast e senza: non ho fatto queste prove, quando ho provato Tidal il supporto per ChromeCast non era ancora disponibile. Tidal app è sicuramente diverso da Tidal desktop perchè ad esempio MQA è disponibile solo da desktop, quindi mi fido delle tue valutazioni, mi pare che sei un ascoltatore attento ed esperto ed è possibile che ci sia una differenza nella qualità Audio perchè Tidal in realtà applica compressione prima dell'invio. Non ho trovato conferme però.
    3) Qobuz con ChromeCast: questo player dichiara il bitrate in riproduzione (tra l'altro io lo uso soltanto su iPad o iPhone, per chiarezza, e quindi viene mostrato sulla app per mobile) a differenza di Tidal. E' uno streaming sul mercato da anni ed è improbabile che quanto dichiarato non corrisponda.
    4) L'HD non garantisce la qualità dell'ascolto: verissimo, conta di più la qualità del DAC e ancora di più la qualità della registrazione. Nel caso dei confronti che proponi tu chi fa la differenza però è in pratica solo il DAC, i vari servizi di streaming in qualità CD non fanno altro che trasmettere file audio in formato FLAC su una connessione wi-fi fino al ChromeCast Audio o al DAC, che poi effettua la conversione. La seconda operazione è di gran lunga più critica per la qualità del suono. D'altra parte avevi provato anche tu che ChroeCast Audio era comparabile con un DAC medio-basso mentre invece era superato da un buon DAC mpderno.
    5) Spotify con ChromeCast adotta AAC 256 invece che Ogg Vorbis: vero, ho trovato conferma nel forum di Spotify. Non ho capito però cosa c'entra: non satavamo esaminando i vari servizi streaming in qualità CD- In ogn caso credo che se non si equivalgano come qualità della compressione non possano essere molto distanti.
    Ciao e grazie degli interessanti spunti.

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    1. Ciao, grazie per la risposta.
      È stato molto gentile.
      È bello leggere cose di persone preparate come lei e allo stesso tempo disposte al confronto.

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  9. Con foobar2000 in questo modo...
    https://www.reddit.com/r/Chromecast/comments/42vg0i/bubbleupnp_now_lets_you_set_your_chromecast_up_as/

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