domenica 13 settembre 2009

Il PC può essere un componente Hi-Fi?

Nei post precedenti abbiamo esaminato le nuove interessanti possibilità che Internet propone (o che sono in arrivo) per ascoltare musica in alta definizione o almeno in qualità CD.
Per apprezzare l'alta definizione, così come serve uno schermo Full-HD nel settore video, così serve un impianto Full-Hi-Fi (sigla che sinora non usa nessuno) nel settore audio.
La sorgente del suono in questo impianto (che si può costruire. per chi non lo ha, seguendo i consigli del sito TNT-Audio, o anche quelli più semplificati e orientati ad un primo impianto che abbiamo pubblicato la scorsa settimana su Musica & Memoria) normalmente è il lettore CD, o un lettore multiformato.

Ma potrebbe essere invece, comodamente, proprio il PC? Si eviterebbe in questo modo la operazione di trasferimento di quanto scaricato con il download digitale su un CD o su un DVD. Operazione né complessa né costosa, ma da eseguire comunque con attenzione e che può richiedere tempo, variabile in funzione del formato HD o CD in ingresso.

La risposta sarebbe sì, se il PC avesse tre caratteristiche: 1) una uscita linea (non amplificata), 2) un convertitore digitale / analogico di qualità almeno pari a quella di un lettore Hi-Fi, 3) una silenziosità totale o quasi.

Il problema è che tutte e tre queste caratteristiche assieme non si trovano in nessun PC, fisso o notebook che sia, Windows o Mac che sia. Quindi al massimo si può trovare una soluzione di compromesso.
Vediamo:

La silenziosità
Per motivi misteriosi quasi tutti i PC con Windows sono rumorosi (la ventola di raffreddamento) e possono disturbare l'ascolto, mentre i PC della Apple, fissi o portatili, con una maggiore vocazione multimediale, invece non lo sono. Questa può essere una prima risposta.

Il convertitore digitale / analogico nei notebook
Quello inserito come standard nei notebook non è a qualità CD. Inoltre prevede molto raramente una uscita non amplificata (Line) ma solo una uscita cuffia, che passa per un amplificatore molto semplificato (un circuito integrato) e degrada ulteriormente il suono. Quindi, pur se sarebbero una soluzione comoda, potendoli spostare vicino all'impianto, i notebook non sono una soluzione adeguata con la dotazione standard. Richiedono una scheda audio specializzata e di qualità (con convertitori 96/24 o 192/24) che si può acquistare a parte e inserire nello slot PCMCIA se il notebook ancora la include. Non sono però così facili da trovare, la più nota (Audigy 2Z s della Creative) sembra essere uscita di produzione.
Una soluzione che invece si sta diffondendo è una unità DAC esterna, collegabile su una porta del PC, che può essere S/PDIF o FireWire (se presenti) e soprattutto la più diffusa USB.

Il convertitore digitale / analogico nei PC fissi (desktop)Anche in questo caso è necessaria una scheda audio di qualità, che però spesso è già presente e comunque è un componente piuttosto diffuso e non molto costoso.
Il problema è la rumorosità ancora più elevata, che pone ovvi problemi di inserimento nell'impianto.
Una volta dotato il PC di una scheda audio adeguata o verificata l'adeguatezza di quella a bordo, per utilizzare il PC come sorgente Hi-Fi si possono presentare due scenari:

Impianto già esistente:
a) basta collegare l'uscita della scheda audio o del DAC esterno ad un ingresso analogico dell'amplificatore, con un cavo RCA sbilanciato (terminato con un mini-jack stereo sul lato PC oppure, molto meglio, se la scheda lo consente, con un cavo terminato RCA anche da questo lato, che a questo punto potrà essere anche di elevata qualità); b) per risolvere il problema della rumorosità si può utilizzare un cavo lungo (fino a 5 m.) e sistemare ad opportuna distanza dal punto di ascolto il PC.

Impianto non esistente o impianto separato
La soluzione più semplice e funzionale è rappresentata da un paio di casse amplificate, come le Genelec 8050 in foto, che si possono collegare nello stesso modo dell'amplificatore Hi-Fi. Tutto l'impianto, estremamente compatto, sarebbe rappresentato dal notebook o dal PC fisso, dal DAC e da due casse da piedistallo (che si potrebbero anche mettere in libreria, ma sarebbe veramente un peccato mortificarle così).

NB: Questo post risale al  2009.
La tecnologia per l'ascolto della musica liquida nel frattempo ha
avuto notevoli evoluzioni. Per un quadro sintetico delle soluzioni
possibili per un impianto per l'ascolto della musica liquida
comprendente un PC si consiglia di consultare questo articolo.
(Nota 4.1.2015)

Ma ...
... non ci sono altre alternative, di cui parlano tutti?

Sì, potrebbe essere utilizzato un media center, o uno storage server dotato di uscite audio-video, oppure una connessione wireless, oppure una connessione power-line, oppure si potrebbe connettere il PC su un ingresso digitale ...

Wireless, powerline, connessione digitale: tutte soluzioni in fase di evoluzione, da vedere e approfondire caso per caso, modello per modello. Non si può certo farne una sintesi di valore generale. Sono comunque adatte a persone disposte a spendere tempo e pazienza nell'assemblare l'impianto e a manutenerlo.

Media center, storage server: non sono altro che PC specializzati (e silenziosi, allora si può). Ma non sono la soluzione: 1) la qualità dei convertitori non è "Full-Hi-Fi", non è questo il loro scopo; 2) non è detto che supportino i formati HD nuovi (al momento no) 3) richiedono comunque il trasferimento della musica scaricata da PC, con tempi non molto diversi dalla creazione di un disco HD (DVD-Audio o HDAD o simili) e del tutto analoghi a quelli di creazione di un CD.
Molto più comodi (anche per le tipiche esigenze di un media center) i lettori DVD o multiformato con ingresso USB 2.0.

In sintesi:
Il PC come componente Hi-Fi è una strada a cui si può anche pensare, soprattutto in situazioni nelle quali un completo impianto Hi-Fi è comunque complesso da installare per vincoli di spazio e di costo (e magari di tempo). E dobbiamo ancora approfondire cosa si può fare con gli Apple.

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