Mettere al sicuro la musica su supporto fisico, vinile o CD, significa essenzialmente riporla bene, visto che il maggior rischio è la caduta rovinosa e questo quasi solo per gli LP, perché nei CD la cosa più fragile è il famigerato jewel box (quello di plastica, che però si può ricomprare). Servono quindi armadi capienti, ben fissati al muro e con gli sportelli a prova del gatto di casa, che magari sceglie i bordi degli LP per rifarsi le unghie. Anche i furti sono improbabili, considerato lo scarso valore per il ladro, a meno che siano dischi da collezione, tipo la prima stampa di Please Please Me o una rara copia di un LP del progressive italiano. Ma i collezionisti sanno come proteggere i loro tesori.
In fondo anche Arianna aveva pensato a un backup (casualmente, Labyrinth di Ian Carr è uno dei miei album preferiti, suggerimento di ascolto) |
Problemi inediti
La libreria musicale digitale pone invece problemi inediti, che meritano un'integrazione al precedente post sul sistema di archiviazione, il NAS (Network Attached Storage). Una libreria digitale deve essere maggiormente protetta considerando quanto è costata per l'acquisto (la parte acquisita in download) nonché per il tempo impiegato per crearla (il ripping di CD o LP) e, soprattutto, quanto è facile e rapido farla sparire. I rischi infatti sono:
- rottura del disco/i su cui è archiviata la libreria musicale
- cancellazione accidentale di file audio (alcuni, molti, tutti) per un errore manuale
- cancellazione accidentale di file audio (alcuni, molti, tutti) per rottura del NAS o malfunzionamento del software
- furto temporaneo delle libreria per mano di ladri informatici che usano virus di tipo ransomeware (sistema del ricatto)
Inoltre, i file audio che contengono un album non sono originali e possono essere quasi sempre recuperati, se sono CD o vinili facendo nuovamente il ripping, se sono acquisiti da un sito di digital download scaricandoli di nuovo (tutti i siti consentono di scaricare più volte un album acquistato). Se poi sono andati persi o rubati, si possono sempre ricomprare, solo innrari casi saranno introvabili su quasiasi supporto fisico o "liquido".
- le dimensioni della libreria, che viene ulteriormente raddoppiata
- la relativa staticità della libreria, che solitamente viene creata a partire da una libreria fisica, e a seguire con un numero di integrazioni non rilevanti rispetto alle dimensioni iniziali
- il tempo necessario per la copia completa (che va effettata la prima volta, ma anche ripetuta periodicamente per maggiore sicurezza)
- la possibilità di recuperare eventuali file audio aggiunti (o cancellati per errore) dalla copia fisica o con un nuovo download,
Un problema può essere invece la velocità di trasferimento. E' consigliabile che sia il PC sui cui gira il software di backup sia il NAS siano collegati in Ethernet al router,
La libreria musicale è un capitale, in termini di impegno economico e di impegno personale per realizzarla e mantenerla, un capitale che quindi va tutelato. Riepilogando, le azioni che si suggerisce caldamente di mettere in campo sono:
- Archiviare la libreria su un NAS a livello di ridondanza doppio disco (obbligatorio)
- Conservare i supporti fisici originali (obbligatorio)
- Fare a cadenza almeno mensile un salvataggio completo per "disaster recovery" su una terza unità, da mantenere poi offline dopo il completamento della copia (fortemente consigliato)
- Configurare e un processo di backup incrementale dell'intera libreria su una quarta unità di medesima capacità. (opzionale).
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