La cosa mi lascia perplesso perché: 1) digitalizzare in modo accurato una musicassetta e ancor più un LP è un lavoro piuttosto lungo e che richiede attenzione e in genere più tentativi; 2) la musica presente sul suddetto supporto fisico è nel 99% dei casi già disponibile in digitale, in modo ufficiale o ufficioso.
Questi oggetti, come noto, contengono un ingresso linea in grado di gestire anche il segnale a basso livello di una testina phono, un equalizzatore RIAA (la curva standard, non lineare, usata per il formato microsolco o LP), un decoder analogico-digitale, e una uscita digitale USB. Il tutto per poche decine di Euro.
Sono prodotti "made in China" e questo giustifica il prezzo così basso. Ma qualche perplessità viene, considerando che nel settore Hi-Fi sono in commercio preamplificatori phono RIAA che costano migliaia di € (e oltre) ed i più economici non scendono sotto i 200. Si tratta evidentemente di un compito difficile, dove anche piccole varianti del progetto producono avvertibili variazioni nel suono.
Obiettivo qualità
Se il nostro obiettivo nel digitalizzare l'LP è mantenere il più possibile la qualità originale, e non semplicemente recuperare la musica (come accennavo prima, per questo scopo ci sono strade molto più pratiche e veloci), forse è necessario seguire un diverso approccio. Non parlo di decoder analogico - digitale professionali (è scontato che questa sarebbe la strada migliore) ma dell'utilizzo a questo scopo di una applicazione inclusa nel sistema operativo del Mac, quindi gratuita, che tra molte altre cose, può fare anche questo mestiere. Collegandovi non il giradischi ma direttamente un pre phono RIAA Hi-Fi.
Nella prova che ho fatto ho utilizzato uno dei più semplici, il "Phono Box" della Pro-Ject, che però è già superiore ai pre phono inclusi negli amplificatori di medio livello ed è sicuramente superiore al circuitino presente nel Terratec o nell'iMic o nei giradischi con decoder USB integrato. Volendo investire qualcosa di più ci sono eccellenti pre-phono superiori nella stessa gamma Pro-Ject, o Nad, o Lehmann Audio. E molti appassionati Hi-Fi ne avranno anche già uno e potranno usarlo a questo scopo.
GarageBand all'opera
L'uscita dal pre-phono andrà collegata all'ingresso audio del Mac (un Mac Mini nel mio caso) che include un decoder analogico - digitale di buona qualità (lo stesso non vale per i PC Windows ed in particolare per la gran maggioranza dei notebook), anche questo sicuramente superiore a quanto disponibile negli scatolotti sopra menzionati.
Qui andrà gestita da GarageBand, una applicazione, come sanno i possesori di Mac, che è uno studio di registrazione semplificato, con possibilità di registrare e mixare la musica, aggiungendo effetti di vario genere, ma che ha anche la possibilità di registrare semplicemente quello che arriva sull'ingresso linea. E di registrarlo in qualità elevata. Difatti, selezionando in Preferenze > Opzioni avanzate "qualità ottimale" si scopre che può essere istruita la scheda audio ad effettuare una codifica a 24 bit / 44.1 Khz, con qualità quindi superiore a quella dei normali CD (figura 3).
Questa quindi è la prima cosa da fare. La seconda è regolare il volume di registrazione, è possibile anche selezionare la regolazione automatica, ma è sconsigliabile, il sistema potrebbe variare il livello in modo che sarà poi avvertibile. Bisogna fare un paio di prove sui brani a livello più basso e più alto dell'LP e controllare che gli "strumenti" (che sono del tipo presente in tutti i registratori) non vadano mai in zona rossa. E' inclusa anche una funzione di monitor, ovvero la possibilità di ascoltare quello che si sta registrando. Sembra una cosa ovvia, ma GarageBand ha un controllo sul rientro (feedback) molto sensibile e a volte può essere necessario disattivare il monitor. Nella figura 3 questa funzionalità è visibile in basso a destra.
Una volta completata la registrazione (all'inizio, un brano per volta) si controllerà il risultato dopo aver salvato (registrato in terminologia Apple) il contenuto. prima di esportarlo si potrà anche elaborarlo direttamente dentro GarageBand, ad esempio tagliando la coda o il bump iniziale della testina che atterra sul disco e separando tra loro i brani dell'album. Il pannello di GarageBand mostra i classici pulsanti per avanti, avanti veloce ecc. e lo spettrogramma della musica acquisita e muoversi tra le varie funzioni è intuitivo. In ogni caso con gli scatolotti USB è necessario fare le medesime operazione con il software che forniscono a corredo o altri editor audio come ad esempio Audacity o Free Audio Editor.
Per utilizzare la musica acquisita la funzione in GarageBand è "condividi" (figura 5). E' possibile trasferirla direttamente in iTunes o scaricarla su disco per altri scopi, il formato utilizzato sarà quello standard non compresso in ambiente Mac, cioè lo Aiff (Audio Interchange File Format). Prima di esportare è necessario però ricordarsi di deselezionare la funzione di compressione, altrimenti il nostro prezioso audio così amorevolmente acquisito sarà, appunto, compresso con conseguente perdita di qualità (e ormai con la capienza delle memorie attuali e con la velocità di trasmissione Internet standard a 10Mbit e oltre, non c'è proprio motivo di comprimere la musica).
Come si vede nella figura 6 successiva, il brano in iTunes (in questo caso Harvest di Neil Young) è effettivamente 24/44.1, e potrà essere trattato e gestito nelle playlist come tutti gli altri.
Gli incontentabili
Ma perché l'acquisizione è limitata a 44,1 KHz? Non è possibile registrare a 48 o, ancor meglio, 96 KHz? Con GarageBand no, è una limitazione prevista dalla Apple e che, a quanto pare, rimarrà tale.
Non si tratta di una limitazione fondamentale, acquisendo LP non recenti o musicassette, la qualità, grazie al campionamento a 24 bit, sarà comunque superiore a quella del CD. Volendo andare oltre ci sono altri programmi come Audacity o Logic Express della stessa Apple, che però è a pagamento (e si capisce quindi che GB abbia qualche limitazione).
Immagini
Ecco infine, come al solito, alcune immagini che illustrano il funzionamento di questa via semplice e un po' più "analogica" alla acquisizione in digitale di vinili. Cominciamo da GarageBand e da come si presenta (figura 1):
Figura 1 |
Figura 2 |
Figura 3 |
Dopo alcune azioni preliminari funzionali a rendere la registrazione semplice ed efficace (vedi Appendice) si può quindi registrare l'album LP attivando il tasto rosso classico di registrazione in basso a sinistra; a fianco del display con i tempi, i livelli di registrazione la selezione del monitor (figura 4):
Figura 4 |
Alla fine della registrazione, dopo averla controllata ed eventualmente elaborata, selezionando Condividi > Invia il brano a iTunes si esporta, appunto, il brano acquisito nel media player (figura 5):
Figura 5 |
E su iTunes, attivando "Informazioni" con il tasto destro si potrà avere la conferma della acquisizione a 24 bit (figura 6):
Figura 6 |
Infine una immagine del set di acquisizione audio. Ho usato un giradischi Kenwood KD-1033, un valido modello a cinghia degli anni '70, non quello mio principale, per comodità di spostamento.
E' tutto anche per questa volta.
Appendice: La sequenza di azioni per avviare la registrazione (GarageBand versione 6.0.5)
- Avviare GarageBand
- Selezionare Nuovo progetto > Acoustic Instruments
- Se presenta all'avvio i progetti recenti selezionare Impara a suonare > Nuovo progetto > Acoustic Instruments
- Eliminare il metronomo: Controlli > Metronomo (de-flag)
- Selezionare la durata in minuti: Controlli > Durata
- Selezionare > Mostra Edita Data (pulsante in basso a sinistra)
- Selezionare l'opzione di monitoraggio: Monitor> Attivo non controllo feedback
- Impostare il volume della registrazione a 60%
- Effettuare una registrazioen di prova di 2-3' su una parte di musica a volume elevato
- Registrare
- Controllare durante la registrazione se la registrazione va in rosso e/o il display va nella zona di saturazione e aggiustare il livello
- Cancellare la registrazione di prova
- Creare una nuova registrazione: selezionare "traccia base"
- Registrare facendo partire prima GarageBand e poi l'LP
- Al termine, salvare il contenuto in formato audio HD: Condividi > Esporta audio (non selezionare "comprimi")
- Chiudere il progetto (può anche essere non salvato se la registrazione audio è completata)
ho visto diversi modelli di phono box, tra cui alcuni con uscita usb... possono essere validi?
RispondiEliminaLa risposta non può che essere relativa: validi rispetto a cosa? Un prodotto con queste funzionalità e progettato da una fabbrica seria è il Pro-Ject Phono Box II USB. Comprende un pre phono e un DAC analogico - digitale. Costa meno di 100 E e sicuramente ha prestazioni superiori ai convertitori e ai pre pho presenti sul Terratec o sull'iMic o altri scatolotti analoghi. Che il DAC sia superiore a quello interno del Mac non saprei. E' a 16bit/48KHz, mentre quello del Mac è 24/96. Che a questo prezzo il pre phono sia allo stato dell'arte lo escluderei, ma sarà sicuramente superiore al pre phono interno di un ampli commerciale.
RispondiEliminaInsomma, non una soluzione definitiva o a lungo periodo, ma per iniziare va bene. Per chi ha un Mac però a mio avviso è preferibile comprare un pre phono di qualità superiore usando il sistema che propongo per le occasionali conversioni da LP:
grazie, effettivamente le prove che avevo già fatto utilizzando il mio vecchio amplificatore e l'ingresso audio del mac erano già soddisfacenti (in relazione al tipo di conversione), resta ovviamente il dubbio sull'utilità (e la convenienza) dell'operazione fatta su tutta la collezione di lp...
RispondiEliminaNel frattempo TNT-Audio sta pubblicando una guida per digitalizzare gli LP, nella prima parte propone a quanto si capisce registratori digitali raffinatissimi. Da seguire la II parte se non altro per curiosità. Secondo il recensore il trasferimento in digitale ha senso perché le edizioni su CD hanno a volte equalizzazioni "per compattoni" e così invece si possono recuperare per un comodo utilizzo in digitale le equalizzazioni originali, più hi-fi. A mio parere dipende dal genere musicale, può darsi sia vero sul pop-rock, sull'alternative o sul jazz, per non parlare della classica, dovrebbe essere escluso.
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