tag:blogger.com,1999:blog-1177195135549266221.post7877381287751519922..comments2024-03-17T16:30:19.590+01:00Comments on Musica & Memoria - Tecnologia & Mercato: Il blind testAlbertohttp://www.blogger.com/profile/14197836157280014733noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-1177195135549266221.post-44601250851824406342017-09-23T17:29:36.228+02:002017-09-23T17:29:36.228+02:00Non direi che sui test in cieco ci sia una così am...Non direi che sui test in cieco ci sia una così ampia opinione contraria, visto che una delle principali organizzazioni di ricerca a livello internazionale, la AES (Audio Engineering Society) ha pubblicato nel tempo diversi studi basati proprio su questo metodo, come ad esempio la interessante comparazione tra materiale audio in qualità CD e compresso MP3 riassunta e commentata anche in un precedente post su questo blog (“La differenza che interessa”). Ma il post non aveva l’obiettivo di entrare ancora nella discussione eterna sulle differenze udibili o meno, ma di mettersi invece dal punto di vista dell’appassionato di musica che deve scegliere un componente e che non ha una esperienza e conoscenza del suono e degli strumenti di un professionista, musicista o ingegnere del suono che sia , cosa che gli consentirebbe, come accenni tu e come è premesso nel post, di dare un giudizio al primo ascolto. Una situazione che riguarda quasi tutti gli appassionati quindi, al di là della loro opinione su sé stessi . Gli rimangono quindi due alternative: fidarsi ciecamente del parere del recensore della rivista o del proprietario del negozio, oppure fare un confronto con una riproduzione che conosce (quella del proprio impianto o del componente) o con altri di riferimento. Per questo confronto, che è sicuramente delicato come giustamente osservi, ma non impossibile, è senza dubbio preferibile un ascolto in cieco, condotto nel modo più oggettivo possibile e il più possibile privo di interferenze, rispetto ad un ascolto pilotato dalla suggestione del componente che “deve” suonare meglio. Inoltre, da nessuna parte è scritto che devono essere commutati ascolti su spezzoni di musica di pochi secondi, anche se spesso nei test massivi si usa questo sistema (ma gli scopi sono anche in parte diversi). In un ascolto orientato ad una scelta di componenti si può prendere il tempo che si vuole. Grazie comunque dell'interessante contributo.Albertohttps://www.blogger.com/profile/14197836157280014733noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1177195135549266221.post-72381349694089865932017-09-18T08:43:03.846+02:002017-09-18T08:43:03.846+02:00il confronto in cieco, doppio-triplo o come lo vol...il confronto in cieco, doppio-triplo o come lo volete chiamare.. non è un sistema valido applicabile al sistema uditivo per confronto a "sensazione di memoria". Come ampiamente documentato da chi studia nel settore della percezione psico acustica.. possiamo avere un ricordo di una sensazione solo per pochi secondi.. per suoni molto simili, se poi i suoni hanno/presentano un'organizzazione dello spazio 3D differente, il palcoscenico virtuale, la cosa si complica e diventa impossibile anche solo da assimilare ed elaborare in poco tempo.. Ascoltare e giudicare deve essere fatto in assoluta tranquillità, senza furia, prendersi tutto il tempo che ci vuole per assimilare tutte le diverse caratteristiche del suono.<br />Ascolare e confrontare non è una prova di abilità.. Fatto così con ascolti brevi e commutando più e più volte si ottiene l'effetto opposto.. e non si dimostra niente.. la scienza deve essere applicata oculatamente e non a spanne.. Ascoltare e giudicare non è una cosa banale. <br />Il nostro cervello è suscettibile a tutta una serie di condizioni, da rispettare, senza le quali cadrà in errore.. Semplice.. ValterAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1177195135549266221.post-11037531869326210402012-01-05T17:40:17.479+01:002012-01-05T17:40:17.479+01:00Il blind test può essere utile a ridimensionare mi...Il blind test può essere utile a ridimensionare miti anche per i musicisti professionisti. E' riportato in questi giorni da organi di stampa come Repubblica e il Guardian uno studio effettuato da una pubblicazione scientifica americana, Proceedings of the national academy of scienses of USA (www.pnas.org), coordinato dalla ricercatrice Claudia Fritz, che ha appurato, con prove effettuate in cieco, che violinisti professionisti non hanno riconosciuto come superiori preziosi violini storici Stradivari e Guarneri del Gesù, confrontati con strumenti moderni di qualità. Anzi sono stati questi ultimi ad essere maggiormente preferiti.<br />Nei quotidiani viene posto l'accento soprattutto sulla grande differenza di prezzo. Interessa nel nostro caso notare anche come si confermi che la suggestione legata all'oggetto possa influenzare fortemente il giudizio.Albertohttps://www.blogger.com/profile/14197836157280014733noreply@blogger.com